1º Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini | |
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Stemma Araldico del 1º Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini | |
Descrizione generale | |
Attiva | 5 ottobre 1882 - 10 settembre 1943
23 novembre 1945 - 15 aprile 1946 1º ottobre 1975 - 30 agosto 1997 come Battaglione Alpini “Mondoví” 1º ottobre 2022 - oggi come 1º Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini |
Nazione | Italia |
Servizio | Regio esercito |
Tipo | Fanteria |
Ruolo | Truppe da montagna |
Guarnigione/QG | Torino |
Patrono | San Maurizio |
Motto | "Nec descendere nec morari" |
Anniversari | 16 giugno, in ricordo della battaglia sull'Ortigara, 16 giugno 1917 |
Parte di | |
Brigata Alpina Taurinense | |
Comandanti | |
Comandante attuale | Ten. Col. Francesco Lotti |
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Il 1º Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini è un reparto dell'Esercito Italiano con sede a Torino (TO) costituito il 1º ottobre 2022. Ha ereditato Bandiera di guerra, decorazioni e tradizioni del 1º Reggimento Alpini, attivo dal 1883 al 1943 e nel 1945-46.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce il 5 ottobre 1882 al comando del colonnello Alessandro Tonini, con l'aggregazione di battaglioni "Alto Tanaro", "Val Tanaro" e "Val Camonica". Nel 1885 il reggimento è formato dai battaglioni "Alto Tanaro", "Val Tanaro" e "Val Pesio". Il 15 settembre 1905 viene inviato in Calabria in aiuto alle popolazioni terremotate, Nel 1911 il battaglione "Mondovì" è in Libia, dove dopo diverse battaglie vittoriose viene decorato con medaglia di bronzo al valor militare, rientra in Italia nel 1913.
Prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Nell'inverno 1914-15 si crearono i battaglioni formati dagli alpini, durante la guerra vennero creati i reggimenti lanciabombe e i battaglioni sciatori. Partecipa attivamente alla prima guerra mondiale dove viene schierato sull'alto Isonzo e successivamente sull'altopiano di Tonezza, Monte Cimone ad Arsiero, sull'altopiano di Asiago, sull'Ortigara. Nella prima guerra i mobilitati sono stati 1220 ufficiali, 40000 alpini, dei quali 182 ufficiali e 3500 alpini risultano fra i caduti e i feriti 600 tra gli ufficiali e 20000 fra gli alpini. I decorati alla fine saranno 350 con medaglia d'argento e 700 con medaglia di bronzo.[1]
Il Battaglione alpini Pieve di Teco partecipò inoltre alla Guerra d'Etiopia nel 1935, alla battaglia dell'Amba Aradam e alla seconda battaglia del Tembien, sotto il comando del magg. Remigio Vigliero.
Seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Dopo diversi passaggi dovuti alle riorganizzazioni dell'esercito il 10 giugno 1940 il reggimento è composto da una compagnia comando, dai battaglioni "Ceva", "Pieve di Teco" e "Mondovì". Parte per il fronte russo il 31 luglio 1942 e segue le sorti della divisione Divisione Cuneense presso Nowo Postojalowka. I suoi battaglioni, a partire dal 17 gennaio 1943 giorno di inizio del ripiegamento sulla direttiva Popovka-Oljchovatka-Losno Aleksandrovka-Novo Aleksandrovka, sostengono continui combattimenti in inferiorità numerica. I pochi alpini rimasti si arrendono il 28 gennaio 1943 e inizia per loro una prigionia dalla quale pochi ritorneranno. Muoiono in terra russa 3.475 uomini del 1º Reggimento Alpini.[2]
L'8 settembre il reggimento viene sciolto e il 31 agosto sono sciolti anche i battaglioni "Mongioje" e "Monte Mercantour" rimasti in Sardegna ", il 23 novembre 1945 viene ricostituito a Torino ma sarà per un breve periodo infatti il 15 aprile 1946 viene ridenominato in 4º Reggimento Alpini e il 1º Alpini cessa l'attività in modo definitivo.
Dal secondo dopoguerra ad oggi
[modifica | modifica wikitesto]Il Battaglione Alpini Mondovì
Con l’epocale riforma dell’Esercito del 1975, viene ricostituito a Cuneo il Battaglione Alpini Mondovì, che eredita la Bandiera di Guerra e le tradizioni del 1º Reggimento Alpini e assume le funzioni di Battaglione Addestramento Reclute, inquadrato nella Brigata Alpina Taurinense.
A seguito del passaggio della Brigata Taurinense a Grande Unità alimentata esclusivamente da Volontari in ferma breve, nel 1997 il Battaglione viene soppresso e la Bandiera di Guerra riconsegnata al Vittoriano.
Il Reparto Comando e Supporti Tattici “Taurinense”
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Torino come Reparto Comando e Trasmissioni, il 1º ottobre 1975, dall'unificazione del quartier generale della Brigata Alpina Taurinense e della compagnia trasmissioni "Taurinense", quest'ultima costituita 1º luglio 1952 ed erede delle tradizioni del battaglione misto genio della divisione "Taurinense" sciolta nel 1943.
Nel 1992 la Compagnia Guastatori “Taurinense”, fino a quel momento autonoma, va ad aggiungersi alle già presenti Compagnia Comando e Supporto Logistico e Compagnia Trasmissioni, e l’Unità assume la nuova denominazione di Reparto Comando e Supporti Tattici.
Nel 2002 perde la componente genio, che va a costituire il nucleo del XXX Battaglione Genio Guastatori, che diverrà in seguito il 32º Reggimento Genio Guastatori.
La fusione
[modifica | modifica wikitesto]Il 1º ottobre 2022, nell’ambito del provvedimento che vede riconfigurati tutti i Reparti Comando di Grande Unità, la Bandiera di Guerra del 1º Reggimento Alpini viene consegnata al Reparto Comando e Supporti Tattici “Taurinense”, il quale assume la denominazione di 1º Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini ed eredita le tradizioni della storica Unità a 76 anni dal suo ultimo scioglimento.
Il Reparto inquadra:
- Sezione Maggiorità e Personale
- Sezione Operazioni, Addestramento e Informazioni
- Sezione Logistica
- Compagnia Comando e Supporto Logistico
- 111ª Compagnia Trasmissioni.
Cronologia Comandanti
[modifica | modifica wikitesto]1º Reggimento Alpini
1882-1915
Col. Alessandro TONINI
Col. Ferdinando RESTELLINI
Col. Giacomo REBORA
Col. Costantino GAZZERA
Col. Giovanni BUSSONE
Col. Francesco CARLINO
Col. Giovanni SCRIVANTE
Col. Giovanni ZAMPIERI
Col. Attilio BORZINI
Col. Matteo QUAGLIA
Col. Attilio BORZINI
Col. Cesare CAVIGLIA
Col. Francesco TAMAGNI
1919-1943
Col. Arturo PUGNANI
Col. Camillo GROSSI
Col. Pietro GERBINO PROMIS
Col. Guido DELLA BONA
Col. Alberto FERRERO
Col. Umberto RICAGNO
Col. Carlo BAUDINO
Col. Alfredo BALOCCO
Col. Giovanni CORNIANI
Col. Luigi MANFREDI
Col. Gino BERNARDINI.
1945-1946
Col. Vittorio MUSSO.
Reparto Comando e Supporti Tattici “Taurinense”
1980 - 1981 Ten. Col. Vincenzo Lombardozzi
1981 - 1982 Ten. Col. Guaitini
1982 - 1983 Ten. Col. D'Herin
1983 - 1985 Ten. Col. Giacomo Giannuzzi
1985 - 1987 Ten. Col. Liborio Alerci
1987 - 1989 Ten. Col. Bruno Job
1989 - 1990 Ten. Col. Dario Balbo
1990 - 1991 Ten. Col. Lelli
1991 - 1993 Ten. Col. Domenico Agostini
1993 - 1995 Ten. Col. Giorgio Martini
1995 - 1998 Ten. Col. Giuseppe Lamberto
1998 - 2000 Ten. Col. Pier Luigi Gallino
2000 - 2002 Ten. Col. Roberto Donato
2002 - 2006 Ten. Col. Carlo Ceragno
2006 - 2008 Ten Col. Domenico Brero
2008 - 2010 Ten. Col. Luigi Grimaldi
2010 - 2012 Ten. Col. Sandro Laurenti
2012 - 2014 Ten. Col. Pasquale Cersosimo
2014 - 2015 Ten. Col. Massimo Tripodi
2015 - 2017 Teb. Col. Stefano Peroncini
2017 - 2018 Ten. Col. Matteo Lombardozzi
2018 - 2019 Ten. Col. Giacomo Valentia
2019 - 2020 Ten, Col. Alessandro Zulian
2020 - 2022 Ten. Col. Paolo Rinaldi
1º Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini
2022 - 2023 Ten. Col. Martino Sala
2023 - oggi Ten. Col. Francesco Lotti
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Alla bandiera
[modifica | modifica wikitesto]Decorati
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Annoni (militare), maggiore[3]
- Giuseppe Avenanti, tenente colonnello
- Paolo Carlo Baima, capitano
- Eugenio Cappa, capitano
- Francesco Cazzulini, alpino[4]
- Mario Cesari, tenente
- Antonio Cicerello, sottotenente
- Italo D'Eramo, tenente
- Francesco Ferrero (alpino), caporal maggiore
- Andrea Gerbolini, tenente
- Daniele Grossi, capitano
- Luigi Manfredi, colonnello
- Giuseppe Mendozza, sottotenente medico
- Giuseppe Messina (militare), sottotenente
- Annibale Pagliarin, sergente
- Guido Poli, tenente
- Lino Ponzinibio, capitano
- Ovidio Rapalli, tenente medico
- Paolo Reale, alpino
- Pietro Rinaudo, alpino
- Mario Salvarezza, caporale
- Francesco Solimano, sergente maggiore
- Italo Stagno, tenente
- Remigio Vigliero, generale
Insegne
[modifica | modifica wikitesto]- Le mostrine del Reggimento sono le fiamme a due punte di colore verde; alla base della mostrina si trova la stella argentata a 5 punte bordata di nero, simbolo delle forze armate italiane.
Persone legate al reggimento
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pagina dedicata al 1° Reggimento Alpini, Consultato il 30 Luglio 2023.
- ^ http://www.unirr.it/ricerche/conteggio-caduti/n-caduti-per-corpo-di-appart
- ^ Vecio - scheda biografica di Alessandro Annoni (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2012)..
- ^ L'Ancora - scheda biografica di Francesco Cazzulini. URL consultato il 20 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2006).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- R. Vigliero, Battaglione Pieve di Teco, Coll. Gli alpini di fronte al nemico, 10º Regg.to Alpini Editore in Roma, 1938
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 1º Reggimento alpini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pagina sul 1º Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini, su esercito.difesa.it.
- Pagina sul 1º Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini, su vecio.it.
- Pagina dedicata al 1º Reggimento Alpini, su vecio.it.