Antonino Lo Giudice
Antonino detto Lo Giudice, detto Nino (Reggio Calabria, 1969), è un mafioso e collaboratore di giustizia italiano, già membro della 'ndrangheta (più precisamente della 'ndrina Lo Giudice), affiliato alla famiglia dei Lo Giudice, del quartiere San Giovannello-Eremo di Reggio Calabria, ora collaboratore di giustizia.
Attività criminale
[modifica | modifica wikitesto]Lo Giudice si è accusato come autore delle bombe che, nel 2010, sono esplose davanti alla procura generale[1][2][3] e sotto l’abitazione del magistrato Salvatore Di Landro[4], e del bazooka rinvenuto a poche centinaia di metri dal palazzo di Giustizia e indirizzato all’allora procuratore capo Giuseppe Pignatone. Per questo il pentito è stato condannato a 6 anni e 4 mesi[5]. Lo stesso Salvatore Di Landro ha però espresso dubbi sul fatto che l'autore delle bombe fosse il pentito.[6]
Pentimento e collaborazione con la giustizia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il suo arresto, divenne collaboratore di giustizia. Il 3 giugno 2013 evase dagli arresti domiciliari, e venne nuovamente arrestato il 15 novembre 2013[7][8]. Nel periodo di latitanza ritrattò le sue accuse[9], probabilmente per paura, ma le sue dichiarazioni erano già state giudicate attendibili dagli inquirenti[10]. Sebbene si trovasse in una località protetta e segreta a Macerata, disse che aveva "iniziato a ricevere strane visite a Macerata” da uomini in borghese che si qualificarono come carabinieri e gli chiesero di non fare dichiarazioni su alcuni argomenti. Tra le persone che lo raggiunsero nella località protetta c'era una donna ucraina, una certa “Lea” che si è scoperto essere in contatto telefonico con un “numero intestato al comando generale dell’Arma.[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://www.repubblica.it/2010/01/sezioni/cronaca/reggio-bomba/reggio-bomba/reggio-bomba.html
- ^ https://www.lastampa.it/cronaca/2010/01/03/news/bomba-al-tribunale-di-reggio-calabria-1.37027839
- ^ Copia archiviata, su affaritaliani.it. URL consultato il 1º novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2021).
- ^ Reggio, nuova attacco delle cosche bomba contro la casa del Procuratore. Repubblica. Cronaca. 26 agosto 2010.
- ^ https://reggio.gazzettadelsud.it/articoli/archivio/2012/10/05/arriva-la-condanna-per-lo-giudice-98169939-9638-4997-a87b-ac4a53f6cc8b/
- ^ https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/15/ndrangheta-arrestato-lex-boss-pentito-antonino-lo-giudice/778493/
- ^ https://www.corriere.it/cronache/13_novembre_15/arrestato-boss-pentito-antonino-giudice-a939668c-4dca-11e3-a50b-09fe1c737ba4.shtml
- ^ Copia archiviata, su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 12 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2018).
- ^ https://www.corriere.it/cronache/13_giugno_07/pentito-scomparso-manda-memoriale_8fe4ecba-cf67-11e2-b6a8-ee7758ca2279.shtml
- ^ http://www.repubblica.it/cronaca/2013/11/15/news/arrestato_nino_lo_giudice_boss_pentito_due_volte-71048447/
- ^ http://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/254-focus/67893-ndrangheta-stragista-le-anomalie-sulla-fuga-del-pentito-lo-giudice.html
Voci correlate
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