Matteo Moranzone

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Matteo Moranzone (Venezia, ... – Zara, 1462) è stato uno scultore e intagliatore italiano della Repubblica di Venezia.

Figlio di Andrea Maranzone e fratello di Lorenzo, con il quale iniziò la sua carriera in varie collaborazioni, Andrea appartenne ad una nota famiglia di scultori in legno attivi nel Veneto nei secoli XIV, XV e XVI.[1]

Nel 1408 eseguirono in San Marciliano una pala lignea eseguita per l'altare del Corpus Domini.[1]

Quasi tutta l'attività di Matteo si svolse a Zara, dove si trasferì con la famiglia esordendo nel 1418 con il coro della cattedrale di Santa Anastasia. Per la stessa cattedrale Matteo realizzò altre due opere: un perduto tabernacolo, e un grande lavoro scultoreo molto pregevole composto da un grande crocifisso, con alle estremità i simboli degli Evangelisti e dalle figure dell'Annunciazione e di Dio Padre, oltre alle statue della Madonna, di San Giovanni Evangelista e dei dodici Apostoli.[2]

Fino al 1451 sono varie le informazioni riguardanti la carriera di Matteo a Zara, anche se conservò contatti con Venezia, mentre la sua morte può essere stabilita tra il 20 luglio e il 23 ottobre 1462, quando il figlio Francesco Moranzone è detto «quondam magistri Mathei».[2]

Tra i discendenti, si può menzionare il nipote pittore e intagliatore Giacomo Moranzone.

  • Una pala lignea eseguita per l'altare del Corpus Domini in San Marciliano (1408);
  • Coro della cattedrale di Santa Anastasia a Zara (1418);
  • Un perduto tabernacolo per la cattedrale di Santa Anastasia a Zara;
  • Lavoro scultoreo composto da un grande crocifisso, con alle estremità i simboli degli Evangelisti e dalle figure dell'Annunciazione e di Dio Padre, oltre alle statue della Madonna, di San Giovanni Evangelista e dei dodici Apostoli per la cattedrale di Santa Anastasia a Zara.
  1. ^ a b Moranzone, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 104.
  2. ^ a b Moranzone, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 10 novembre 2021.
  • G. Vasari, Le Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, nelle redazioni del 1550 e 1568, III, Firenze, Duncker & Humblot, 1971, pp. 441-621.
  • F. Sansovino, Venetia città nobilissima et singolare…, Venezia, 1581.
  • A.M. Zanetti , Venezia 1771, pp. 191 s., Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri, Venezia, 1771, pp. 191 s..
  • F. Corner, Ecclesiae Venetae antiquis monumentis nunc etiam primum editis illustratae ac in decades distributae, IX, Venezia, 1749, p. 302.

Voci correlate

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