Cometa 271P/van Houten-Lemmon | |
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Stella madre | Sole |
Scoperta | 24 settembre 1960 |
Scopritori | Cornelis Johannes van Houten - Ingrid van Houten-Groeneveld - Mount Lemmon Survey |
Designazioni alternative | van Houten-Lemmon 1, D/van Houten 1, 1961 X (van Houten), D/1960 S1 (van Houten), |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 24557141,5 2 giugno 2011[1]) | |
Semiasse maggiore | 6,969 UA |
Perielio | 4,252 unità astronomiche (636 100 000 km) |
Afelio | 9,687 unità astronomiche (1,4492×109 km) |
Periodo orbitale | 18,40 anni |
Inclinazione orbitale | 6,856° |
Eccentricità | 0,390 |
Longitudine del nodo ascendente | 9,591° |
Argom. del perielio | 35,038° |
Par. Tisserand (TJ) | 2,863 (calcolato) |
Ultimo perielio | 5 luglio 2013 |
Prossimo perielio | 22 marzo 2032 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. |
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Magnitudine ass. | 7,2 |
Magnitudine ass. |
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271P/van Houten-Lemmon è una cometa periodica appartenente alla famiglia delle comete gioviane. Questa cometa è nota in particolare per la travagliata storia della sua scoperta e per avere una MOID col pianeta Giove di sole 0,149 unità astronomiche (22 300 000 km).[3]
Storia della scoperta
[modifica | modifica wikitesto]La cometa è stata scoperta il 24 settembre 1960, ma l'annuncio della scoperta è stato dato solo il 31 marzo 1966;[4][5] secondo effemeridi del 1976 la cometa avrebbe dovuto ripassare al perielio a fine 1976,[6] ma non fu riosservata. Il 5 ottobre 2012 il programma astronomico Lemmon (MLS) scopre un asteroide che viene denominato 2012 TB36; quattro giorni dopo ci si accorge che è una cometa che viene chiamata P/2012 TB36 Lemmon. Il 25 ottobre 2012 viene pubblicata la notizia della scoperta assieme all'annuncio del rinvenimento di immagini di prescoperta risalenti al 17 settembre 2012.[7] Lo stesso 25 ottobre 2012 l'astrofilo tedesco Maik Meyer suggerisce che le due comete possano essere il medesimo oggetto;[8] l'ipotesi viene accertata nello stesso giorno.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I dati di 271P dal sito JPL.
- ^ (EN) Cornelis Johannes van Houten &Ingrid van Houten-Groeneveld, Note: A New Periodic Comet, Observed in 1960, Bulletin of the Astronomical Institutes of the Netherlands, vol. 18, pag. 441, 1965
- ^ NK 2571, su oaa.gr.jp. URL consultato il 29 giugno 2021.
- ^ (EN) Cornelis Johannes van Houten & Ingrid van Houten-Groeneveld, Bull. Astr. Inst. Netherland, Communication from the Observatory at Leiden, Note, A new periodic comet, observed in 1960, pag. 441, 31 marzo 1966
- ^ (EN) Elizabeth Roemer, Comet Notes, Publications of the Astronomical Society of the Pacific, dicembre 1966, pag. 556
- ^ IAUC 2970: 1961 X, su www.cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 19 marzo 2024.
- ^ (EN) CBET 3269 n. 3269 del 25 ottobre 2012
- ^ (EN) CBET n. 3270 del 25 ottobre 2012
- ^ (EN) MPEC 2012-U98 : P/1960 S1 = 2012 TB36 (van Houten-Lemmon)
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) 271P/van Houten-Lemmon - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) 271P/van Houten-Lemmon - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.
- (EN) 271P/van Houten-Lemmon - Dati riportati sul sito di Kazuo Kinoshita, su jcometobs.web.fc2.com.
- (EN) 271P/van Houten-Lemmon - Dati riportati sul sito di Seiichi Yoshida, su aerith.net.