Spurio Postumio Albino Caudino | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Sp. Postumius Albinus Caudinus |
Gens | Postumia |
Consolato | 334 a.C., 321 a.C. |
Spurio Postumio Albino Caudino (in latino: Spurius Postumius Albinus; fl. IV secolo a.C.) è stato un politico romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu eletto console nel 334 a.C. con Tiberio Veturio Calvino[1]. Inviati per combattere i Sidicini, non portarono a termine la campagna militare, per il timore che i Sanniti stessero per prendere le armi contro i romani[2].
Fu eletto console nel 321 a.C. con Tiberio Veturio Calvino, entrambi al secondo consolato[3]. I due consoli condussero l'esercito romano, in territorio sannita, fino all'imboscata presso Caudio, passata alla storia come la battaglia delle Forche Caudine. I Romani vennero attirati da finti pastori verso un passo che i Sanniti avevano fortificato, e si trovarono in una situazione di difficoltà. I consoli decisero allora di trattare con i Sanniti per uscire dalla situazione di stallo così creatasi, ma il comandante degli avversari obbligò i Romani a passare nudi sotto un giogo di lance per aver salva la vita[4].
Eletti i due nuovi consoli, Lucio Papirio Cursore e Quinto Publilio Filone, il Senato prese a discutere delle condizioni di pace accettata dai consoli Romani, Tiberio Veturio e Spurio Postumio, alle Forche caudine. Fu lo stesso Spurio a parlare perché le condizioni fossero rigettate, e che lui e Tiberio fossero consegnati ai Sanniti. Condotti nei pressi di Caudio per essere consegnati ai Sanniti, furono rimandati indietro liberi da Gaio Ponzio[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Livio, Ab Urbe condita libri, VIII, 16.
- ^ Livio, Ab Urbe condita libri, VIII, 17.
- ^ Livio, Ab Urbe condita libri, IX, 1.
- ^ Livio, Ab Urbe condita libri, IX, 1-7.
- ^ Livio, Ab Urbe condita libri, IX, 8-11.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Tito Livio, Storia di Roma, VII, 27., Mondadori, Milano. ISBN 88-04-38623-1
- Polibio, Storie, Rizzoli, Milano, 2001, ISBN 88-17-12703-5
- Fonti secondarie
- Theodor Mommsen, Storia di Roma. Milano, Dall'Oglio, 1961.
- P. A. Brunt, Classi e conflitti sociali nella Roma repubblicana, Bari, Laterza, 1972. BNI 732105
- Emanuele Cianfardini, I consoli romani alle forche caudine, Benevento, Cooperativa Tipografi, 1921.
- Itala Dondero e Patrizio Pensabene, Roma repubblicana fra il 509 e il 270 a. C., Roma, Quasar, 1983. ISBN 8885020410.
- Antonietta Dosi, Lotte politiche e giochi di potere nella Roma repubblicana, Milano, Mursia 1999. ISBN 8842525855.
- Emilio Gabba, Esercito e società nella tarda repubblica romana, Firenze, La nuova Italia, 1973. BNI 7311654.
- Andrea Giardina, L'uomo romano, Roma-Bari, Laterza, 1989, ISBN 88-420-3471-1
- Jacques Harmand. L'armee et le soldat a Rome, Paris, Picard, 1967.
- J. Michelet, Storia di Roma, Rimini, Rusconi, 2002.
- Theodor Mommsen. Romisches Strafrecht Stellenregister. Munchen, Beck, 1982. ISBN 3406086888.
- Lucia Monaco, Battaglie ambigue e svolte costituzionali nella Roma repubblicana, Napoli, Jovene, 1997. ISBN 8824311741
- Claude Nicolet, Il mestiere di cittadino nell'antica Roma, Roma, Editori riuniti, 1980, BNI 8111132.
- Claude Nicolet, Strutture dell'Italia romana, (sec. 3-1 a.C.), Roma, Jouvence, 1984, ISBN 8878010472.
- Paolo Sommella, Antichi campi di battaglia in Italia, contributi all'identificazione topografica di alcune battaglie d'età repubblicana, Roma, De Luca, 1967. BNI 684608.
Voci correlate
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