Soulslike
Per soulslike (anche riportato con la grafia souls-like) si intende un sottogenere di videogiochi action RPG ispirato alla serie Soulsborne[1] (un portmanteau di Souls e Bloodborne), sviluppata da FromSoftware e diretta da Hidetaka Miyazaki.[2] Il primo gioco appartenente a questa categoria è stato Demon's Souls, pubblicato nel 2009 in Giappone e nel 2010 in Europa.[3][4][5] I Soulslike sono caratterizzati dall'alta difficoltà, l'utilizzo del trial and error,[3] l'assenza di una mappa consultabile, la presenza di un mondo giocabile interconnesso e l'uso di una narrazione silenziosa e frammentata.[6][7][8][9]
All'interno dei Soulslike vi è un'ulteriore distinzione non univocamente definita, abitualmente i Soulslike abbracciano l'intero sottogenere e comprendono anche i titoli di altri studi di sviluppo (come Nioh e Code Vein), i Souls si riferiscono ai soli capitoli della serie sviluppata da From Software (come Demon's Souls e Dark Souls), Soulsborne quando oltre ai capitoli della serie originale viene incluso anche Bloodborne, Soulslite (come Sekiro: Shadows Die Twice) che rispettano solo parte delle caratteristiche del sottogenere, Metroidvania con componenti Souls (come Hollow Knight e Blasphemous) che sono bidimensionali e utilizzano sprite senza una prospettiva ortogonale.[10] Alcuni critici definiscono la categoria Soulslike come un termine abusato, simile a quanto accaduto con i Metroidvania e i Roguelike.[11][12][9]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Gameplay e sistema di combattimento
[modifica | modifica wikitesto]Una tipica caratteristica dei Soulslike è l'elevata difficoltà del videogioco: l'ambiente di gioco deve essere ostile e tutto può potenzialmente uccidere il giocatore quando meno se lo aspetta. Un'altra caratteristica è il sistema di combattimento, con armi ed equipaggiamenti che si possono migliorare raccogliendo punti esperienza (anime, nei Souls), come accade nei giochi GDR. La stamina, indicata da una barra, permette all'avatar di compiere le azioni all'interno del gioco e quando la esaurisce il personaggio non potrà compiere nessuna azione fuorché camminare.[13] Si possono evocare dei giocatori durante gli scontri con i boss, ma generalmente i Soulslike sono sviluppati per essere giocati in singleplayer nella maggior parte del tempo.[7][8]
Il sistema di salvataggio dei Soulslike è incentrato su checkpoint riconoscibili dal giocatore all'interno del mondo di gioco: in Dark Souls i checkpoint sono rappresentati da falò e in Bloodborne da lanterne. Il giocatore, una volta incontrato un checkpoint, può sovrascrivere il punto di spawn precedente interagendo con un elemento prefissato all'interno della mappa. Quindi, in caso di morte, il giocatore riparte dall'ultimo checkpoint, con cure (ovvero gli strumenti che permettono il recupero dei punti vita del personaggio) e barra della vita ripristinate. Inoltre, sempre nel caso di morte del personaggio, i nemici tornano nella posizione originaria e il giocatore deve affrontarli di nuovo. Se l'avatar muore i punti esperienza accumulati durante il tragitto vengono persi, ma possono essere recuperati nel punto in cui il personaggio è morto. Se il giocatore muore nuovamente nel tentativo di recuperarli, quei punti vengono persi definitivamente.[8]
Anche l'assenza di una mappa consultabile dal giocatore aumenta la difficoltà nell'orientarsi all'interno del mondo; una delle poche eccezioni si ha in Elden Ring dove la mappa è presente.[14] Lo smarrimento nell'esplorazione del mondo di gioco incute una sensazione di sopraffazione.[7][8]
Scenario e narrazione
[modifica | modifica wikitesto]Un'altra importante caratteristica dei Soulslike, proveniente dallo stile narrativo dei Souls, è l'ambientazione apocalittica.
I Soulslike utilizzano la narrazione ambientale per trasmettere la storia del gioco. L'approccio narrativo di Miyazaki, poi trasmesso ai Soulslike, è raccontare la storia del mondo di gioco attraverso le descrizioni degli oggetti.[15][2][16] Qualsiasi oggetto all'interno del mondo di gioco possiede una descrizione, che può fornire dei suggerimenti per l'uso dell'oggetto stesso, oppure informazioni sulla trama. Il giocatore, per comprendere a pieno la storia, deve leggere e collegare tra loro le descrizioni degli oggetti. In alcuni casi le descrizioni sono riportate come se fossero leggende. Il narratore non è onnisciente e in determinate circostanze è inaffidabile, anche se è difficile mettere in dubbio un narratore eterodiegetico.[6]
I Soulslike utilizzano spesso la narrazione in medias res; la trama è manchevole e le informazioni mancanti devono essere colmate con l'interpretazione del giocatore.[17]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I giochi sviluppati da From Software
[modifica | modifica wikitesto]Demon's Souls
[modifica | modifica wikitesto]Il videogioco iniziatore del genere è stato Demon's Souls, diretto da Hidetaka Miyazaki. Le sue principali ispirazioni sono state il videogioco Ico, il manga Le bizzarre avventure di JoJo e la saga dei librogame Dimensione avventura. Demon's Souls è stato pubblicato nel mercato occidentale con un anno di ritardo perché definito "malfatto e troppo difficile" dai dirigenti Sony.[18] Il gioco è stato poi pubblicato da Namco in Europa e da Atlus negli Stati Uniti ottenendo un gran risultato in termini di vendite e di apprezzamento da parte della critica.[19] La dirigenza giapponese di Sony si è successivamente pentita di non aver pubblicato il titolo con Sony Interactive Entertainment.[20][21][22][23] Nel 2020, in esclusiva per Playstation 5, è uscito il remake di Demon's Souls sviluppato da Bluepoint Games e pubblicato da Sony Interactive Entertainment.[24]
Dark Souls
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il successo di Demon's Souls la casa di sviluppo FromSoftware ha pubblicato nel 2011 Dark Souls, che ha ottenuto un successo maggiore rispetto a Demon's Souls: più di due milioni di copie vendute.[22]
Dark Souls II
[modifica | modifica wikitesto]La saga dei Souls è continuata nel 2014 con Dark Souls II, non più diretto da Miyazaki; il seguito ha mantenuto lo stesso gameplay e stile artistico del predecessore.[22]
Bloodborne
[modifica | modifica wikitesto]Hidetaka Miyazaki aveva abbandonato lo sviluppo di Dark Souls II per concentrarsi nello sviluppo di Bloodborne[25], pubblicato nel 2015 e realizzato in esclusiva per Playstation 4. Il videogioco è caratterizzato per l'atmosfera gotica e vittoriana e da un'affinità con il gameplay dei giochi precedenti di FromSoftware.[26][22]
Dark Souls III
[modifica | modifica wikitesto]Dark Souls III, pubblicato nel 2016, è stato l'ultimo gioco appartenente alla serie Souls; nuovamente diretto da Hidetaka Miyazaki.[22]
Sekiro: Shadows Die Twice
[modifica | modifica wikitesto]Sekiro: Shadows Die Twice viene pubblicato nel 2019, non presenta gli elementi tipici da GdR, oltre a non avere il multiplayer,[27][28] ma è improntato più allo stealth, consentendo ai giocatori di uccidere immediatamente i nemici. Inoltre il personaggio ha la possibilità di utilizzare diversi strumenti per l'esplorazione, come un rampino, e varie armi nel braccio protesico per i combattimenti, come un'ascia e gli shuriken. Sebbene da molti non considerato un vero e proprio Soulslike, in quanto più votato all'azione, il gioco mantiene inalterate molte caratteristiche dei giochi precedenti da farlo considerare tale da gran parte del pubblico e della critica specializzata.[29][30]
Elden Ring
[modifica | modifica wikitesto]Elden Ring, pubblicato nel 2022, è attualmente il penultimo gioco sviluppato da From Software, prima di Armored Core VI: Fires of Rubicon. Il gioco ha molte caratteristiche in comune con i Souls: le principali differenze sono la presenza di un mondo di gioco più vasto e la presenza di una mappa consultabile dal giocatore.[14] Ai The Game Awards 2022 Elden Ring ha vinto il premio "Game of the Year".[31][22]
Altri titoli
[modifica | modifica wikitesto]FromSoftware ha aperto la strada per la creazione di un nuovo sottogenere derivato dalla serie Souls. Fanno parte della categoria dei giochi Soulslike diversi titoli e saghe come:[32][33]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]I Soulslike sono molto apprezzati dall'utenza di Steam: il 90% delle recensioni è positivo. Il videogioco Soulslike con il rapporto tra recensioni positive e negative più alto è Hollow Knight; quello con il rapporto più basso è Lords of the Fallen. La fiducia, la gioia e l'attesa sono le emozioni più di provate dagli utenti di Steam. I videogiochi 2D hanno una media di recensioni positive più alta rispetto ai giochi in tre dimensioni.[8]
Le caratteristiche più apprezzate dai videogiocatori sono:
- L'ambientazione medievale
- Lo stile grafico disegnato
- La presenza di una mappa di gioco
- L'assenza del selettore di difficoltà
- Una penalità aggiuntiva in caso di morte del personaggio[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Jon Bitner, What Is a “Soulsborne” Game?, su How-To Geek. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ a b (EN) Trevor Coscia, What Makes a Game a Soulslike?, su CBR, 28 agosto 2021. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ a b Soulslike, una piccola guida per chi non li ha mai giocati, su Multiplayer.it. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ (EN) Michael Siegle, What is a Soulslike?, su Game Rant, 24 giugno 2022. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ (EN) Michael McWhertor, Why Demon’s Souls is the most important game of the decade, su Polygon, 15 novembre 2019. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ a b Franziska Ascher, Narration of Things - Storytelling in Dark Souls via Item Descriptions, 2015. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ a b c Riccardo Vessa, Che cos'è un Souls-Like?, su siliconarcadia.substack.com. URL consultato il 16 novembre 2022.
- ^ a b c d e f (EN) Tibor Guzsvinecz, The correlation between positive reviews, playtime, design and game mechanics in souls-like role-playing video games, in Multimedia Tools and Applications, 19 marzo 2022, DOI:10.1007/s11042-022-12308-1. URL consultato il 22 novembre 2022.
- ^ a b Gianluca Loggia, Sekiro, Soulsborne, Soulslike, Soulslite: intendiamoci, su IGN Italia, 4 aprile 2019. URL consultato il 9 dicembre 2022.
- ^ Lorenzo Mancosu, Che cosa sono davvero i Souls e i soulslike?, su multiplayer, 2 agosto 2023. URL consultato il 23 gennaio 2024.
- ^ (EN) Austin Wood, The 'Souls-like' label needs to die, in PC Gamer, 19 agosto 2017. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ (EN) Austin Wood, What the hell is a Souls-like? Game devs break down FromSoftware's accidental genre, su gamesradar, 22 febbraio 2022. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ Francesco Toniolo, Perché la stamina nei videogiochi è importante anche se te ne dimentichi sempre, su IGN Italia, 15 luglio 2021. URL consultato il 14 dicembre 2022.
- ^ a b Elden Ring recensione finale: il gioco migliore di FromSoftware, su Everyeye.it. URL consultato il 24 novembre 2022.
- ^ Il dizionario dei videogiochi: tutti i termini da conoscere assolutamente, su Everyeye.it. URL consultato il 14 dicembre 2022.
- ^ (EN) Jon Richter, How Dark Souls Mastered A New Type Of Storytelling, su Game Rant, 5 ottobre 2021. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ Daniele Furii, L'incomunicabilità dei Dark Souls, su Ludica, 11 gennaio 2022. URL consultato il 10 dicembre 2022.
- ^ Demon's Souls, la Storia, su SpazioGames, 30 novembre 2017. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ Sony ammette di aver sbagliato con Demon's Souls, in Eurogamer.it, 11 febbraio 2012. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ (EN) first-party - WordSense Dictionary, su www.wordsense.eu. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ (EN) Sony: dropping Demon's Souls "a mistake", in Eurogamer.net, 16 marzo 2010. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ a b c d e f (EN) Prepare To Die: A Brief History Of The Souls Series, su www.cgmagonline.com, 17 marzo 2022. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ (EN) Demon's Souls was "a failure" before Miyazaki stepped up, in Eurogamer.net, 1º aprile 2015. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ Demon's Souls - recensione, in Eurogamer.it, 13 novembre 2020. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ (EN) Bloodborne™, su PlayStation. URL consultato il 9 dicembre 2022.
- ^ (EN) Marty Sliva, Inside the Mind of Bloodborne and Dark Souls’ Creator - IGN First, su IGN, 5 febbraio 2015. URL consultato il 9 dicembre 2022.
- ^ (EN) Brett Makedonski, Sekiro: Shadows Die Twice doesn't have any online component, in Destructoid, 12 giugno 2018. URL consultato il 25 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2018).
- ^ (EN) Michael Futter, ‘Sekiro: Shadows Die Twice’ is Signature From Software Minus the Multiplayer, in Variety, 12 giugno 2018. URL consultato il 25 ottobre 2018.
- ^ I migliori soulslike. La classifica (aspettando Elden Ring), su SpazioGames, 24-02-2022. URL consultato il 19-09-2023.
- ^ (EN) Soulslike Games Tier List, su gamerant.com, 16-11-2022. URL consultato il 19-09-2023.
- ^ (EN) Game Awards: Elden Ring and God of War: Ragnarok are big winners, in BBC News, 9 dicembre 2022. URL consultato il 9 dicembre 2022.
- ^ (EN) Guillermo Kurten, 10 Highest-Rated Soulslikes Games Not By FromSoft, According To Metacritic, su ScreenRant, 26 agosto 2022. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ (EN) I. G. N. Staff, The Best Soulslike Games, su IGN, 11 febbraio 2021. URL consultato il 9 dicembre 2022.
- ^ Lies of P, la recensione del soulslike che reinterpreta Le Avventure di Pinocchio, su Multiplayer.it. URL consultato il 13 ottobre 2023.
- ^ Thymesia | Recensione di un Souls-Like che non osa ma diverte, su Tom's Hardware, 16 agosto 2022. URL consultato il 28 novembre 2023.