TEE Gottardo
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TEE Gottardo transita dalla stazione di Cantù-Cermenate, 1988 | |||
Tipo | Trans Europ Express (TEE) (1961–1988) EuroCity (EC) (1988–1995) InterCity (IC) (1995–1997) EuroNight (EN) (1997–2002) | ||
Stati | Italia Svizzera | ||
Inizio | Zurigo | ||
Fine | Milano Roma | ||
Apertura | 1º giugno 1961 | ||
Chiusura | 15 giugno 2002 | ||
Gestore | Ferrovie Federali Svizzere Ferrovie dello Stato | ||
Mezzi utilizzati | Elettrotreno FFS RAe 1050 | ||
Lunghezza | 293 km | ||
Il percorso del TEE Gottardo Basilea-Genova nell'estate 1974 | |||
Trasporto pubblico | |||
Il treno TEE Gottardo, dal nome del massiccio delle Alpi Svizzere attraversato in galleria, fu istituito nel 1961 tra Zurigo e Milano Centrale con fermate a Lugano e Como San Giovanni[1].
Per tutta la durata dell'esercizio sulla rete Trans Europ Express il Gottardo fu affidato agli elettrotreni quadrisistema della serie RAe 1050 delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS)[1].
Nel 1965 fu prolungato a Basilea in entrambi i sensi di marcia, ma dal 1969 il capolinea fu riportato a Zurigo nel viaggio di ritorno[1].
A partire dal 1974 il percorso fu esteso nel solo periodo estivo da Milano a Genova Brignole (Genova Piazza Principe nel 1969) senza fermate intermedie, prolungamento che fu soppresso nel 1980[1].
Il percorso Basilea-Zurigo fu limitato ai soli giorni feriali nel 1979 e soppresso nel 1982[1].
Le ultime varianti introdotte furono l'aggiunta della fermata a Bellinzona dal 1985 e il prolungamento alla stazione di Zurigo-aeroporto nel 1987[1].
Nel 1987 il Gottardo fu l'unico TEE in servizio internazionale che sopravvisse all'istituzione dei treni EuroCity (EC): il suo mantenimento nel raggruppamento Trans Europ Express fu infatti richiesto dalle FFS per il tempo necessario a modificare i cinque elettrotreni quadrisistema RAe 1051-1055 in RABe 1051-1055 con l'aggiunta della seconda classe[2].
L'uscita dal raggruppamento TEE avvenne nel 1988 non appena fu disponibile un numero sufficiente di elettrotreni trasformati, con i quali il Gottardo continuò il servizio con la classificazione EC[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Mertens, Malaspina, TEE, p. 222.
- ^ a b Mertens, Malaspina, TEE, pp. 222-224.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maurice Mertens, Jean-Pierre Malaspina, TEE. La leggenda dei Trans Europ Express, con la collaborazione di Marc Le Gad, Manfred e Martin Meyer, Salò (BS), ETR – Editrice Trasporti su Rotaie, 2008, ISBN 978-88-85068-31-5.
Altri progetti
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