Tragelaphus angasii
Nyala | |
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Tragelaphus angasii | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Famiglia | Bovidae |
Tribù | Strepsicerotini |
Genere | Nyala |
Specie | N. angasii |
Nomenclatura binomiale | |
Nyala angasii Heller, 1912 | |
Areale | |
Il nyala (Nyala angasii[2][3]) è un'antilope dell'Africa meridionale. Il nome «nyala» è il termine swahili per indicare questa antilope. Il nome latino (Tragelaphus angasii Gray, 1849) deriva da «tragos» (capro), «elaphos» (cervo) e da George Francis Angas, un artista e naturalista inglese[4]. Secondo studi più recenti non fa parte del genere Tragelaphus.
Habitat
[modifica | modifica wikitesto]È un'antilope delle fitte foreste dalla corna a spirale che non si trova molto a suo agio negli spazi aperti e che viene vista più spesso nei pressi di pozze d'acqua. I nyala vivono da soli o in piccoli gruppi familiari composti da non più di 10 membri[5].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il maschio raggiunge un'altezza di 110 cm, mentre la femmina ne raggiunge solamente 91. Il maschio possiede corna leggermente spiralate ed una lunga barba sulla gola e sulle regioni inferiori; la femmina è priva di corna e non ha una barba così visibile. Il maschio è bruno scuro, ha la faccia ed il collo bianchi e delle strisce verticali bianche sul corpo. La femmina è bruno rossastra con strisce chiare.
Ecologia
[modifica | modifica wikitesto]La gestazione dura 8 mesi e mezzo, la femmina dà alla luce un solo piccolo, di solito in agosto o settembre; può accoppiarsi di nuovo una settimana dopo il parto.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il raro nyala di montagna (Tragelaphus buxtoni) è limitato all'Etiopia centrale. Sebbene sia superficialmente simile al nyala di pianura, viene attualmente considerato più imparentato strettamente con il kudu[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Tragelaphus angasii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Groves, C. e Grubb, P., Ungulate Taxonomy., 2011.
- ^ Biodiversity Heritage Library, su www.biodiversitylibrary.org. URL consultato il 17 novembre 2023.
- ^ Nyala
- ^ Alden, P. C., R. D. Estes, D. Schlitter, and B. McBride. 1995. National Audubon Society Field Guide to African Wildlife. New York: Chanticleer Press.
- ^ Shuker, K. 1993. The Lost Ark: new and rediscovered animals of the Twentieth Century. London: HarperCollinsPublishers.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tragelaphus angasii
- Wikispecies contiene informazioni su Tragelaphus angasii
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Richard Estes, nyala, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Tragelaphus angasii, su Fossilworks.org.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007546210505171 |
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