Il 16 giri (nei paesi anglofoni indicato come 16 rpm) è un disco in vinile con le stesse dimensioni del 33 giri, cioè 30,5 cm di diametro (equivalente a 12"), sul quale venivano incisi in forma analogica album discografici, che veniva inciso e riprodotto con una velocità di rotazione di 16,6 giri al minuto (corrispondente a 100 giri ogni sei minuti)[1]; girando più lentamente del 33 giri, permetteva una maggiore durata delle incisioni[2]. Questa tipologia non ebbe il successo sperato e venne presto abbandonata.[1]
Storia del supporto
[modifica | modifica wikitesto]Questo formato venne inventato e lanciato negli Stati Uniti d'America nella seconda metà degli anni cinquanta e utilizzato per incisioni di musica jazz: la Prestige Records[3] ad esempio pubblicò in questo formato due album di Miles Davis[4], mentre altri furono realizzati dalla Seeburg Corporation[5]
In Italia i dischi a 16 giri pubblicati, di 25 cm di diametro, sono conservati presso l'Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi[6]; questo formato venne prodotto a partire dal 1958 dalla Fonit-Cetra (un album di Domenico Modugno su etichetta Fonit[7] e due album di Fred Buscaglione[8], due di Carla Boni e Gino Latilla e uno di Claudio Villa su Cetra)[2], e dalla Durium (un album di Marino Marini), ma le vendite non furono soddisfacenti, per cui se ne interruppe la produzione.
In Francia furono pubblicati alcuni 16 giri con lo stesso formato dei 45 giri, quindi da 17,5 cm di diametro, per esempio dalla Ducretet-Thomson (che era distribuita dalla RCA Italiana), che ne stampò alcuni di Charles Aznavour con otto canzoni[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Nicola Nosengo, L'estinzione dei tecnosauri: storie di tecnologie che non ce l'hanno fatta, Sironi Editore, 2008, ISBN 978-88-518-0103-8. URL consultato il 12 gennaio 2021.
- ^ a b c Vita, p. 83.
- ^ https://www.jazzdisco.org/prestige-records/catalog-new-jazz-1100-prestige-16-2-3-rpm-series/album-index/
- ^ https://img.discogs.com/IxBGoq6q_D3PN_orLAYTHHEKwsA=/fit-in/596x600/filters:strip_icc():format(jpeg):mode_rgb():quality(90)/discogs-images/R-4076578-1354790226-6486.jpeg.jpg
- ^ Biro, Nick (July 20, 1959). "Seeburg Background Music Move Part of Diversification Program". Billboard. New York: Billboard Publishing Co. p. 67
- ^ http://www.icbsa.it/index.php?it/195/discografia-nazionale-della-canzone-italiana
- ^ Domenico Modugno, su Discografia Nazionale della Musica Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- ^ Fred Buscaglione e i suoi Asternovas, su Discografia Nazionale della Musica Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vari numeri delle riviste Musica e dischi (annate 1958-1960)
- Mario De Luigi, L'industria discografica in Italia, edizioni Lato Side, Roma, 1982
- Mario De Luigi, Storia dell'industria fonografica in Italia, edizioni Musica e Dischi, Milano, 2008
- Vito Vita, Musica solida. Storia dell'industria del vinile in Italia, Torino, Miraggi Edizioni, 2019.