Vlastimil Brodský

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Vlastimil Brodský in una foto del 1975

Vlastimil Brodský (Ostrava, 15 dicembre 1920Slunečná, 20 aprile 2002) è stato un attore ceco.

Attivo sul grande schermo e in televisione per quasi sessant'anni, è considerato una figura chiave per lo sviluppo del cinema ceco nel secondo dopoguerra.[1] Tra i ruoli per i quali è maggiormente ricordato quelli di Jakob Heym nel film del 1975 Jakob il bugiardo, che gli valse l'Orso d'argento come miglior attore al Festival di Berlino,[2] e quello del re nella serie televisiva Arabela del 1979.

Con una delle ultime interpretazioni, quella del pensionato František Hána nel film del 2001 Babí léto, ha ottenuto il suo unico Leone Ceco come miglior attore.[2]

Era il padre degli attori Marek Brodský e Tereza Brodská.[3]

Nato nel 1920 nel quartiere di Hrušov a Ostrava, negli anni quaranta Vlastimil Brodský si trasferì a Praga dove iniziò a recitare a teatro, comparendo in commedie dirette da Emil František Burian (Il fantasma di Canterville), Josef Šmída (Lancelot a Alexandrina) e Jiří Frejka (Sogno di una notte di mezza estate).[1] L'esordio come attore cinematografico avvenne nel 1944 con un'apparizione nel cortometraggio Bohema di Karel Baroch, ma fu nel lungometraggio del 1949 Vzbourení na vsi, diretto da Josef Mach, che interpretò il primo ruolo di rilievo.[4]

Il primo successo arrivò nel 1953 con Tajemství krve di Martin Frič, in cui per la prima volta interpretò il ruolo di "eroe della vita quotidiana" che lo avrebbe contraddistinto in seguito. La critica fu entusiasta della sua prova ma negli anni successivi il cinema non fu in grado di offrirgli ruoli dello stesso livello.[1]

Vlastimil Brodský, secondo da sinistra, alla première di Jakob il bugiardo al cinema Cosmos di Berlino il 17 aprile 1975. Con lui la moglie Jana Brejchová, il regista Frank Beyer e il segretario del Comitato Centrale del SED Werner Lamberz.

Nel 1958 durante la lavorazione di Mezi zemí a nebem, di cui Brodský era autore della sceneggiatura oltre a interpretare il ruolo di protagonista, avvenne l'incontro con Zdeněk Podskalský. Il regista offrì all'attore per la prima volta l'opportunità di utilizzare il lato comico del suo talento e la collaborazione proseguì con le commedie Dove non arriva il diavolo (1960), Spadla s mesíce (1961) e Bílá paní (1965).[4]

Il talento comico di Brodsky fu valorizzato anche da altri registi, ma le migliori opportunità gli furono offerte dagli esponenti della cosiddetta "New Wave cecoslovacca" degli anni Sessanta, in particolare Vojtěch Jasný in C'era una volta un gatto (1963), Evald Schorm in Il coraggio quotidiano (1964) e Morte di un parroco (1969) e Jiří Menzel in Treni strettamente sorvegliati (1966) e Un'estate capricciosa (1968).[4] Fu grazie a questi registi che Brodský poté sviluppare un altro talento che sarebbe poi diventato predominante: la capacità di esprimere, sotto una patina di apparente leggerezza, la tristezza causata dal contrasto tra gli ideali e la loro realizzazione nella vita e il flusso irreversibile del tempo.[1]

Tra gli anni settanta e gli anni ottanta, Brodský affiancò a una già intensa attività cinematografica quella televisiva comparendo in numerosi film tv e serie quali Pan Tau e Arabela.[4] Nel 1974 fu protagonista di Jakob il bugiardo, film diretto da Frank Beyer per il quale ottenne l'Orso d'argento come miglior attore al Festival di Berlino,[2] e lo stesso anno recitò per l'ultima volta a teatro nella commedia I ragazzi irresistibili di Neil Simon.

La tomba di Vlastimil Brodský nel cimitero di Slunečná in Repubblica Ceca.

Nel 1990 interpretò il ruolo del professore in Allodole sul filo di Jiří Menzel, film che vinse l'Orso d'oro a Berlino, e nel 1995 pubblicò l'autobiografia Drobečky z půjčovny duší.[5] Un altro importante riconoscimento arrivò nel 2001, quando Brodský si aggiudicò il Leone Ceco come miglior attore per Babí léto di Vladimír Michálek.[2]

Vlastimil Brodsky è morto il 20 aprile del 2002, all'età di 81 anni, nella sua casa nella campagna della Boemia settentrionale. Anche se la famiglia non ha reso note le cause della morte, i giornali non hanno escluso la possibilità che si sia trattato di un suicidio.[6] Pochi mesi dopo, come riconoscimento per una carriera che nell'arco di sessant'anni lo ha visto interprete di oltre 160 produzioni, è stato omaggiato al Festival di Karlovy Vary con un premio speciale per il significativo contributo al mondo del cinema.[2]

Vita personale

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È stato sposato con l'attrice Jana Brejchová e con la ballerina Bozena Křepelková, dalle quali ha avuto rispettivamente i figli Tereza e Marek. Entrambi i matrimoni sono terminati con il divorzio.[7]

Lungometraggi

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Cortometraggi

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Cortometraggi

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Serie televisive

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  • Il fantasma di Canterville, di Dalibor Cyril Vačkář, regia di Emil F. Burian (1940)
  • Lancelot a Alexandrina, di Josef Šmída, regia di Josef Šmída (1940)
  • Husa na provázku di Jiří Mahen, regia di Josef Šmída (1942)
  • Písně Omara Pijáka di Jaroslav Pokorný, regia di Josef Šmída (1942)
  • Sentimentální romance di František Němec e Josef Šmída, regia di Josef Šmída (1943)
  • Aladino e la lampada meravigliosa di Gustav Raeder e Adolf Heyduk, regia di Míla Mellanová (1943)
  • Chlapci z rybářské uličky di Jaroslav Mecer e Václav Vaňátko, regia di Václav Vaňátko (1944)
  • Smrt Tarelkinova di Aleksandr Sukhovo-Kobylin, regia di Josef Šmída (1945)
  • Akce Aibiš, Velký Aibiš di Josef Kainar, regia di Alfréd Radok (1946)
  • Věra Lukášová di Jarka Kohout, regia di Emil F. Burian (1947)
  • Není pozdě na štěstí? di Emil F. Burian, regia di Emil F. Burian (1948)
  • Santa Giovanna di George Bernard Shaw, regia di Jiří Frejka (1948)
  • Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, regia di Jiří Frejka (1949)
  • Jan Hus di Alois Jirásek, regia di Otto Haas (1951)
  • Východ slunce di Samad Vurgun, regia di Jan Škoda (1952)
  • Molto rumore per nulla di William Shakespeare, regia di Jan Škoda (1953)
  • La figlia del piromane di Josef Kajetán Tyl, regia di Jan Bor (1955)
  • Mladá garda di Aleksandr Fadeev, regia di Otto Haas e Miloslav Stehlík (1957)
  • Svět kde se nežebrá di Ilja Prachař, regia di Jan Škoda (1960)
  • Nehoda di Jaroslav Dietl, regia di František Štěpánek (1963)
  • Il buon soldato Sc'vèik di Jaroslav Hašek e Pavel Kohout, regia di Pavel Kohout (1963)
  • Le quattro stagioni di Arnold Wesker, regia di Václav Hudeček (1965)
  • L'uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello, regia di František Štěpánek (1966)
  • August, august, august di Pavel Kohout, regia di Jaroslav Dudek (1967)
  • La strana coppia di Neil Simon, regia di Jaroslav Dudek (1967)
  • I ragazzi irresistibili di Neil Simon, regia di František Štěpánek (1974)

Doppiatori italiani

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Riconoscimenti

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  • 1997 – Art Film Festival
    Actor's Mission Award
  1. ^ a b c d Vlastimil Brodský - Actors and Actresses, su filmreference.com, www.filmreference.com. URL consultato il 21 aprile 2017.
  2. ^ a b c d e Vlastimil Brodský - Awards, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 21 aprile 2017.
  3. ^ Vlastimil Brodský - Trivia, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 21 aprile 2017.
  4. ^ a b c d Vlastimil Brodský - Actor, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 21 aprile 2017.
  5. ^ Other works for Vlastimil Brodský, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 21 aprile 2017.
  6. ^ Popular Czech actor dies at country house, su radio.cz, www.radio.cz. URL consultato il 21 aprile 2017.
  7. ^ Vlastimil Brodský - Spouse, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 21 aprile 2017.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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