Driade Srl | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società a responsabilità limitata |
Fondazione | 1968 |
Sede principale | Corsico |
Gruppo | Italian Creation Group S.p.A. |
Persone chiave | |
Settore | Arredamento |
Slogan | «Laboratorio estetico» |
Note | Premio Compasso d'oro nel 1979 Premio Compasso d'oro nel 2001 Premio Compasso d'oro nel 2008 |
Sito web | www.driade.com/ |
Driade è un'azienda italiana fondata nel 1968 che opera principalmente nel settore dell'arredamento e del complemento d'arredo. È nota principalmente per l'uso innovativo di tecniche di lavorazione della plastica come ad esempio lo stampaggio rotazionale che le è valso un Premio Compasso d'oro[1] nel 2008.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Anni '70
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni '70, Driade ha raggiunto notorietà grazie a pezzi iconici come la sedia Delfina di Enzo Mari, che vinse il Compasso d'Oro nel 1979[2]. Altri contributi significativi di questo periodo includono collaborazioni con designer come De Pas, D'Urbino, Lomazzi.[3]
Anni '80
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni '80, Driade ha ampliato la sua portata internazionale con collaborazioni con designer di fama mondiale come Philippe Starck, che progettò la sedia Costes nel 1984[4]. Questo decennio segnò anche l'inizio delle collaborazioni con designer come Alessandro Mendini e Achille Castiglioni.[3][5]
Anni '90
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1995, Driade ha lanciato il Driadestore, un catalogo di mobili e oggetti d'arredo dedicato ai giovani, caratterizzato da un design accessibile e una maggiore semplicità. Questo periodo ha visto anche la continuazione delle collaborazioni con designer affermati come Ron Arad.[3][5]
Acquisizione e anni recenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2013, Driade è stata acquisita da ItalianCreationGroup, continuando a evolversi nel panorama del design internazionale. Fabio Novembre è diventato il direttore artistico dell'azienda nel 2019.[5][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Poltrona a dondolo “MT3”, su ADI Design Museum. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ Sedia “Delfina”, su ADI Design Museum. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ a b c (EN) Driade, the ever-evolving aesthetic lab of mass-produced living, su DesignWanted, 19 maggio 2021. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ Driade, Costes e quel caffé di Parigi che guardava, su ELLE Decor, 21 novembre 2018. URL consultato il 26 novembre 2024.
- ^ a b c Redazione, La storia di Driade: fra filosofia d'avanguardia e amore per l'arte, su Idea | Arredamento Biella, 11 gennaio 2018. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ Company, su www.driade.com. URL consultato il 2 luglio 2024.