Operazione Anadyr' (in russo: Анадырь) è stato il nome in codice utilizzato dall'Unione Sovietica per riferirsi ad una sua operazione segreta svoltasi nel 1962 nel contesto della Guerra Fredda e che prevedeva lo schieramento di missili balistici, bombardieri a medio raggio e una divisione di fanteria meccanizzata a Cuba per formare un gruppo militare in grado di prevenire un'invasione dell'isola da parte di forze statunitensi.[1] Il piano prevedeva di schierare circa 60000 uomini a supporto della principale forza missilistica, questa consistente in tre reggimenti missilistici R-12 e due reggimenti missilistici R-14. Tuttavia, parte dell'operazione venne bloccata quando gli Stati Uniti scoprirono il piano causando la crisi dei missili di Cuba.
Motivazioni
[modifica | modifica wikitesto]Secondo le memorie di Nikita Chruščëv, allora leader sovietico, lui e il suo ministro della Difesa, Rodion Malinovskij mentre stavano passeggiando su una spiaggia del Mar Nero nell'aprile 1962 discussero della minaccia dei missili statunitensi PGM-19 Jupiter schierati in Turchia che avrebbero impiegato circa 10 minuti per colpire il territorio sovietico. Per compensare un tale svantaggio Chruščëv iniziò a pensare alla possibilità di installare missili a Cuba. Come disse lo stesso Chruščëv, egli considerò lo spiegamento di missili sovietici a Cuba come "mettere uno dei nostri ricci nei pantaloni degli americani".[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Grande enciclopedia russa, Mosca, Bol'šaja Rossijskaja Enciklopedija, vol. 1, 2005 p. 649
- ^ Barlow, 2007, pp. 157–159.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jeffrey Barlow, Cuban Missile Crisis, in Bruce A. Elleman e S. C. M. Paine (a cura di), Naval Blockades and Seapower: Strategies and Counter-Strategies, 1805–2005, Routledge, 2007, ISBN 978-1-134-25728-7.