Sant'Adiutore | |
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Sant'Adiutore Vescovo, secolo XVII, statua lignea, Concattedrale di Cava de' Tirreni | |
Vescovo | |
Nascita | ? |
Morte | V secolo |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 15 maggio |
Attributi | bastone pastorale, sacra scrittura[1] |
Patrono di | Cava de' Tirreni |
Sant' Adiutore (... – V secolo) è stato un vescovo italiano originario dell'Africa, che subì la persecuzione vandalica sotto Genserico. Secondo la tradizione fu il primo evangelizzatore di Cava de' Tirreni.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Africano di nascita, cristiano di fede fu un propagandista fervente della dottrina evangelica. Nessuno storico ci ha tramandato notizie circa la sua città natale. Secondo il Martirologio Spagnolo[non chiaro], Adiutore militò nell'esercito di Genserico e lo seguì nella conquista della Spagna. Avendo assistito al massacro dei cristiani, abbandonò l'esercito ed abbracciò la religione cristiana divenendo Vescovo. Subì poi la persecuzione dei Vandali.
Altre notizie sulla vita di Auditore si ricavano dalla biografica di san Castrese[2]. Secondo una Passio leggendaria Genserico, re dei Vandali, tentò di costringere alcuni vescovi africani a rinnegare la propria fede. Infine, quando risultò qualsiasi tentativo vano, Adiutore, con altri 12 vescovi, fu imbarcato su di un vecchio naviglio e lasciato in balia delle onde. L'imbarcazione approdò miracolosamente sulle coste della Campania dove Adiutore finì i suoi giorni mentre vi esercitava l'ufficio di vescovo prima a Benevento e poi a Marcina il cui territorio si estendeva da Cetara fino a quello dell'attuale Cava de' Tirreni.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Sant'Adiutore è venerato come patrono della città di Cava de' Tirreni e della diocesi, come primo evangelizzatore e vescovo. Il culto ha radici remote, fin da secolo IX nei documenti custoditi nell'archivio della Badia di Cava viene citato il Castrum Sancti Adiutoris costruito nel luogo in cui si presume fosse stata la dimora del Santo in Cava. Il Castrum venne poi donato nel 1049 dal principe longobardo Gisulfo II di Salerno a sant’Alferio.
La festa liturgica, per la città di Cava de' Tirreni, fu dalla Congregazione dei Riti stabilita al 15 maggio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ http://www.santiebeati.it/dettaglio/92473
- ^ Tomo 2° dell'opera Acta Sanctorum del gesuita Jean Bolland.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Attilio Della Porta, S. Adiutore Patrono della Diocesi di Cava de' Tirreni Cava de' Tirreni, 1968
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sant'Adiutore
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sant'Adiutore, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Societe des Bollandistes: Acta Sanctorum Edizioni dal 1643 al 1925.