41 capricci per viola | |
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Compositore | Bartolomeo Campagnoli |
Tipo di composizione | studi |
Numero d'opera | op. 22 |
Epoca di composizione | 1805 circa |
Pubblicazione | Lipsia, Breitkopf & Härtel, 1815 circa |
Dedica | François Grassi |
Durata media | 1:55:00 |
Organico | viola |
I 41 capricci per viola sono una raccolta composta da Bartolomeo Campagnoli, pubblicata a Lipsia intorno al 1815, poco successiva ai 12 studi per viola di Hoffmeister. Si tratta di una delle composizioni più importanti e conosciute di Campagnoli e di una delle raccolte più importanti della didattica violistica.
Gli studi affrontano un'ampia categoria di questioni tecniche per la mano sinistra e per l'arco, coprendo le problematiche del repertorio solistico, cameristico e orchestrale dell'epoca, al punto da essere definiti come i "Kreutzer-Fiorillo della viola"[1]. Negli studi n. 19 e 20 si ritrovano scale e arpeggi, nel n. 7 il colpo d'arco staccato. Ottave e altri intervalli, salti di corda e arpeggi caratterizzano i n. 16, 17, 37, le terze e le seste sono affrontate nello studio n. 2. Trova molta importanza anche lo studio del cantabile e in numerosi capricci la parte rapida e tecnica è preceduta da un'introduzione lenta che impegna lo studio del legato e delle doppie corde (n. 1, 2, 24, 34)[2]. Molti dei capricci si concludono sulla dominante, e questo permette in molti casi un immediato collegamento armonico fra un capriccio e il successivo[3].
Karl Albert Tottman ha realizzato un accompagnamento al pianoforte per i capricci[4]. Il capriccio n. 17, un tema con variazioni in mi minore, è il più musicale e consistente della raccolta ed è particolarmente adatto ad una esecuzione come pezzo da concerto; un accompagnamento al pianoforte per questo capriccio è stato realizzato e pubblicato da Grażyna Bacewicz[5].
I 41 Capricci sono stati incisi per la prima volta da Marco Misciagna nel 2022 nella versione per viola e pianoforte di Karl Albert Tottman;[6] l'Album ha vinto nel 2024 due medaglie d’oro ai Global Music Awards (La Jolla, California).[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Riley, p. 196.
- ^ Riley, p. 212.
- ^ Luca Sanzò, prefazione a Bartolomeo Campagnoli, 41 capricci per viola, Ricordi, 1995, pp. v-xi, ISMN 979-0-041-82911-1.
- ^ Bartolomeo Campagnoli, arr. Albert Tottmann, 41 capricci op. 22 per viola e pianoforte, Braunschweig, Henry Litolff's Verlag, ca. 1900.
- ^ Riley, p. 213.
- ^ Campagnoli: 41 Caprices for Viola Op.22, arranged for Viola & Piano by Carl Albert Tottmann - Marco Misciagna, viola - Brilliant Classics, su Discogs. URL consultato il 23 marzo 2023.
- ^ Global Music Awards. URL consultato il 5 luglio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maurice Winton Riley, Storia della viola, ed. it. a cura di Elena Belloni Filippi, Firenze, Sansoni, 1983.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Spartiti o libretti di 41 capricci per viola, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- Campagnoli: 41 Capricci per viola op.22, arrangiati per viola e pianoforte da Carl Albert Tottmann - Artista: Marco Misciagna, su brilliantclassics.com.