Abatwa (ma anche Abathwa o Batwa) è una radice linguistica derivata comune alle lingue bantu dell'Africa subsahariana. È spesso ed erroneamente tradotta come "elfo" o "spirito". È utilizzata per identificare i popoli Twa.
L'uso contemporaneo più comune appartiene alla popolazione di lingua zulu del Sudafrica dove ha assunto il significato di nano o Boscimano, con riferimento agli antichi abitanti cacciatori-raccoglitori della regione.
Nella regione dei Monti dei Draghi e nei pressi del lago Chrissie, in Sudafrica, ci sono ancora popolazioni che vengono definite Abatwa.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Kevin Davie, The secret pool of surviving Bushmen at Chrissiesmeer, su mg.co.za, 24 giugno 2011. URL consultato il 4 luglio 2011.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Michael Francis, Silencing the past: Historical and archaeological colonisation of the Southern San [Abatwa] KwaZulu-Natal, South Africa, in Anthropology Southern Africa, vol. 32, n. 3-4, 2009.
- (EN) Michael Francis, Abatwa–The Eland Ceremony, in Encyclopaedia of Social Movement Media, Sage Publications, 2009.
- (EN) Michael Francis, Explorations in ethnicity and social change among San descendents of the Drakensberg Mountains, KwaZulu-Natal, Università di KwaZulu-Natal, tesi di dottorato, 2007. ISBN non esistente