67
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Disambiguazione – Se stai cercando il numero, vedi 67 (numero).
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi 67 (disambigua).
Il 67 (LXVII in numeri romani) è un anno del I secolo.
67 negli altri calendari | |
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Calendario gregoriano | 67 |
Ab Urbe condita | 820 (DCCCXX) |
Calendario armeno | N.D. |
Calendario bengalese | N.D. |
Calendario berbero | 1017 |
Calendario bizantino | 5575 — 5576 |
Calendario buddhista | 611 |
Calendario cinese | 2763 — 2764 |
Calendario copto | N.D. |
Calendario ebraico | 3826 — 3827 |
Calendario etiopico | 59 — 60 |
Calendario induista Vikram Samvat Shaka Samvat Kali Yuga | 122 — 123 N.D. 3168 — 3169 |
Calendario islamico | Jāhiliyya |
Calendario persiano | N.D. |
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Impero romano
[modifica | modifica wikitesto]- Gaio Giulio Vindice, propretore della Gallia Lugdunense, convoca i notabili della provincia e organizza una rivolta contro Nerone, offrendo il suo sostegno alla salita al trono di Galba. È la prima di numerose rivolte contro l'imperatore.
- Gaio Licinio Muciano sostituisce Aulo Cestio Gallo come governatore della Siria.
- In Giudea arriva Vespasiano, al comando della Legio X Fretensis e della Legio V Macedonica: il suo compito è sedare la rivolta ebraica. Insieme a Vespasiano c'è anche suo figlio Tito (futuro imperatore dal 79 all'81), che da Alessandria d'Egitto ha guidato la Legio XV Apollinaris. Alla fine di primavera l'esercito romano conta 60.000 uomini, considerando anche le truppe ausiliarie del re Erode Agrippa II.
- Per una lotta intestina, scoppia la guerra civile a Gerusalemme: gli Zeloti e i Sicarii mettono a morte chiunque voglia abbandonare la città.
- Nell'assedio di Iotapata l'esercito romano massacra 40.000 Ebrei. Lo storico Flavio Giuseppe viene catturato perché è il capo dei rivoltosi in Galilea. Durante l'assedio Vespasiano viene ferito al piede da una freccia. Cade anche la fortezza di Gamala.
- Nerone compie un viaggio in Grecia, dove partecipa alle Olimpiadi e ad altre manifestazioni ludiche.
- Nerone, geloso dei successi politico-militari in Armenia, ordina la condanna a morte di Gneo Domizio Corbulone.
Religioni
[modifica | modifica wikitesto]- Lino succede a Pietro nella carica di Vescovo di Roma. È il secondo papa riconosciuto dalla Chiesa cattolica romana.
- Viene ucciso per decapitazione Paolo di Tarso, martire, discepolo e missionario cristiano.
Morti
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- Plautilla, santa romana
- Gneo Domizio Corbulone, politico e generale romano
- Gaio Cestio Gallo, politico e militare romano
- Quinto Sulpicio Camerino, magistrato e senatore romano
Calendario
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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