Tomba della Nave

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Tomba della Nave
CiviltàEtruschi
Utilizzofunerario
EpocaV secolo a.C.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
ComuneTarquinia
Dimensioni
Altezza1.80[1]
Larghezza3.50[1]
Lunghezza4.70[1]
Scavi
Data scoperta1927
Date scavi1958
Gli affreschi della tomba
Uovo di struzzo proveniente dalla tomba esposto al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma

La Tomba della Nave è una tomba situata nel settore Secondi Arch della necropoli dei Monterozzi di Tarquinia, nel Lazio. Scoperta nel 1958, deve il nome ad una nave etrusca affrescata nella parete sinistra.[2][3]

Se l'ubicazione della tomba era nota già nel 1927, si dovette attendere il 6 luglio 1958, con i primi esperimenti della Fondazione Carlo Maurilio Lerici, e l'installazione del suo periscopio Nistri, per controllarne il contenuto in maniera non invasiva, così da non danneggiare gli eventuali affreschi presenti nelle tombe indagate. Gli affreschi in effetti erano danneggiati a causa del salnitro sviluppatosi in seguito agli scavi illegali dei tombaroli.[senza fonte]

La tomba ipogea, risalente al V secolo a.C., è costituita da un'unica camera quadrangolare a doppio spiovente, con tre pareti affrescate; al centro del soffitto una fascia ad imitazione del columen, la trave sulla sommità del tetto.[4]

Gli affreschi furono immediatamente staccati e trasferiti su una tela di canapa, a sua volta fissata su una tela metallica, tecnica messa a punto dal dottor Roberto Carità, e fu poi esposta al Museo archeologico nazionale di Tarquinia.[senza fonte] La camera misura 470 cm di lunghezza, 350 cm di larghezza, e 180 cm di altezza.[1]

All'inizio della parete sinistra è affrescata una grande nave da trasporto, circondata da navi più piccole. Questo dipinto indica probabilmente il mestiere del defunto e costituisce una testimonianza del fiorente commercio marittimo praticato all'epoca dagli abitanti di Tarquinia. Vicino alla poppa della nave una grande coppia di remi funge da barra del timone e sulla cima di un albero vediamo una torre di vedetta.[2] Per un'interpretazione i remi, poiché il timone sarebbe stato sconosciuto all'epoca dell'affresco, simboleggiano il passaggio nell’aldilà,[5]mentre per un'altra tutta la scena della parete potrebbero rifersi al passaggio di Ulisse davanti all'isola delle sirene.[4]

Sulla parete in fondo si può vedere la classica scena del banchetto in onore del defunto con quattro coppie di banchettanti sdraiati sulle klinai, camerieri, un suonatore di flauto e un suonatore di lira.[2]

Sulla parete di destra è raffigurato il defunto mentre guarda le sue navi.[2]

L'affresco della volta è comune a molte altre tombe dello stesso periodo; un insieme di quadrati dipinti a colori riccorrenti, a comporre una tenda che si ipotizza potesse esser utilizzata nei rituali funebri.[6]

  1. ^ a b c d TOMBA DELLA NAVE - Secondi Archi (tomba a camera ipogea, area ad uso funerario), su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 29 luglio 2024.
  2. ^ a b c d Tomba della Nave, su tarquiniaturismo.com. URL consultato il 28 luglio 2024.
  3. ^ Tomba della Nave, su canino.info. URL consultato il 28 luglio 2024.
  4. ^ a b Alessandro Naso, Architetture dipinte: decorazioni parietali non figurate nelle tombe a camera dell'Etruria meridionale : VII-V sec. a.C., "L'Erma" di Bretschneider, 1996, ISBN 9788870629293.
  5. ^ La tomba della nave, su tuttatoscana.net. URL consultato il 29 luglio 2024.
  6. ^ (EN) David Chandler, The Tomba della Nave and the urbanisation of the archaic Forum Boarium (PDF), 2014.
  • Mario Moretti, Tarquinia. La Tomba della Nave, Lerici, 1961.

Voci correlate

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