3 notti d'amore è un film collettivo del 1964 in 3 episodi diretti da Renato Castellani, Luigi Comencini e Franco Rossi.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La vedova
[modifica | modifica wikitesto]La salma del capomafia don Ciccio Intralia viene condotta dalla Francia nella natia Sicilia per essere seppellita. Con essa la moglie del defunto, Giselle, che con la sua bellezza e i suoi modi di fare crea scompiglio tra i compaesani del marito. A sua insaputa viene presa a protezione dai cugini del marito; molti uomini rei di aver fatto troppi apprezzamenti vengono misteriosamente uccisi, tanto che la popolazione inizia a temere qualsivoglia contatto con Giselle.
Fatebenefratelli
[modifica | modifica wikitesto]In seguito a un incidente automobilistico la giovane Ghiga Lazzarini viene ricoverata al convento dei Fatebenefratelli. A causa di fratture multiple il dottore le nega il trasporto in ospedale, e la donna viene così costretta a rimanere nel convento col solo Fra Felice, un novizio, a farle da infermiere.
Notato il carattere docile e servizievole del giovane frate, Ghiga inizia a provocarlo tra ammiccamenti e racconti della sua vita, finché entrambi non iniziano a provare un sentimento reciproco, fatto che porta alla fuga del frate dal convento per cercarla a Milano; qui scopre che paradossalmente Ghiga è divenuta monaca, e in seguito a svenimento per l'amara scoperta, viene ricoverato nel convento da cui si era dileguato.
La moglie bambina
[modifica | modifica wikitesto]Cirilla è una giovanissima moglie piena di vita con un marito puritano e gravemente claustrofobico. Spinto dalla moglie nel farsi curare dall'amico psicologo, questi riconduce la causa della malattia proprio in Cirilla, nel troppo e nel tipo di amore paterno verso di lei, consigliando come cura il rapporto con un'altra donna.
Ingenuamente Giuliano racconta tutto a Cirilla, che in modo comprensivo tenta di risolvere il problema tramite l'amica Gabriella. Fallito questo tentativo, Cirilla decide di diventare seria e crescere per diventare una moglie vera. E quando Giuliano improvvisamente si sblocca, Cirilla lo pedina fino ad un albergo, scoprendo di essere tradita come una moglie vera.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Le riprese dell'episodio La vedova sono state girate tra Grammichele e Vizzini, in provincia di Catania.[1]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]«[...] Catherine Spaak, seducente come sempre, e come sempre parca di espressioni (forse un po' sotto il limite consentito a un'attrice), salvo che in quell'una, di leonardesca ambiguità femminile, in cui è bravissima e che ha fatto giustamente la sua fortuna. [su La vedova] Così così. Gallismo e gelosia sicula sono anche troppo saturi di scherzi cinematografici, sebbene Castellani abbia condito il suo d'uno splendido paesaggio e dei vispi ritmi di un balletto scatenato intorno alla vedovella sexy. [su Fatebenefratelli] Anche qui sapevàmcelo che la carne, specie sullo schermo, è debole; la storiella alquanto grassoccia ha il merito di mettere bene in fuoco le allettative spacchiane. Con più bulino e maggior ricerca del nuovo, non importa se un po' sforzata, Franco Rossi ha raccontato la terza e ultima novella, La moglie bambina [...] Bene che gli episodi siano soltanto tre; bene il grande schermo e la festosità dei colori che insieme con altri ingredienti danno coesione di spettacolo a queste variazioni più o meno abusate sul tema della donna, peraltro sostenute qua e là da osservazioni argute e da qualche trovatina divertente. [...]»
Colonna sonora
[modifica | modifica wikitesto]Oltre alla colonna sonora originale di Giovanni Fusco, Carlo Rustichelli e Piero Piccioni, nel film si ascoltano anche diverse canzoni.
Nel secondo episodio:
- El portava i scarp del tennis, cantata da Enzo Jannacci;
- Con te sulla spiaggia, cantata da Nico Fidenco;
- Se mi compri un gelato, cantata da Mina.
Nel terzo episodio:
- Il surf delle mattonelle, cantata da La Cricca;
- Tremarella, cantata da Edoardo Vianello;
- Datemi un martello, cantata da Rita Pavone.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Catherine Spaak in Sicilia gira Tre notti d'amore, La Stampa, 9 luglio 1964
- ^ Un film in tre episodi con la Spaak protagonista, La Stampa, 17 ottobre 1964
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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