Accordi di Washington | |
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Il presidente bosniaco Alija Izetbegović e il presidente croato Franjo Tuđman firmano l'accordo di Washington | |
Contesto | Guerra in Bosnia ed Erzegovina |
Firma | 18 marzo 1994 |
Luogo | Washington DC, Stati Uniti Vienna, Austria |
Efficacia | ratifica dei firmatari |
Parti | Bosnia ed Erzegovina Croazia Erzeg-Bosnia |
Mediatori | Bill Clinton |
Firmatari | Haris Silajdžić Mate Granić Krešimir Zubak |
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Gli Accordi di Washington furono degli accordi di pace tra i croati della Bosnia ed Erzegovina e la Repubblica di Bosnia ed Erzegovina (l'unico Governo internazionalmente riconosciuto), svolti a Washington DC e a Vienna con la mediazione degli Stati Uniti, conclusisi il 1º marzo 1994 e siglati a Washington DC il 18 marzo successivo. Gli accordi furono firmati dal Primo Ministro bosniaco, Haris Silajdžić, dal Ministro degli Esteri croato Mate Granić e dal Presidente dell'autoproclamata Repubblica Croata dell'Erzeg-Bosnia Krešimir Zubak.
In base a tali accordi i territori controllati dai croati di Bosnia venivano riunificati a quelli controllati dalle forze governative della Bosnia ed Erzegovina con la creazione di una federazione croato-musulmana che prendeva il nome di Federazione di Bosnia ed Erzegovina. Il sistema amministrativo si componeva di cantoni affinché nessun gruppo etnico potesse acquisire sugli altri una posizione politica dominante.
La nuova federazione veniva divisa in base a tali accordi in 10 cantoni di cui 5 bosgnacchi, 3 croati e 2 etnicamente misti, vale a dire con procedure legislative speciali per la protezione dei gruppi etnici costituenti.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Accordo di Dayton del 14 dicembre 1995.
- Accordo di Spalato del 22 luglio 1995.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- United States Institute of Peace: Washington Agreement, su usip.org. URL consultato il 1º ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2006).