Milefolgio delle Egadi | |
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Lonas annua | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Anthemideae |
clade | Mediterranean clade |
Sottotribù | Lonadinae Oberpr. & Töpfer, 2022 |
Genere | Lonas Adans, 1763 |
Specie | L. annua |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Anthemideae |
Genere | Lonas |
Specie | L. annua |
Nomenclatura binomiale | |
Lonas annua Vines & Druce, 1914 |
Lonas annua Vines & Druce, 1914 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (Mediterranean clade) e sottotribù Lonadinae. Lonas annua è anche l'unica specie del genere Lonas Adans, 1763. Lonas è anche l'unico genere della sottotribù Lonadinae Oberpr. & Töpfer, 2022.[1][2][3]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Sydney Howard Vines (1849-1934) e George Claridge Druce (1850-1932) nella pubblicazione " Morison. Herb." ( Morison. Herb. 71) del 1914.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Michel Adanson (1727-1806) nella pubblicazione "Familles des Plantes (Adanson) " (Fam. Pl. (Adanson) 2: 118 ) del 1763. Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dai botanici Christoph Oberprieler (1964-) e Alisha Töpfer nella pubblicazione "Willdenowia. Mitteilungen aus dem Botanischen Garten und Museum Berlin-Dahlem. Berlin-Dahlem" (Willdenowia 52(1): 132) del 2022.[5]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Portamento. La specie di questa voce è erbacea con un ciclo biologico annuale. L'indumento è assente (pianta glabra). La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.[6][7][8][9][10][3][11]
Fusto. La parte aerea in genere è ascendente o più o meno prostrata; la superficie è striata e rossastra. Altezza media: 15 - 30 cm.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alterno ed hanno una lamina dentata di tipo 1-2-pennatosetta con lacinie lunghe 0,5-1 mm.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da 4-7 capolini raccolti in un denso corimbo Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato discoide. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. Le brattee, piatte e a consistenza erbacea (strettamente scariose sui margini chiari), sono disposte in modo più o meno embricato su 3-4 serie. Il ricettacolo, strettamente conico, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori; le pagliette hanno delle forme strettamente obovate, piatte o leggermente canalicolate con un dotto resinoso centrale. Diametro dell'involucro: 7 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono assenti;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi e fertili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [12]
- Corolla: (solo fiori del disco) la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore è giallo. Lunghezza dei fiori: 3,5 mm.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere, con un collare di filamenti a balaustra, possono essere sia di tipo basifissa che medifissa. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre non polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. La forma è strettamente obovoide, circolari in sezione trasversale o leggermente piatti dorsoventralmente. Sono presenti due coste laterali e una adassiale. L'apice è arrotondato marginalmente o con una piccola coroncina scariosa. Il pericarpo è provvisto di cellule mucillaginifere lungo le costole e di sacche di resina.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Sud Ovest Mediterraneo.
Distribuzione: in Italia questa specie si trova in Sicilia e Sardegna. Fuori dall'Italia è distribuita in Algeria, Marocco e Tunisia.[2]
Habitat: l'habitat preferito per queste piante sono i pendii aridi e le garighe.
Distribuzione altitudinale: sui rilievi, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 600 m s.l.m..
Sistematica
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Lonas (insieme alla sottotribù Lonadinae) è incluso nel Mediterranean clade.[3].
In precedenti trattazioni questa specie è stata assegnato alla sottotribù estremamente polifiletica Matricariinae. Le ultime analisi di tipo filogenetico supportato fortemente il genere Lonas come gruppo fratello di un lignaggio monofiletico Santolininae + Glebionidinae.[3]
I caratteri distintivi della specie Lonas annua sono:[10]
- il ciclo biologico è annuale;
- la sinflorescenza si compone di corimbi contratti;
- il pericarpo è provvisto di sacche resinose.
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 18.[10]
In base all'"orologio molecolare", questa specie ha iniziato a divergere circa 5,5 milioni di anni fa.[16]
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Achillea inodora L.
- Athanasia annua (L.) L.
- Lonas inodora Gaertn.
- Lonas minima Cass.
- Lonas umbellata Cass.
- Santolina annua L.
- Pleurogyne carinthiaca var. purshii Griseb.
- Pleurogyne purshii (Griseb.) Steud.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ a b c d Oberprieler et al. 2022
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 31 ottobre 2024.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
- ^ a b Judd 2007, pag.517
- ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 641.
- ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, p. 372.
- ^ Pignatti 2018, vol.3 pag.881
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Introducion to the Anthemideae (PDF), su compositae.org. URL consultato il 16 agosto 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Jennifer R. Mandel, Rebecca B. Dikow, Carolina M. Siniscalchi, Ramhari Thapa, Linda E. Watson and Vicki A. Funk, A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae, in PNAS, vol. 116, n. 28, 2019, pp. 14083-14088.
- Caifei Zhang, Chien-Hsun Huang, Mian Liu, Yi Hu, Jose L. Panero, Federico Luebert, Tiangang Gao, Hong Ma, Phylotranscriptomic insights into Asteraceae diversity, polyploidy, and morphological innovation, in JIPB, vol. 63, n. 7, 2021, pp. 1273-1293.
- Christoph Oberprieler; Alisha Töpfer; Marco Dorfner; Miriam Stock; Robert Vogt, An updated subtribal classification of Compositae tribe Anthemideae based on extended phylogenetic reconstructions, in Willdenowia, vol. 52, n. 1, 2022, pp. 117-149.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lonas
- Wikispecies contiene informazioni su Lonas
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lonas annua Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Lonas Royal Botanic Gardens KEW - Database