75 Ceti | |
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Classificazione | gigante gialla |
Classe spettrale | G3III: D |
Distanza dal Sole | 266 anni luce |
Costellazione | Balena |
Redshift | -5,00 ± 2,00 |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 02h 32m 09,4209s |
Declinazione | -01° 02′ 05,626″ |
Lat. galattica | -54,4416° |
Long. galattica | 169,9442° |
Dati fisici | |
Raggio medio | 10,72 R⊙ |
Massa | 1,38 M⊙
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Acceleraz. di gravità in superficie | 2,52 logg |
Temperatura superficiale |
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Metallicità | 68% del Sole |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 5,36 |
Magnitudine ass. | 0,8 |
Parallasse | 12,27 ± 1,13 mas |
Moto proprio | AR: -26,47 ± 1,45 mas/anno Dec: -32,34 ± 0,89 mas/anno |
Velocità radiale | -5,0 ± 2 km/s |
Nomenclature alternative | |
75 Ceti è una stella gigante gialla di magnitudine 5,36 situata nella costellazione della Balena. Dista 266 anni luce dal sistema solare.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle aree più interne del continente antartico. La sua magnitudine pari a 5,4 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra settembre e febbraio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]La stella è una gigante gialla; possiede una magnitudine assoluta di 0,8 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dati della stella dall'archivio Simbad, su simbad.u-strasbg.fr.