Ventricolo sinistro | |
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Anatomia del Gray | (EN) Pagina 534 |
Sistema | Cuore |
Arteria | Ramo intraventricolare della arteria coronaria sinistra |
Vena | Vena posteriore del ventricolo sinistro |
Identificatori | |
MeSH | A07.541.560 |
TA | A12.1.04.001 |
FMA | 7101 |
Il ventricolo sinistro è una delle quattro camere del cuore umano (due atri e due ventricoli).[1] Riceve sangue ossigenato dall'atrio sinistro attraverso la valvola mitralica, e lo pompa nell'aorta attraverso la valvola aortica. Vi possiamo considerare delle pareti, una base e un apice.[1]
Forma
[modifica | modifica wikitesto]Il ventricolo sinistro è più lungo e più conico rispetto al ventricolo destro, e in sezione trasversale la sua concavità presenta una forma ovale o quasi circolare.[2] Forma una piccola parte della superficie sternocostale e una considerevole parte della superficie diaframmatica del cuore; forma inoltre anche l'apice del cuore stesso.[3]
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Già in età adolescenziale, le sue pareti sono spesse dalle tre alle sei volte più del destro.[2] Questo accade perché il ventricolo sinistro ha una mole di lavoro cinque volte superiore, ricevendo sangue a una pressione di circa 8 mmHg e pompandolo invece nell'aorta a una pressione di circa 120 mmHg a ogni battito cardiaco.
Funzionamento fisiologico
[modifica | modifica wikitesto]In condizioni eccellenti di salute, il ventricolo sinistro dovrebbe:
- rilassarsi molto rapidamente dopo ogni contrazione per riempirsi velocemente di sangue ossigenato proveniente dalle vene (rilassamento diastolico e riempimento);
- contrarsi rapidamente e pompare più sangue possibile, vincendo la maggiore pressione aortica e compensando quella necessaria a dilatare l'aorta e altre arterie (contrazione sistolica ed espulsione);
- essere in grado di incrementare o decrementare rapidamente la capacità di pompaggio sotto il controllo del sistema nervoso.
In un adulto sano a riposo, il ventricolo sinistro pompa circa 5 litri di sangue per minuto; che possono diventare 25 sotto sforzo (45 in un atleta di livello olimpico).[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Testut e Latarjet, p. 525.
- ^ a b Testut e Latarjet, p. 526.
- ^ Testut e Latarjet, p. 527.
- ^ Il sistema cardiovascolare e l'esercizio [collegamento interrotto], su forrestgroupminerva.it. URL consultato il 18 luglio 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Léo Testut e André Latarjet, Miologia-Angiologia, in Trattato di anatomia umana. Anatomia descrittiva e microscopica – Organogenesi, vol. 2, 5ª ed., Torino, UTET, 1973, ISBN non esistente.
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