Utente:Daniele Comelli Art/Sandbox

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L'arte a domicilio

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L'arte a domicilio è una forma di arte contemporanea che supera la barriera tra musei e gallerie e il pubblico. Lanciata da Daniele Comelli[1], erede di una generazione di galleristi, critici e curatori di Genova attivi dal 1967, raccoglie l'eredità della Pop Art e la mette al servizio della generazione Y e la generazione Z.

Icone pop come Marylin Monroe, Audrey Hepburn e la Monna Lisa rivivono in tecniche nuove come l' optical art, le stampe lenticolari e sovrapposizione spazio temporali. La forza dell'arte a domicilio che, come come avveniva in passato nella contrapposizione tra arte povera e arte nobile, è di avvicinare all'arte generazioni e persone normalmente escluse dal sistema dei musei.

Molto importante per l'arte da domicilio lanciata da Daniele Comelli, è lo spirito internazionale e il tentativo di globalizzazione. Artisti come Gavin Rain arrivano dal Sudafrica, portando a conoscenza del pubblico la storia di un paese con una grande eredità.

La conoscenza è uno dei punti di forza dell'arte a domicilio come citato da Repubblica in un recente articolo " “l’arte non è mai una scommessa, ma un rifugio: emozionale, culturale, economico. E non tradisce mai, se le scelte sono guidate dalla conoscenza "[2]

  1. ^ Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, volume 1, pagina 85.
  2. ^ La Repubblica, L'arte viaggia online, tra emozione e investimento, in La Repubblica, 17/02/21.

Daniele Comelli nasce nel 1985, in una casa piena di opere d’arte. Il bisnonno era era un gallerista e così come il nonno e il padre. I primi colori che ha visto, quelli dei grandi pittori: genovesi, italiani, internazionali.

Finiti gli studi va a lavorare nella Galleria di famiglia, fondata dal suo nel 1967. Trattava solo arte classica: maestri della levatura di De Pisis[1], Michetti, Scanavino[2], Silvestro Lega, Gamberini e tanti altri grandi artisti.

È dal padre che ha imparato a trattare i dipinti, a pulirli, a restaurarli. Ed è stato quel tipo di contatto, così manuale, così fisico, così materico, da fargli amare l’arte in un modo diverso. Più avanti scopre la contemporaneità: un mondo animato da un’energia sotterranea che proviene da artisti sconosciuti, geniali, dall’enorme potenziale.

  1. ^ Rachele Ferrario, Les Italiens de Paris, UTET.
  2. ^ Luciano Caprile e Galleria d'Arte Guidi, Emilio Scanavino, 1º Gennaio 1990.