Porta di Erode Sha'ar HaPrakhim, Bab az-Zahra Mura di Gerusalemme | |
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La porta di Erode | |
Stato | Impero ottomano |
Stato attuale | Israele Palestina[1] |
Regione | Distretto di Gerusalemme |
Città | Gerusalemme |
Coordinate | 31°46′58.8″N 35°14′01.5″E |
Informazioni generali | |
Costruzione | 1875 d.C.-1875 d.C. |
Materiale | pietra |
Condizione attuale | conservato e restaurato |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | Porta cittadina |
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La Porta di Erode (in arabo باب الزاهرة?, Bāb al-Zāhirah; in ebraico שער הפרחים?, Sha'ar HaPrakhim) è una delle entrate alla Città Vecchia di Gerusalemme. Si trova nella parte nord poco distante dalla Porta di Damasco e conduce al quartiere musulmano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 15 luglio 1099 i crociati penetrarono e conquistarono Gerusalemme aprendo una breccia nelle mura presso la porta di Erode[2].
Questa porta si apre all'interno di una torre posta tra le mura. È una delle porte più recenti di Gerusalemme. Al tempo in cui Solimano il Magnifico costruì le mura cittadine (1537-1541), c'era una piccola porta situata nella parte est della torre che veniva raramente utilizzata.
Nel 1875, per offrire un passaggio verso la città vecchia e in nuovi quartieri che stavano sorgendo fuori dalle mura, gli Ottomani aprirono una nuova porta nel lato frontale della torre che offriva un accesso migliore e serrarono la porta laterale.
Nomi
[modifica | modifica wikitesto]Porta di Erode è il nome cristiano attribuito nel XVI - XVII secolo dai pellegrini cristiani i quali credevano erroneamente che l'abitazione di Erode Antipa fosse nelle vicinanze[2].
Bab az-Zahra è il nome arabo[2] poiché in prossimità della porta è situato il quartiere arabo di Bab az-Zahara. Az-Zahra è una storpiatura del nome As-Sahira dato al luogo dove venivano seppellite le persone che avevano sostenuto l'Hajj alla Mecca.
Sha'ar HaPrakhim, "Porta dei fiori", è il nome ebraico viene comunemente interpretato come una traduzione del nome arabo Bab az-Zahra. L'etimologia potrebbe fare pensare anche ad un collegamento con la rappresentazione floreale che decora la porta.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- C. Dapino, Israele e i territori palestinesi, in Lonely Planet, ISBN 978-8859207283.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Porta d'Oro
- Porta di Giaffa
- Porta di Damasco
- Porta dei Leoni
- Porta del Letame
- Via Dolorosa
- Città Vecchia di Gerusalemme
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Porta di Erode
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 3612153239462729450006 · LCCN (EN) sh00001894 · J9U (EN, HE) 987007285542105171 |
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