Una Chin-Riley
Una Chin-Riley | |
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Numero Uno (Majel Barrett), nell'episodio Lo zoo di Talos | |
Universo | Star Trek |
Lingua orig. | inglese |
Autore | Gene Roddenberry |
1ª app. | 17 novembre 1966 |
1ª app. in | L'ammutinamento, ep. di Star Trek |
Ultima app. in | Egemonia, ep. di Strange New Worlds |
1ª app. it. | 13 ottobre 1981 |
1ª app. it. in | L'ammutinamento, ep. di Star Trek |
Interpretata da | |
Voci italiane | |
Caratteristiche immaginarie | |
Soprannome | Numero Uno |
Specie | Illyriana potenziata |
Sesso | Femmina |
Professione |
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Affiliazione |
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Una Chin-Riley,[1] soprannominata Numero Uno (in inglese Number One), è un personaggio immaginario dell'universo fantascientifico di Star Trek. È il Primo Ufficiale a bordo della USS Enterprise NCC-1701 capitanata da Christopher Pike.
Interpretata da Majel Barrett, appare nell'episodio pilota della serie classica Lo zoo di Talos[2][3] e quindi nel successivo doppio episodio L'ammutinamento, montato con filmati tratti dal pilota, affiancata da Christopher Pike (Jeffrey Hunter) e Spock (Leonard Nimoy). Interpretata da Rebecca Romijn compare nelle serie televisive Discovery, Short Treks e Strange New Worlds, al fianco di Cristopher Pike (Anson Mount) e Spock (Ethan Peck). Il personaggio è inoltre apparso con un ruolo centrale nella trilogia di romanzi Star Trek: Legacies, pubblicata da Pocket Books nel 2016.
È considerata uno dei personaggi femminili maggiormente iconici,[4][5][6] misteriosi[6] e "impetuosi"[7] dell'universo di Star Trek, nonché una delle maggiori influenze che ha contribuito al successivo sviluppo del personaggio di Spock[6].
Storia del personaggio
[modifica | modifica wikitesto]Serie classica
[modifica | modifica wikitesto]Il personaggio debutta di fatto nell'episodio in due parti del 1966 L'ammutinamento (The Managerie), che utilizza il girato per il primo episodio pilota Lo zoo di Talos (The Cage) del 1965, ma che non verrà trasmesso prima del 1988. Il personaggio non viene poi rivisto prima del 2019, quando appare come personaggio ricorrente nella seconda stagione della serie Star Trek: Discovery. Anche se questo non viene rivelato sullo schermo, è implicito che la Numero Uno prenda brevemente il comando della USS Enterprise (NCC-1701) quando il capitano Christopher Pike e il suo gruppo di sbarco vengono teletrasportati su Talos IV. Più tardi viene teletrasportata anch'ella sul pianeta diverse volte. Durante Lo zoo di Talos, Chin-Riley prova agli alieni rapitori che gli Umani preferiscono morire piuttosto che diventare schiavi.
Nella sua biografia ufficiale viene indicato che è segretamente attratta da Pike.[8]
Discovery
[modifica | modifica wikitesto]In Star Trek: Discovery Numero Uno appare nell'episodio Un obolo per Caronte (An Obol for Charon), in cui fa visita a Pike sulla USS Discovery. Riferisce brevemente delle riparazioni in corso sull'Enterprise e inoltre riferisce informazioni riguardo al luogo in cui si trova Spock. Chin-Riley è una componente dell'equipaggio piena di risorse (Pike sottolinea ironicamente che "le persone hanno la tendenza a doverle dei favori") e ha una predilezione per il cibo piccante: nella scena della mensa, assieme a Pike, ordina un cheesburger con salsa habanero.
Il nome Una viene rivelato per la prima volta nell'episodio di Star Trek: Discovery Un dolore così dolce (prima parte) (Such Sweet Sorrow, Part 2), a circa 40 min. e 30 sec., quando Pike le dice: "Ti sto dando il comando, Una".[N 1] Michelle Paradise, produttore esecutivo di Discovery, ha confermato che la serie ha preso il nome dai romanzi di collegamento di Star Trek.[10] Una è un nome femminile di origini gaeliche che significa "la personificazione della verità, della bellezza e dell'unità". Deriva inoltre dal latino con il significato di "uno".
Short Treks
[modifica | modifica wikitesto]Una Chin-Riley appare inoltre in due cortometraggi della seconda stagione della serie antologica Star Trek: Short Treks: Q&A e Ask Not, trasmessi tra ottobre e novembre del 2019.[11]
Strange New Worlds
[modifica | modifica wikitesto]Nella serie Strange New Worlds scopriamo che Una non è un'Umana, bensì un'Illyriana, proveniente cioè dal pianeta Illyria, i cui abitanti sono considerati una sorta di paria dalla Federazione a causa della loro abilità nella bioingegneria e nel potenziamento, cosa vietata nella Federazione, e ai potenziati è precluso l'arruolamento nella Flotta Stellare.[12][13] Ma gli Illyriani hanno fatto un uso diverso del potenzialmento rispetto a quanto fatto sulla Terra durante le guerre eugenetiche: la loro biotecnologia non è volta a creare dei superuomini smaniosi di potere, ma è atta a cercare di adattare gli Illyriani alla natura, così, anziché terraformare i pianeti destinati a divenire colonie, adattano il proprio corpo all'ambiente dei pianeti da colonizzare.[12][13] Durante l'episodio Fantasmi di Illyria, Una utilizza i propri poteri per guarire La'an Noonien Singh da una strana malattia che rende l'equipaggio dell'Enterprise privo di vitamina D e desideroso di luce, così che poi il suo sangue aiuti a guarire tutto l'equipaggio, senza infrangere le regole della Federazione, sfruttando i poteri degli Illyriani.[12][13] In seguito Una va a confessare il proprio segreto al capitano Pike, che però decide di ignorare la regola della Federazione, non riferendo alla Flotta la sua reale origine, così da poterla mantenere nel proprio ruolo di primo ufficiale.[12][13] Successivamente però è scoperta e processata per il suo essere Illyriana ma viene assolta, non potendo un'istituzione basata sul rispetto come la Federazione giudicare colpevole una persona per il proprio retaggio, quantunque sia geneticamente potenziata.[14] L'immagine della comandante Chin-Riley, associata al motto Ad astra per aspera, verrà utilizzata come sponsor della Flotta anche più di un secolo dopo.[15]
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Durante lo sviluppo del primo pilota della serie Star Trek, Lo zoo di Talos (The Cage), Roddenberry scrisse la parte del Numero Uno specificatamente per Majel Barrett.[16][17] I dirigenti della NBC, tuttavia, si dimostrarono piuttosto riluttanti ad affidare una parte di rilievo a un'attrice pressoché sconosciuta.[18] Roddenberry fece audizioni anche ad altre attrici per la parte, ma nessuna venne presa in considerazione.[17]
Secondo Gene Rodenberry e Stephen Whitfield, il posto di rilievo dato a una donna in una nave stellare è stato uno dei motivi per cui il primo pilota di Star Trek è stato rifiutato dalla NBC, che, oltre a considerare il pilota "troppo cerebrale", si disse contrario alle parti di Spock e del primo ufficiale donna, sostenendo che sarebbero stati rifiutati dai telespettatori.[19] Roddenberry ha inoltre riportato che anche le donne dell'epoca avevano difficoltà ad accettarla.[20][21]
Il produttore esecutivo Herb Solow tentò di convincere i dirigenti della NBC che un volto nuovo avrebbe portato maggiore credibilità alla parte, ma erano consapevoli che Barrett era la ragazza di Roddenberry. Nonostante ciò, hanno accettato il suo cast, non volendo indispettire Roddenberry a quel punto della produzione.[18] Dopo che il plot venne rifiutato,[22], ne venne prodotto eccezionalmente un secondo pilota.[23]
Mentre è stato sempre riportato ufficialmente che alla rete non piaceva avere un personaggio femminile come secondo in comando dell'Enterprise, Solow ha un'opinione diversa di come sono andate le cose. Solow ha spiegato che «a nessuno piaceva il suo modo di recitare... era una donna simpatica, ma in realtà non sapeva recitare».[24] Nel suo libro Inside Star Trek. The Real Story, Solow suggerisce che la rete non abbia avuto problemi con il personaggio, ma che si sia infurata quando un'attrice relativamente sconosciuta venne scelta semplicemente perché aveva una relazione con Roddenberry.[25] A causa della rara richiesta di un secondo pilota da parte della NBC, Roddenberry in seguito scese a compromessi eliminando la Numero Uno, [26] ma aspetti del suo personaggio, in particolare il suo comportamento freddo e la sua natura logica, sono stati fusi nel personaggio di Spock, che appare già ne Lo zoo di Talos, durante il normale svolgimento della serie.[2]
Numero Uno viene chiamata per la prima volta Una nella trilogia di romanzi, inizialmente non canonica, del 2016 Star Trek: Legacies, pubblicata da Pocket Books per celebrare il 50° anniverasario della serie originale. Gli autori Greg Coz, David Mack, Dayton Ward e Kevin Dilmore le hanno dato un nome perché aveva un ruolo centrale nei romanzi. Secondo diverse fonti questa scelta sarebbe stata compiuta in onore dell'autrice di Star Trek Una McCormack. Il nome Una è diventato infine canonico quando il personaggio è apparso nella seconda stagione di Star Trek: Discovery.[27]
Interpreti
[modifica | modifica wikitesto]La prima interprete del personaggio del Numero Uno è Majel Barrett,[28] nel primo episodio pilota del 1965 della serie classica Lo zoo di Talos (The Cage). Il pilota venne rifiutato dalla produzione, così come la maggior parte dei suoi personaggi, compresa Numero Uno, che vengono omessi dal successivo secondo episodio pilota Oltre la galassia (Where No Man Has Gone Before), così come dalla successiva serie televisiva, con la sola eccezione di Spock, la cui relazione con Kirk vuole emulare quella tra Numero Uno e Christopher Pike.[2][3] Ad ogni modo, filmati de Lo zoo di Talos, comprendenti il personaggio di Numero Uno, vengono recuperati nell'episodio in due parti L'ammutinamento (The Managerie) del 1966, stabilendo che Christopher Pike e Numero Uno erano membri precedenti dell'equipaggio dell'Enterprise e parte del canone di Star Trek. Nell'edizione italiana dell'episodio, il personaggio viene doppiato da Liliana Sorrentino. Lo zoo di Talos era pronto e venne consegnato alla NBC nel 1965, ma non venne distribuito che nel 1986 in VHS e trasmesso nel 1988. Così L'ammutinamento è di fatto la prima apparizione trasmessa in televisione di questo personaggio. La stessa Barrett diventerà la moglie del creatore di Star Trek Gene Roddenberry e interpreterà una serie di altri personaggi nel franchise dal 1966 al 2009, quali: l'infermiera, poi dottoressa, Christine Chapel, nelle tre stagioni della serie classica;[28] Lwaxana Troi, Betazoide madre del consigliere dell'Enterprise D Deanna Troi; nonché la voce del computer delle astronavi dalla serie originale a Enterprise.
Nel film fanfiction del 2016 diretto da Todd Shawn, Star Trek: Captain Pike, il Numero Uno viene interpretato dall'attrice Jasmine Hester.
Nel 2019, nella seconda stagione della serie televisiva Star Trek: Discovery, ambientata durante il comando dell'Enterprise da parte di Christopher Pike, il personaggio viene impersonato da Rebecca Romijn. Romijn riprende il ruolo lo stesso anno nei due episodi della seconda stagione di Star Trek: Short Treks, Q&A e Ask Not. Infine, nella successiva serie Star Trek: Strange New Worlds, incentrata sulle avventure dell'Enterprise con l'equipaggio di Pike, la Numero Uno diviene uno dei tre protagonisti della serie, assieme a Pike e Spock. Qui viene per la prima volta rivelato che il nome completo del personaggio è Una Chin-Riley.[1] Nell'edizione italiana di questa serie Una Chin-Riley viene doppiata da Francesca Fiorentini.[29]
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Majel Barrett, prima interprete del Numero Uno
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Rebecca Romijn, la seconda interprete di Una Chin-Riley
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2016, la Numero Uno è stata classificata al 57º posto dei più importanti 100 personaggi della Flotta Stellare dell'universo fantascientifico di Star Trek dalla rivista Wired.[30] Nel 2017 Space.com ha classificato L'ammutinamento al terzo posto dei migliori episodi di tutto Star Trek.[31] Lo stesso anno CBR.com ha classificato la Numero Uno al 9º posto dei personaggi femminili più "impetuosi" dell'universo di Star Trek.[7] Nel 2018 l'attrice Rebecca Romijn è stata ingaggiata per la parte di Numero Uno nella seconda stagione di Star Trek: Discovery e, a tal proposito, ha affermato: «Sono onorata di interpretare un personaggio così iconico».[5] L'interpretazione di Romijn è stata accolta positivamente.[32] Nel 2019 i produttori hanno annunciato che Rebecca Romijn nei panni della Numero Uno sarebbe apparsa in due episodi della serie antologica Star Trek: Short Treks.[11][33] e in seguito come uno dei protagonisti della serie Star Trek: Strange New Worlds.
Influenze
[modifica | modifica wikitesto]Nella serie Star Trek: The Next Generation, il Comandante William T. Riker viene solitamente (e informalmente) chiamato anch'esso Numero Uno dal Capitano Picard a causa della sua posizione di Primo Ufficiale dell'Enterprise D. Nella serie Star Trek: Discovery, ambientata nel 2256, due anni dopo gli eventi de Lo zoo di Talos, Michael Burnham viene chiamata a sua volta Numero Uno dal Capitano Georgiou, a causa della sua posizione di Primo Ufficiale della USS Shenzou. Il creatore della serie, Bryan Fuller, inizialmente intendeva solo riferirsi al personaggio come Numero Uno, in omaggio al personaggio di Majel Barrett, ma il nome Burnham è stato invece rivelato durante il primo episodio della serie.[34][35] In Star Trek: Picard, l'ammiraglio in pensione Jean-Luc Picard possiede un pitbull che ha chiamato Numero Uno.[36]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Star Trek: Captain Pike, regia di Todd Shawn (2016)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Star Trek - serie TV, episodi 1x00-1x11-1x12 (1966, 1986)
- Star Trek: Discovery - serie TV, episodi 1x04-1x13-1x14 (2019)
- Star Trek: Short Treks - serie TV, episodi 1x01-1x03 (2019)
- Star Trek: Strange New Worlds - serie TV, 20 episodi (2022-2023)
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Greg Cox, Captain to Captain, collana Star Trek: Legacies, Pocket Books, 2016, ISBN 9781501125294.
- (EN) David Mack, Best Defense, collana Star Trek: Legacies, Pocket Books, 2016, ISBN 9781476753102.
- (EN) Dayton Ward e Kevin Dilmore, Purgatory's Key, collana Star Trek: Legacies, Pocket Books, 2016, ISBN 1501122770.
Videogiochi
[modifica | modifica wikitesto]- Star Trek Timelines (2016)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Esplicative
- ^ Star Trek (serie TV, prima stagione, 1966, 1986).
- ^ Star Trek: Captain Pike (film 2016)
- ^ Star Trek: Short Treks (serie TV, seconda stagione, 2019), Star Trek: Discovery (serie TV, seconda stagione 2019), Star Trek: Strange New Worlds (serie TV, 2022-2023).
- ^ Star Trek (serie TV, prima stagione, 1966, 1986).
- ^ Star Trek: Strange New Worlds (serie TV, 2022-2023).
- Annotazioni
- Fonti
- ^ a b Claudio Finazzi, Star Trek: Strange New Worlds – Nuove Uniformi e il nuovo cast – Video, su Extra Trek, 9 settembre 2021. URL consultato il 10 febbraio 2022.
- ^ a b c (EN) Francesca Coppa, Women, "Star Trek," and the early development of fannish vidding, in Transformative Works and Cultures, vol. 1, 21 agosto 2008, DOI:10.3983/twc.2008.0044.
- ^ a b (EN) Ken Reilly, Interview: Diving Into Star Trek: Discovery's Finale with Season 3 Co-Showrunner Michelle Paradise, su TrekCore Blog, TrekCore, 19 aprile 2019. URL consultato il 19 aprile 2019.
- ^ (EN) 4 Minutes with Discovery's Number One, su Star Trek, CBS Entertainment, 6 febbraio 2019. URL consultato il 22 febbraio 2022.
- ^ a b (EN) Scott Shilstone, ‘Star Trek: Discovery’s Rebecca Romijn Releases First Look Photo Of Number One, su Deadline, Penske Media Corporation, 8 ottobre 2018.
- ^ a b c (EN) Rhianna Herd, Number One: 5 Fast Facts You Need to Know, su Heavy., Heavy, Inc., 16 marzo 2021. URL consultato il 20 febbraio 2022.
- ^ a b (EN) Alexandra August, Star Trek: The 15 Fiercest Females Of The Final Frontier, su CBR.com, www.cbr.com, 1º ottobre 2017. URL consultato il 12 luglio 2019.
- ^ (EN) Number One, su Star Trek, CBS Entertainment. URL consultato il 21 maggio 2017.
- ^ (EN) Ryan Britt, Star Trek: Discovery Season 2 Episode 14 Easter Eggs & References, su Den of Geek, 19 aprile 2019. URL consultato il 12 giugno 2022.
- ^ (EN) Ken Reilly, Interview: Diving Into Star Trek: Discovery's Finale with Season 3 Co-Showrunner Michelle Paradise, su Trek Core Blog, Trek Core, 19 aprile 2019.
- ^ a b (EN) Andrew Liptak, Star Trek: Short Treks are returning to CBS All Access this fall, su The Verge, Vox Media, 20 luglio 2019. URL consultato il 23 luglio 2019.
- ^ a b c d (EN) John Concagh, Star Trek: Strange New Worlds Review — “Ghosts of Illyria”, su TrekCore, 19 maggio 2022. URL consultato il 21 maggio 2022.
- ^ a b c d Akela Cooper e Bill Wolkoff, Star Trek: Strange New Worlds: episodio 1x3, Fantasmi di Illyria [Ghost of Illyria], Paramount+.
- ^ Dana Horgan, Star Trek: Strange New Worlds: episodio 2x2, Ad astra per aspera, Paramount+, 22 giugno 2023.
- ^ Kathryn Lyn e Bill Wolkoff, Star Trek: Strange New Worlds: episodio 2x7, Tutti onorati scienziati [Those Old Scientists], Paramount+, 22 luglio 2023.
- ^ Marc Cushman e Susan Osborn, 2013, p. 52.
- ^ a b David Alexander, 1995, p. 210.
- ^ a b Marc Cushman e Susan Osborn, 2013, p. 53.
- ^ Daniel Bernardi, 1998.
- ^ Mark E. Wildermuth, 2014, p. 79.
- ^ Amy E. Foster, 2011, p. 62.
- ^ Marc Cushman e Susan Osborn, 2013, p. 65.
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- ^ Joel Engel, 1994, p. 65.
- ^ Herbert F. Solow e Robert H. Justman, 1996, pp. 39-40.
- ^ Herbert F. Solow e Robert H. Justman, 1996, p. 61.
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- ^ a b (EN) Barrett, su Star Trek, CBS Entertainment. URL consultato il 24 giugno 2019.
- ^ Star Trek: Strange New Worlds, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net. URL consultato il 20 ottobre 2022.
- ^ (EN) Graeme McMillan, Star Trek's 100 Most Important Crew Members, Ranked, in Wired, Condé Nast, 5 settembre 2016, ISSN 1059-1028 . URL consultato il 20 marzo 2019.
- ^ (EN) Elizabeth Howell, The 10 Best 'Star Trek' Episodes Ever, su Space.com, Future US Inc, 20 settembre 2017. URL consultato il 26 marzo 2019.
- ^ (EN) Mick Joest, Will Star Trek: Discovery Bring Ethan Peck And Anson Mount Back As Spock And Pike?, su CinemaBlend, Future US Inc, 19 giugno 2019. URL consultato il 24 giugno 2019.
- ^ (EN) 'Star Trek: Short Treks' With Ethan Peck And Rebecca Romijn Coming, su TrekMovie.com, 23 giugno 2019. URL consultato il 24 giugno 2019.
- ^ (EN) Dan Auty, New Star Trek TV Show Details on Characters and More Revealed, su GameSpot, Red Ventures Company LLC, 16 maggio 2017.
- ^ (EN) Max Evry, New Star Trek: Discovery Details Reveal Timeline and Names, su ComingSoon.net, Evolve Media Holdings, LLC., 29 agosto 2016.
- ^ Akiva Goldsman, James Duff, Michael Chabon, Kirsten Beyer, Alex Kurtzman e James Duff, Star Trek: Picard: episodio 1x1, Ricordi, CBS All Access, 23 gennaio 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David Alexander, Star Trek Creator. The Authorized Biography of Gene Roddenberry, New York, Roc, 1995, ISBN 0-451-45440-5.
- (EN) Daniel Bernardi, Star Trek and History. Race-Ing Toward a White Future, Rutgers University Press, 1998.
- (EN) Marc Cushman e Susan Osborn, These are the Voyages. TOS, Season One, San Diego, Jacobs Brown Press, 2013, ISBN 978-0-9892381-1-3.
- (EN) Joel Engel, Gene Roddenberry. The Myth and the Man Behind Star Trek, New York, Hyperion, 1994, ISBN 0-7868-6004-9.
- (EN) Amy E. Foster, Integrating Women into the Astronaut Corps. Politics and Logistics at NASA, 1972–2004, JHU Press, 2011, ISBN 9781421403946.
- (EN) Herbert F. Solow e Robert H. Justman, Inside Star Trek. The Real Story, New York, Pocket Books, 1996, ISBN 0-671-89628-8.
- (EN) Mark E. Wildermuth, Gender, Science Fiction Television, and the American Security State. 1958-Present, Springer, 2014, ISBN 9781137408891.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Una Chin-Riley, su Goodreads.
- (EN) Number One, su StarTrek.com, CBS Studios.
- Una Chin Riley, su WikiTrek.
- (EN) Number One, su Star Trek Timelines Wiki.
- (EN) Una Chin-Riley, in Memory Alpha, Fandom.
- (EN) Number One, in Memory Beta, Fandom.
- (EN) Una, su Memory Gamma, Fandom.
- (EN) Una, su Memory Delta, Fandom.
- (EN) Number One, su Star Trek Expanded Universe, Fandom.