Luigi Magrini (inventore)

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Luigi Magrini (Milano, 16 febbraio 1864Bergamo, 7 aprile 1933) è stato un inventore e imprenditore italiano.

Luigi Magrini

Nato a Milano nel 1864, figlio di Alessandro, insegnante di fisica e di matematica[1], e nipote di Luigi, fisico e studioso di elettromagnetismo. Si trasferì a Bergamo con la famiglia originaria di Udine nel 1867, vinse la medaglia d'oro del Concorso Maccarini per un lavoro di fisica e si laureò in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano (1885) dedicandisi all'insegnamento e alla ricerca applicata presso la Reale scuola tecnica di Bergamo. Creò (1887) e diresse per un decennio la Centrale elettrica di Santa Lucia[2], sita nei pressi della roggia Curna poco fuori porta Broseta a Bergamo e dotata di sei dinamo[3]. Fondò una società per la distribuzione dell'energia elettrica (da lui diretta tra il 1881 e il 1897) che illuminava il Sentierone (la passeggiata elegante della città bassa) tramite una linea elettrica alimentata a corrente continua, in sostituzione delle lampade a gas[4] e brevettò nuove apparecchiature e soluzioni elettromeccaniche[5].

Firma

Mentre dirigeva questa Centrale elettrica, si dedicò a migliorare l’efficienza e la sicurezza delle apparecchiature di produzione e di distribuzione dell’elettricità. Sfruttò tali invenzioni nella progettazione e nella costruzione di diverse centrali termoelettriche della provincia di Bergamo e altrove oltre che per realizzare la rete per la distribuzione dell’elettricità e per l'illuminazione di Napoli e dei comuni limitrofi (1899-1902). Il 28 gennaio 1904, rinnovò il Laboratorio Elettrotecnico Ing. Luigi Magrini (LEILM)[6] insieme a Guido Pesenti, Alberto Fantini[7] ed Egidio Mazzucconi[8] e si dedicò alla produzione di interruttori e di selezionatori elettrici di bassa tensione da quadro[9]. In seguito, sviluppò delle apparecchiature elettriche di alta tensione[10]. Stipulò un accordo per scambiare brevetti[11] relativi alla bassa tensione con la compagnia americana Westinghouse Electric Manufacturing Company (1929) di Pittsburgh ed espanse il mercato, già ben sviluppato in Italia[12], in Unione Sovietica[13], in Francia[14], in Austria, Belgio, in Egitto e in Turchia. Fu docente di Elettrotecnica e di Esercitazioni di elettrotecnica presso la Reale scuola tecnica di Bergamo[15] dove insegnò per vent'anni. Nominato cavaliere al merito del lavoro (1913), si spense nel 1933[16] e riposa nella cappella di famiglia presso il Cimitero monumentale di Bergamo[17]. Nel 1949, il Comune di Bergamo gli ha intitolato la via dove sorgeva la fabbrica del LEILM.[18].

Logo del LEILM
  1. ^ Nato nel 1828, Insegnante e direttore della Reale Scuola Tecnica di Bergamo. Cfr. Vittore Pagnoncelli. ‘’Notizie patrie. Almanacco scientifico-artistico-letterario per l’anno’’. Bergamo, 1869’’
  2. ^ In seguito divenuta proprietà della Società Anonima Orobia e quindi dell’ENEL
  3. ^ Il perfezionamento della dinamo elettromeccanica realizzato da Antonio Pacinotti (1860) e da Zénobe-Théophile Gramme (1869) permise di generare potenze maggiori di quelle delle pile elettrochimiche inventate da Alessandro Volta (1799)
  4. ^ Impianto preceduto da quelli di Londra, di New York e di Milano (1883) che illuminava piazza del Duomo. La Società Elettrica Bergamasca demolì la centrale elettrica nel 1910 per sostituirla l'anno successivo con un nuovo impianto ospitato in un fabbricato progettato dall'architetto Luigi Bergonzo
  5. ^ Ricordiamo il motore monofase a repulsione, il sistema di regolazione automatica delle centrali elettriche, il sistema per il funzionamento regolare delle batterie di accumulatori usato a Milano e a Napoli
  6. ^ Nato come Società in accomandita nel 1901 con capitale sociale di venticinquemila lire e divenuto Società anonima nel 1904 che operava in uno stabilimento che comprendeva dieci edifici su un'area di due ettari alla periferia sud di Bergamo ed era stato inaugurato nel 1909. Dotato di montacarichi, di rotaia sotterranea per la movimentazione dei materiali, di spogliatoio, di armadi individuali e di lavatoio per i dipendenti oltre che di un refettorio e di una camerata.
  7. ^ Capofficina, sviluppò alcuni brevetti e fondò la Società Officine Elettrotecniche Bergamasche Fantini Alberto & C. sita in via Giorgio e Guido Paglia a Bergamo (1906), da cui avrà origine la Società Anonima Costruzioni Elettromeccaniche (SACE) nel 1917
  8. ^ Che sviluppò alcuni brevetti, fondò un'officina che dvenne le Officine elettromeccaniche Mazzucconi nel 1904
  9. ^ Il LEILM produceva le apparecchiature per la manovra, la misurazione, la regolazione, la protezione dei quadri elettrici delle centrali e delle cabine di trasformazione elettromeccanica, dei materiali delle linee di distribuzione della rete elettrica e dei loro accessori. Di particolare importanza per la sicurezza degli impianti - e quindi per l'adozione dell'elettricità come fonte di energia diffusa sul territorio - era la produzione degli isolatori - prima in porcellana e in seguito in vetro (lanciati all'Esposizione internazionale di Torino del 1911) -, degli interruttori automatici, dei partitori di corrente, degli scaricatori, dei parafulmini, dei limitatori di corrente superconduttivi, degli accumulatori elettrici, dei morsetti per le linee aeree e dei materiali usati per gli attraversamenti e le derivazioni delle linee elettriche. Cfr. l'opuscolo Laboratorio Elettromeccanico Ing. Luigi Magrini. Bergamo, 1911
  10. ^ studiò l'arco elettrico nell'olio in relazione al calcolo del funzionamento degli interruttori e produsse apparecchiature elettriche da 60 kV dal 1906, da 150 kV dal 1915 e da 250 kV nel 1926, costruendo interruttori a soffio magnetico per media tensione e scatolati per bassa tensione, interruttori ad olio ridotto per alta tensione e scaricatori a partire dagli anni 1930.
  11. ^ Luigi Magrini depositò undici brevetti elettromeccanici tra il 1895 e il 1914.
  12. ^ I clienti del LEILM comprendevano: Società Edison, Società Mineraria ed Elettrica del Valdarno, Società Meridionale di Elettricità (SME).
  13. ^ Con la fornitura delle apparecchiature elettriche per la centrale di Dnieprojetrovskaia.
  14. ^ Société Anonime Westinghouse, Société Electiricité de Paris
  15. ^ In seguito divenuto l’Istituto Tecnico Industriale Pietro Paleocapa.
  16. ^ Il LEILM diede vita alla Magrini S. A. nel 1937 e, insieme ad altre industrie elettromeccaniche, al Gruppo Industrie Elettromeccaniche per Impianti all'Estero (GIE) nel 1953, oltre a creare la Fabbrica Italiana Relè a San Pellegrino Terme (relè di protezione, 1958), il moderno stabilimento di Stezzano (quadri protetti, 1959) e la Magrini Meridionale a Casavatore in provincia di Napoli (interruttori scatolari di bassa tensione, 1960). Il Gruppo Edison assorbì la Magrini S.A. nel 1962.
  17. ^ Gli è stata dedicata una lapide nel Famedio del cimitero.
  18. ^ Già via Maglio del Lotto.
  • Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli. Treni e tramvie della Bergamasca. Clusone, Editrice Cesare Ferrari, 1988.
  • Magrini Galileo, una storia piena di energia. Nuova Magrini Galileo 1994.
  • Francesco Barbieri, Renato Ravanelli. Storia dell'industria bergamasca. Grafica & Arte. 2 vol., 1996.
  • Ornella Gelmi. Storia e caratteri dell'istruzione tecnica bergamasca. Tesi per il Dottorato di Ricerca in Scienze Pedagogiche. Università degli Studi di Bergamo. Anno Accademico 2009-2010.
  • Alberto Baccini. L’industria elettrica tra la fine dell’Ottocento e la nazionalizzazione. In: Storia economica e sociale di Bergamo. Vol. 5: Fra Ottocento e Novecento. Tomo 2: Il decollo industriale. Fondazione per la Storia Economica e Sociale di Bergamo. Istituto di Studi e Ricerche. 1997. ISBN 888679701X