Nella mitologia greca, Achemone era il nome di un titano.
Il mito
[modifica | modifica wikitesto]Achemone, insieme ad un suo pari, insultò a lungo Eracle, non credendo alla sua natura divina. L'eroe, allora, decise di punirlo e umiliarlo.
Altre versioni del mito
[modifica | modifica wikitesto]Secondo un'altra versione del mito, Achemone era un ciclope, che assieme al fratello Basala viveva di brigantaggio nell'isola di Pitecusa (nel mar Tirreno). Il giorno in cui i due Ciclopi assalirono Eracle, che si trovava nei pressi a dormire, il forzuto eroe li appese per i piedi all'estremità della propria clava e se li caricò sulle spalle. Eracle, poi, divertito da una loro spiritosa osservazione, li perdonò e li lasciò liberi.
In un'altra versione, Achemone è la madre di Laodamia, avuta con Bellerofonte.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Moderna
[modifica | modifica wikitesto]- Anna Ferrari, Dizionario di mitologia, Litopres, UTET, 2006, ISBN 88-02-07481-X.