Governo Sánchez II
Governo Sánchez II | |
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Il Governo nella sua ultima formazione (dopo il quinto rimpasto del marzo 2023), 25 aprile 2023 | |
Stato | Spagna |
Presidente del Governo | Pedro Sánchez Pérez-Castejón (PSOE) |
Coalizione | PSOE/PSC, UP |
Legislatura | XIV |
Giuramento | 13 gennaio 2020 |
Dimissioni | 29 maggio 2023 |
Governo successivo | 21 novembre 2023 |
Il Governo Sánchez II è stato il governo del Regno di Spagna, in carica per 3 anni 10 mesi 3 giorni dal 13 gennaio 2020 al 16 novembre 2023 (sebbene dimissionario dal 29 maggio 2023). Nato dal risultato delle elezioni del novembre del 2019, fu l’unico della XIV legislatura, nonché il primo governo di coalizione nella storia del paese dal ritorno alla democrazia.
Il 21 novembre 2023, gli successe il Governo Sánchez III.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione
[modifica | modifica wikitesto]La formazione dell’esecutivo è stata contrassegnata da lunghe trattative con Podemos ed altri partiti minori, che, a differenza delle elezioni precedenti[1], hanno infine avuto successo[2] e permesso la formazione dell’esecutivo, dopo l’approvazione della mozione di investitura il 7 gennaio 2020[3].
In definitiva, dunque, l'esecutivo si formò e resse su una maggioranza di centro-sinistra formata da PSOE/PSC, Podemos, IU-PCE, con l'appoggio esterno/astensione di alcuni partiti autonomisti (tra cui ERC, EAJ/PNV ed EHB) e minori.
Dimissioni e nuove elezioni
[modifica | modifica wikitesto]Il 29 maggio 2023, il giorno successivo alle elezioni regionali ed amministrative in cui il Partito Popolare (così come il centro-destra) ha nettamente superato il partito al potere per preferenze, il Governo, su volontà del suo Presidente, constatata la sconfitta[4], convoca un Consiglio dei ministri straordinario per rassegnare le dimissioni e convocare nuove elezioni[5].
Terminato quest’ultimo, Pedro Sánchez raggiunge contestualmente il palazzo reale, dove, poco dopo un breve colloquio con il Re Filippo VI, rassegna ufficialmente le dimissioni. Il capo dello stato, dunque, le accetta e invita l'esecutivo a rimanere comunque in carica per disbrigo degli affari correnti ed urgenti, accettando altresì di sciogliere le Corti Generali e di indire le elezioni anticipate per il 23 luglio[6][7].
Situazione parlamentare
[modifica | modifica wikitesto]Camera | Collocazione | Partiti | Seggi |
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Congresso dei Deputati[N 1] | Governo | PSOE/PSC (120), UP (35) | 155 / 350
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Appoggio esterno/Astensione | Appoggio esterno: EAJ/PNV (6), MP-EQUO (2), MC (1), NC (1), BNG (1), TE (1) | 30 / 350
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Opposizione | PP (88), VOX (52), CS (10), JxCat (8), CUP (2), NA+ (2), CC (1), FA (1), PRC (1) | 165 / 350
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Composizione
[modifica | modifica wikitesto]Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE)
Partito dei Socialisti di Catalogna (PSC)[8]
Indipendenti (su nomina del PSOE)
Podemos (P)
Indipendenti (designati da CatCom)[9]
Sinistra Unita (IU) - Partito Comunista di Spagna (PCE)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In Spagna ci saranno le elezioni anticipate, Il Post (Bits), 17 settembre 2019.
- ^ In Spagna si farà il governo, infine, Il Post, 2 gennaio 2020.
- ^ La Spagna ha finalmente un governo, Il Post, 7 gennaio 2020.
- ^ In Spagna la sinistra ha perso alle elezioni locali, Il Post, 29 maggio 2023.
- ^ Antonio Bonanata, Spagna, dopo la sconfitta di ieri Pedro Sanchez convoca le elezioni politiche per il 23 luglio, Rai News, 29 maggio 2023.
- ^ (ES) José Antonio López, Disuelven el Congreso y Senado de España por elecciones anticipadas, Milenio, 30 maggio 2023.
- ^ (ES) Real Decreto 400/2023, de 29 de mayo, de disolución del Congreso de los Diputados y del Senado y de convocatoria de elecciones. (PDF), su boe.es, BOLETÍN OFICIAL DEL ESTADO (BOE), 30 maggio 2023.
- ^ (Sezione catalana del PSOE)
- ^ Coalizione catalana di Podemos e Catalunya en Comú, ma anche di Barcellona en Comú
- ^ a b c d e f g h i Su designazione dal PSOE
- ^ Incarico soppresso il 12 luglio 2021 con un rimpasto politico.
- ^ Originariamente solo Ministero delle Finanze; inserita dal 12 luglio 2021
- ^ a b Dal 12 luglio 2021
- ^ a b Fino al 12 luglio 2021
- ^ Su designazione di CatCom
- ^ Su designazione di Barcelona En Comù
- ^ Originariamente Politiche territoriali e Funzione pubblica, fino al 12 luglio 2021