L'AISI 304 è un acciaio inox austenitico amagnetico, composto da un basso tenore di carbonio (circa lo 0,05%), da un tenore di cromo tra il 18% e il 20% e di nichel tra l'8% e l'11%; la sua densità è pari a 7900 kg/m3.[1]
Il 304L è contraddistinto da un più basso tenore di carbonio (C), fino allo 0,03%; Il 304H ammette un range tra lo 0,04 e lo 0,1%, mentre il 304 ammette fino a 0,080% (alcuni acciai possono avere doppia certificazione 304 / 304H).
Il 304 è un acciaio inossidabile magro: il suo indice di inossidabilità (numero PREN) è infatti compreso in genere tra 17 e 22.[2]
La designazione data è quella di uso più generale, e origina dall'American Iron and Steel Institute (AISI), poi recepita dall'ASTM con norma ASTM A 240; designazioni alternative sono:
AISI | Nome italiano | DIN W.Nr | EN - UNI |
---|---|---|---|
AISI 304 | 18-10 | 1.4301 | X5 CrNi 18-10 |
AISI 304 L | 18-9 | 1.4307 | X2 CrNi 18-9 |
Questo acciaio è anche noto in Italia come "acciaio inox 18-10", e sotto questo nome costituisce l'inox più usato per pentole e servizi di posate; l'espressione "pentole in diciotto-dieci" è entrata ormai nell'uso quotidiano. Ma siccome questo acciaio è amagnetico, le vecchie pentole in 18-10 potrebbero non essere adatte alle piastre ad induzione. Tuttavia, i vari produttori (come AMC) hanno modernizzato le produzioni fin dal 1996 per il funzionamento anche sulle piastre ad induzione.[3]
L'AISI 304 è stato usato anche per coniare monete italiane da 1 e 2 Lire; in questo contesto è un membro della classe di leghe denominata Acmonital.[4]
L'inox 18-10 è inadatto per le lame dei coltelli da taglio, ma solo per i manici; così, nei servizi di posate di qualità adeguata, per le lame dei coltelli viene usato acciaio inox martensitico a più alto tenore di carbonio (almeno, tra lo 0,2% e il 2%), come ad esempio l'UNI X39Cr13 / AISI 420C / DIN 1.4031 con ~ 0,4% di carbonio e 13% di cromo, oppure vari altri simili o migliori, tutti magnetici.[5] Infatti, tutte le lame in acciaio dei coltelli da taglio devono essere attratte dalle calamite; al contrario, le posate che si mettono in bocca, come cucchiai e forchette, devono essere amagnetiche.
L'acciaio 304, insieme al AISI 316, è usato spesso per i macchinari professionali dell'industria alimentare.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Secondo la norma europea EN 10088-1, Tabella A-3,"Guidance data on some physical properties of austenitic corrosion resisting steels" voce X5CrNi18-10 (designazione dell'AISI 304 secondo normativa europea EN, e numero corrispondente 1.4301).
- ^ Gli acciai INOX e la resistenza alla corrosione (PDF), su centroinox.it. URL consultato il 2 maggio 2018.
- ^ (DE) FAQ, su Community di Ricette AMC. URL consultato il 14 luglio 2022.
- ^ (EN) New Netherlands Coin Co, COINS OF STEFL ALLOY FOR ITALY, in The New York Times, 4 giugno 1939. URL consultato il 14 luglio 2022.
- ^ AISI 420C / 1.4031 / X39Cr13, su Universald S.r.l.. URL consultato il 14 luglio 2022.
- ^ inoxmare, Acciai Inossidabili per il Settore Alimentare – Quali Sono Adatti?, su Blog Inox mare, 19 luglio 2016. URL consultato il 14 luglio 2022.
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