Matteo Basile

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento religiosi italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Matteo Basile, O.F.M.Obs.
arcivescovo della Chiesa cattolica
Guglielmo Borremans, Ritratto dell'arcivescovo Matteo Basile, olio su tela, 1733 circa, 125×100 cm
 
Incarichi ricoperti
 
Nato3 novembre 1673 a Parete
Ordinato presbitero7 ottobre 1696
Nominato arcivescovo3 settembre 1731 da papa Benedetto XIII
Consacrato arcivescovo16 settembre 1731 dal cardinale Juan Álvaro Cienfuegos Villazón, S.I.
Deceduto24 gennaio 1736 (62 anni) a Palermo
 

Matteo Basile, al secolo Paolo, noto anche come Matteo da Pareta (Parete, 3 novembre 1673Palermo, 24 gennaio 1736) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Fu ordinato sacerdote dell'Ordine dei frati minori il 7 ottobre 1696, francescano della famiglia degli osservanti. Definito lettore giubilato dottissimo, ricoprì le cariche più onorevoli della sua carriera ecclesiastica nel decennio che va dal 1726 al 1736, periodo in cui, per i primi tre anni, fu eletto vicario generale dell'Ordine francescano ed elevato a ministro generale da papa Benedetto XIII. Inoltre, tra gli anni 1722 e 1729 riordinò la biblioteca francescana di Santa Maria la Nova a Napoli e che contava circa ventimila volumi[1].

Successivamente, fu selezionato come arcivescovo metropolita di Palermo e ricoprì questo ruolo dal 3 settembre 1731 fino alla sua morte, avvenuta il 24 gennaio 1736. Durante l'esercizio di questa carica ha consacrato e incoronato, il 3 luglio 1735, re di Sicilia Carlo Sebastiano di Borbone col nome di Carlo V, successivamente anche Carlo III di Spagna. Negli anni 1733-1734 ha inoltre affidato al pittore fiammingo Guglielmo Borremans il compito di affrescare diverse stanze del Palazzo Arcivescovile[2].

Di Matteo Basile, fine teologo, rimangono fondamentalmente due testi di dissertazioni[3], di pubblicazione postuma anche a cura del nipote gesuita Jacopo: De vindiciis divi Petri, un trattato in difesa della cattedra di San Pietro dagli eretici, a cui si aggiunge uno scritto su Sant'Eleuterio Sommo Pontefice; Adversus Exercitationes Serry, un'opera di confutazione delle tesi del teologo domenicano francese Giacomo Giacinto Serry e in difesa delle figure dei Santi Gioacchino e Anna, delle leggende circa la sterilità di quest'ultima, dell'offerta di Maria e del numero dei Re Magi[4]. Altri scritti, secondo le fonti conservati nella stessa biblioteca di Santa Maria la Nova[5], sarebbero quattro dissertazioni denominate De veracitate Sardicensium Canonum o anche De Romanis Pontificibus: una circa la veridicità delle opere attribuite a Dionigi l'Areopagita e del Credo degli Apostoli e altre su varie figure di pontefici come Stefano, Onorio, Zosimo e Liberio.

Il paese natale, Parete, ha intitolato a Matteo Basile una delle vie del centro storico e la scuola media locale.

  • De vindiciis divi Petri. Dissertationes critico-dogmaticae adversus Magdeburgenses aliosque heterodoxos. Accedit dissertatio unica Eleutheri vindicias, presso Antoninum Gramignani, Palermo, 1736 (postuma).
  • Adversus exercitationes P. Iacobi Hiacynthi Serry de Christo eiusque Matre, a cura di Iacopo Basile, Typographia Abbatiana, Napoli, 1755 (postuma).

Genealogia episcopale e successione apostolica

[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  1. ^ Enzo Bottasso, Storia della biblioteca in Italia, Editrice Bibliografica, Milano, 1984, p. 150
  2. ^ Maria Concetta Di Natale ed Enzo Brai, Capolavori d'arte del Museo diocesano, Edizioni O.DI.PA., Arcidiocesi di Palermo, 1998, pp. 143-144.
  3. ^ Ranier-Francesco Marczic e Fabiano Maria Warronatemburg, Apologia per l'Ordine de' Frati Minori, Tomo III, Biblioteca Nazionale di Napoli, 1750, pp. 200 e succ.
  4. ^ Nuova Rivista Storica, vol. 35, Società editrice Dante Alighieri, 1951, p. 220.
  5. ^ D'Afflitto Eustachio, Memorie degli scrittori del Regno di Napoli, Tomo II, Stamperia Simoniana, Napoli, 1794, pp. 72-73.
  • Konrad Eubel, Hierarchia Catholica, Vol. 6, p. 327.
  • Ranier-Francesco Marczic e Fabiano Maria Warronatemburg, Apologia per l'Ordine de' Frati Minori, Tomo III, Biblioteca Nazionale di Napoli, 1750, pp. 200 e succ.
  • Gaetano Capasso, Cultura e religiosità ad Aversa nei secoli XVIII-XIX-XX, Athena Mediterranea, Napoli, 1968.
  • Gioacchino Di Marzo (a cura di), Diari della città di Palermo dal secolo XVII al XIX, vol. 9, 1871.
  • La Biblioteca periodica: 1740-1784, coll. Martino Capucci, Il Mulino, 1985, p. 215.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori osservanti Successore
Lorenzo Cozza 1727 - 1729 Juan Ernesto Soto

Predecessore Arcivescovo metropolita di Palermo Successore
José Gasch, O.M. 3 settembre 1731 - 24 gennaio 1736 Domenico Rosso, O.S.B.Coel.

Predecessore Primate di Sicilia Successore
José Gasch, O.M. 3 settembre 1731 - 24 gennaio 1736 Domenico Rosso, O.S.B.Coel.
Controllo di autoritàVIAF (EN27404786 · ISNI (EN0000 0000 6131 5154 · SBN BA1V000220 · BAV 495/91309