113, in Italia, è la denominazione del servizio della Polizia di Stato preposto a rispondere alle chiamate d'emergenza dei cittadini.
Le segnalazioni al 113 possono essere le più disparate: dai rumori molesti alle liti familiari o condominiali, dagli allarmi acustici ai rinvenimenti di veicoli rubati, sino a eventi come aggressioni, atti di bullismo, risse, scippi, rapine e omicidi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]«Il comando alleato comunica che da lunedì 3 corrente, alle 9, un nuovo sistema di repressione dei delitti funzionerà senza interruzione di orario alla Questura di Milano. Questo servizio consiste in un ufficio informazioni ed in una speciale squadra volante, secondo l'uso delle grandi città d'Inghilterra e d'America. Allorché un cittadino è vittima di un delitto oppure ne è testimone o nutra sospetti su persone, telefoni al numero 777. Il numero 777 può essere chiamato anche in caso di disgrazie, di suicidi e di gravi incidenti.»
Il 3 settembre 1945 la Questura di Milano si dotava del primo numero telefonico per le emergenze, il 777[1]; il servizio di pronto intervento era dedicato alla repressione dei reati e al soccorso pubblico, soprattutto a quello a seguito di incidenti stradali: nello stesso anno era nato infatti, a Milano, il primo compartimento di Polizia stradale.
Occorre attendere 23 anni per una prima unificazione nazionale dei numeri di emergenza, con l'istituzione del servizio di soccorso collegato al numero telefonico 113,[2] gestito dal Ministero dell'interno e realizzato con la collaborazione del Ministero della sanità, del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni, della SIP, della CRI e dell'ACI: il 1º marzo 1968 ebbe inizio il servizio in via sperimentale, limitatamente alle regioni Lazio e Umbria, in seguito esteso a tutto il territorio nazionale.[3]
Facendo seguito alle normative comunitarie, nel 2010 è stato avviato il progetto relativo allo sviluppo di un Numero unico di emergenza 112 (NUE) partendo dal territorio della provincia di Varese, ed è poi stato esteso a diverse province e regioni italiane. Componendo tutti i numeri di emergenza (compreso il 113), la chiamata viene indirizzata a una centrale unica di risposta (CUR) che, dopo aver localizzato il chiamante e identificata la necessità principale (forze dell'ordine, vigili del fuoco, soccorso sanitario), indirizza la chiamata all'ente competente, in questo caso la sala operativa della Polizia[4]. I singoli numeri di emergenza reindirizzano quindi al 112 senza alcuna differenza per l'utente; nelle aree in cui il NUE non è stato ancora introdotto, invece, tutti i numeri di emergenza continuano a funzionare in maniera autonoma.
Logistica
[modifica | modifica wikitesto]Il servizio è sito presso la Questura d'appartenenza, precisamente nella Centrale Operativa Telecomunicazioni (COT), dove si trova anche la Sala Radio che raccoglie le segnalazioni inoltrate dai cittadini, predisponendo e gestendo gli interventi e le segnalazioni cui andranno a prestare soccorso o ausilio le Volanti e le Autoradio "operative", ovvero quelle che non siano già impegnate in altri interventi.
La sala del 113 è quindi, generalmente, una sorta di "centrale telefonica" gestita perlopiù da personale appartenente alla Polizia di Stato; nelle grandi e medie questure, si tratta di una stanza con varie postazioni consistenti in un sistema di terminali collegati alle linee telefoniche, nelle questure più piccole è possibile trovare centralino 113 e sala radio riuniti in un unico ufficio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Polizia di Stato, Pronto intervento con la "squadra-volante", su poliziadistato.it, 17 novembre 2007. URL consultato il 15 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2012).
- ^ Polizia di Stato, 113: la sua storia in un libro, su poliziadistato.it, 5 giugno 2007. URL consultato il 15 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2016).
- ^ In funzione il 113, L'Automobile, n.10 del 1968, pag.8
- ^ Le centrali uniche di risposta - CUR, su 112.gov.it. URL consultato il 15 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2021).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annibale Paloscia, Roberto Sgalla, 113: storia del numero che ha garantito a tutti il diritto al soccorso pubblico, Roma, Laurus Robuffo, 2007, ISBN 88-8087-503-5.
- Polizia di Stato, Volanti e 113, su poliziadistato.it, 10 giugno 2013. URL consultato il 16 luglio 2015.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Volanti e 113, su poliziadistato.it.