...e fuori nevica! | |
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Tragedia in due atti | |
Autori | |
Lingua originale | |
Composto nel | 1995 |
Personaggi | |
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Riduzioni cinematografiche | ...e fuori nevica!, film del 2014 |
...e fuori nevica! è una tragedia in due atti del 1995 scritta dal regista, attore e commediografo Vincenzo Salemme su un'idea di Enzo Iacchetti.
Rappresentazioni
[modifica | modifica wikitesto]Diretta e interpretata (nella parte di Enzo Righi) dallo stesso autore, è stata rappresentata in due diverse edizioni: la prima con Francesco Paolantoni, Stefano Sarcinelli e Carlo Buccirosso; la seconda con Maurizio Casagrande, con il suo memorabile "Habblate!", Carlo Buccirosso e Nando Paone. Le musiche sono state composte da Antonio Boccia; la scenografia era affidata a Tonino Festa, i costumi a Silvia Polidori. Il fotografo di scena era Gianluca Gallucci. Nel 2012 va in scena la terza edizione con la regia di Vincenzo Salemme e l'interpretazione di Francesco Procopio, Giovanni Esposito, Andrea Di Maria e Mario Porfito. Le musiche sono state composte da Antonio Boccia, la scenografia è di Alessandro Chiti e i costumi di Mariano Tufano.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La commedia si svolge nell'abitazione dei fratelli Righi: Stefano, il primogenito, lavoratore come agente di cambio e fidanzato con Nora, detta "Bambola", con cui ha intenzione di sposarsi; Enzo, il secondo, è un cantautore che lavora sulle navi da crociera e che è andato via di casa a 18 anni per realizzare il suo sogno di diventare un artista; infine vi è Cico, diminutivo di Francesco, il più piccolo, affetto da un problema psicologico ma con una mente davvero acuta e furba e un vero amante del purè di patate; inoltre, Cico esprime la sua felicità e la sua gioia attraverso la neve, esclamando sempre "Nevica! Nevica!". I tre fratelli si ritrovano dopo anni a causa della morte della madre, e scoprono che l'eredità è stata divisa in parti uguali a patto che sia Enzo che Stefano si prendano cura del fratello minore. Enzo, rientrato nell'abitazione familiare, scopre come Cico sia peggiorato, il quale non perde l'occasione di deridere e di inserire i fratelli in ambientazioni immaginarie, come una pizzeria o una questura; inoltre, ogni notte Cico sveglia i fratelli con in mano una torta ed una candelina per festeggiare il suo compleanno. Un giorno Cico, rispondendo ad una telefonata, conosce Giacomo Furia, un conoscente di Enzo, con il quale gioca una scommessa, piazzando il cavallo Crocché e dando favorito il cavallo Zeppola: così facendo, Stefano scopre le abitudini di Enzo, il quale si rivela essere uno scommettitore incallito con milioni di debiti. Sgomento, Stefano si allontana mentre Cico tira fuori da una mattonella vuota sotto al tavolo della cucina una scatolina, secondo cui ci sarebbero dei soldi lasciati dalla madre a lui. Enzo, allora, giocando con Cico, si fa dare la chiave e scopre che al suo interno ci sono decine di cambiali a nome di Adriana Vitiello, un'amica della defunta madre con cui giocava a poker: rientrato, Stefano accoglie la signora Vitiello, che si scopre essere un travestimento di Cico, mandando nella più totale disperazione Enzo; subito dopo, però, Giacomo richiama e dice ad Enzo che i cavalli giocati hanno prodotto una vincita di 20 milioni di lire, e così Enzo chiede a Cico ulteriori cavalli da giocare, ma si rende subito conto che la scommessa vinta è stata solo un colpo di fortuna. Nel frattempo, Stefano chiama di nascosto la sua fidanzata, ma questa non risponde mai delegando la madre di parlare con lui e di riferirle ciò che il "fidanzato" ha da dire: Cico, però, rivela di aver telefonato varie volte a Nora e di aver scoperto che lei è una prostituta, e la madre le fa da segretaria; incredulo, Stefano chiede ai fratelli di chiamare e Cico, attraverso la parola d'ordine "Pippo Baudo è capellone", riesce a parlare con Nora provando la sua vera natura, mentre Stefano rimane silenzioso e pensieroso dell'imminente matrimonio saltato. Subito dopo, Cico confessa ciò che ha fatto tempo prima: vedendo la sofferenza di sua madre, ha deciso di darle una dose fatale di morfina, uccidendola. All'inizio del terzo atto entra in scena il notaio, un parolaio che sciocca Stefano ed Enzo con il termine "Hablate!", facendo credere ai due fratelli che egli non riesca a capire le loro frasi: Stefano ed Enzo chiedono al notaio un modo per divincolarsi dalla postilla aggiunta dalla madre nel testamento, avendo entrambi deciso di portare Cico in una clinica affinché riceva le cure adeguate; mentre il notaio spiega ai due fratelli il da farsi, compare Cico con in mano la vecchia pistola del padre, un ex maresciallo dei carabinieri. Così Cico "sequestra" il notaio nascondendolo in un tappeto, e giocando ad una caccia al tesoro con i due fratelli; una volta trovato il notaio, questi si spaventa a morte e scappa dall'abitazione. Alla fine della commedia, Enzo e Stefano spiegano a Cico la loro volontà di portarlo in una clinica e si preparano: Cico, mentre i fratelli non ci sono, versa in tre bicchieri del limoncello con diverse gocce di morfina, spiegando ai fratelli che è arrivato il momento di riconciliarsi con l'adorata madre; Enzo e Stefano, seduti sul divano, muoiono subito, mentre Cico, che si siede in mezzo a loro, guarda dritto verso il pubblico dicendo: "Perché non ve ne andate? Non lo vedete che fuori nevica? Non c'è niente da vedere, è finito il teatrino! Tornatevene a casa." e infine, prima di roteare gli occhi e abbandonarsi alla morte, guarda i due fratelli defunti al suo fianco e dice: "Noi ce ne andiamo.", facendo calare il sipario.
Citazioni
[modifica | modifica wikitesto]Nello spettacolo vi sono alcuni personaggi che vengono citati ma non compaiono mai:
- Giangrasso, comandante di polizia, e la signora Laura, genitori separati e defunti dei tre protagonisti
- Giacomo Furia, l'allibratore clandestino (omaggio al noto comico)
- Nora "Bambola", "fidanzata" di Stefano (che poi si scoprirà essere una prostituta)
- Adriana Vitiello (impersonata in un'unica scena da Cico travestito), amica di Laura
- Campironi, produttore discografico del Nord
- Gertrude Hammenheimer, che pare essere una prostituta con cui è andato a letto Enzo
- Massimo Lupini, che pare sia un amico di Enzo e marito di Gertrude Hammenheimer
- Mamma di Nora "Bambola", che poi si scoprirà che fa da segretaria alla figlia
Vengono citati anche quattro cavalli in gara nelle sfide su cui l'allibratore clandestino Giacomo Furia fa scommettere:
- Zeppola
- Crocchè , soprannominato "Polifemo 'o panzarotto" avendo un solo occhio
- Palla 'e riso
- Frittura all'italiana
Viene eseguito anche uno spezzone a cappella di "Duje paravise", "Tanti auguri a te", la sigla di Braccio di ferro e la sigla dei cartoni animati Warner. Inoltre, vengono citati: il verso del brano Sabato pomeriggio "passerotto non andare via" di Claudio Baglioni, Mao Tse-tung, l'illusionista statunitense David Copperfield, la modella tedesca Claudia Schiffer, il conduttore italiano Pippo Baudo, l'attore statunitense Tom Cruise e il film da lui interpretato Rain Man, la Modiano, Sherlock Holmes, il Festival di Sanremo e Mary Poppins.
Altri media
[modifica | modifica wikitesto]La commedia è stata registrata anche su VHS e DVD prodotta dalla Cecchi Gori Home Video in occasione dello spettacolo al teatro Eliseo di Roma nel 1995.
Trasposizione cinematografica
[modifica | modifica wikitesto]Il 24 luglio 2013 Vincenzo Salemme tramite la sua pagina Facebook ha annunciato un'imminente versione cinematografica della commedia, interpretata dallo stesso trio di attori protagonisti. Le riprese sono iniziate il 19 settembre 2013 a Napoli e sono terminate il 10 ottobre dello stesso anno; il film ...E fuori nevica! è uscito nelle sale italiane il 16 ottobre 2014, distribuito da Warner Bros.
Altri progetti
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