Lycoteuthidae Pfeffer, 1908 è una famiglia di molluschi cefalopodi dell'ordine Oegopsida.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]I Lycoteuthidae sono calamari di piccole dimensioni, con mantello che raggiunge al massimo circa 20 cm[2]. Il mantello è cilindrico e termina posteriormente con una punta ottusa tranne in alcuni casi nei quali si allunga posteriormente in una coda[3]. Presentano due serie di ventose sulle otto braccia e quattro sulle clave tentacolari[2] che sono visibilmente più larghe del resto del tentacolo[3]. A dfferenza di altre famiglie di calamari, i Lycoteuthidae non presentano uncini.[2] Hanno pinne larghe, romboidali. Attorno agli occhi, sulla superficie ventrale del bulbo oculare, possiedono 4-5 fotofori ovali. I fotofori si ritrovano anche sui tentacoli e sugli organi viscerali[2]. I fotofori dei Lycoteuthidae sono suddivisi in 7 tipi diversi per colore e aspetto ma nessuna specie li possiede tutti[3]. All'interno dei Lycoteuthidae, è presente il gladio con un cono allungato.[2]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Possiedono una grande varietà di fotofori e in alcune specie si riscontra un grande dimorfismo sessuale nella morfologia[2] come ad esempio la presenza di fotofori presenti soltanto in un sesso e presumibilmente impiegati durante il corteggiamento[4]. Sono in generale attivi nuotatori[3].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]I contenuti stomacali mostrano che le prede sono in gran parte animali dotati di bioluminescenza tra i quali piccoli pesci ossei tra cui Myctophidae, crostacei probabilmente Euphausiacea o Sergestidae e anche resti di calamari non si sa se conspecifici[3].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]I membri della famiglia Lycoteuthidae hanno una distribuzione globale, essendo presenti principalmente in acque tropicali e subtropicali, con l'eccezione dell'Oceano Pacifico settentrionale. Vivono nella zona mesopelagica e nella parte superiore della zona batipelagica; si trovano a minori profondità durante la notte a causa della migrazione nictemerale.[2]
Pesca
[modifica | modifica wikitesto]Questi molluschi non vengono catturati a fini commerciali, ma una delle specie potrebbe risultare di interesse per la pesca.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia comprende i seguenti generi:[1]
- Lycoteuthis Pfeffer, 1900
- Nematolampas S. S. Berry, 1913
- Selenoteuthis G. L. Voss, 1959
Lampadioteuthis megaleia viene ascritto alla famiglia monotipica Lampadioteuthidae, storicamente era considerato parte dei Lycoteuthidae.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) WoRMS - World Register of Marine Species - Lycoteuthidae Pfeffer, 1908, su www.marinespecies.org. URL consultato il 13 novembre 2024.
- ^ a b c d e f g h Jereb e Roper, 2010, 241
- ^ a b c d e Voss, 1962
- ^ Arocha, 2003, p.952
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Arocha F., A new species of Nematolampas (cephalopoda: Oegopsida) from the Western Central Atlantic with an overview of the family Lycoteuthidae (PDF), in Bulletin of marine science, vol. 72, n. 3, 2003, pp. 941-953.
- (EN) Jereb P. e Roper C.F.E. (a cura di), Cephalopods of the world. An annotated and illustrated catalogue of cephalopod species known to date (PDF), collana FAO Species Catalogue for Fishery Purposes, Volume 2. Myopsid and oegopsid
squids, n. 2, Roma, FAO, 2010.
- (EN) Voss G.L., A Monograph of the Cephalopoda of the North Atlantic I. The Family Lycoteuthidae, in Bulletin of Marine Science, vol. 12, n. 2, 1962, pp. 264-305.
Altri progetti
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