Tarquinia | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1932 |
Durata | 9 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | documentario |
Regia | Carlo Ludovico Bragaglia |
Produttore | Emilio Cecchi |
Casa di produzione | Cines |
Distribuzione in italiano | S.A.S. Pittaluga |
Tarquinia è un film del 1932, diretto da Carlo Ludovico Bragaglia.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il cortometraggio fa parte di una serie di 17 documentari prodotti dalla Cines tra il 1932 e il 1933.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]«Molti e ancora da scoprire sono i segreti di questo popolo che dette alla civiltà romana ed italica alcuni dei suoi caratteri più vitali. Sulla terra che serba questi segreti si svolge intanto il lavoro dei campi»
Il documentario inizia con la campagna su cui sorge Tarquinia, la città più a sud dell'antico regno etrusco con la sua necropoli, le tombe scavate nel tufo impreziosite dalla presenza di affreschi e oggetti d'arte. La macchina da presa si sofferma sulle scene raffigurate, sui fregi. L'architettura della città è ricordata anche per le torri medioevali e le chiese rinascimentali. Le immagini ci riportano poi alla campagna rurale con l'attività agricola.
Critica
[modifica | modifica wikitesto]« [...] Tarquinia e Moli romane [...] sono accomunati dall'inserire la descrizione più strettamente artistica all'interno di una cornice naturalistico-paesaggistica (le campagne attorno alla necropoli e attorno alla capitale) che potrebbe forse ribadire quella vocazione rurale cui l'Italia, pur in cammino verso la modernizzazione, può non essere ancora pronta a rinunciare. La propaganda, se di propaganda si può parlare in questo specifico caso, non si ritrova in riferimenti al regime o ad una presunta italica superiorità, quanto piuttosto in alcuni orgogliosi riferimenti al passato remoto della nazione.[1]»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Erika Fasan, tesi di dottorato (2009), Dal veneto minore ai fasti imperiali: il documentario italiano tra realismo e propaganda (1925-1945), pag. 97 (PDF), su paduaresearch.cab.unipd.it. URL consultato il 01.01.2011.