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Va risuddivisa in sottosezioni e citate pagine di approfondimento più specifiche per le parti sull'età repubblicana e imperiale. --MM (msg) 13:03, 30 lug 2006 (CEST)
Ora come va siete soddisfatti ?--151.66.123.98 (msg) 11:05, 29 lug 2009 (CEST)mery
Dato che sono cultore di "Storia Romana" sto dando una piccola mano per correggere, ampliare ed approfondire dove necessario --Maxtenga (msg) 09:40, 23 mag 2010 (CEST)
Citazione
[modifica wikitesto]«Anche se spietati in guerra, nella sottomissione delle nazioni vinte e nella repressione delle rivolte, non c'è stato dominio nella storia che abbia saputo legare a se stesso tanta parte della cultura e della classe dirigente dei sudditi: con il consenso, e non solo con la violenza»
- ^ Ruffolo, 2004, p. 53.
Una sola citazone nell'incipit: dove poter inserire questa? --Markos90 00:18, 4 giu 2010 (CEST)
- Direi a questo punto all'inizio del capitolo dedicato all'età imperiale, visto che si sottolinea il consenso--Maxtenga (msg) 00:43, 4 giu 2010 (CEST)
- Fatto. --Markos90 00:47, 4 giu 2010 (CEST)
Storia di Roma e storia romana
[modifica wikitesto]Storia di Roma e storia romana sono chiaramente due espressioni semantiche diverse, non vi può essere ambiguità, esse sono allocuzioni o proposizioni chiarissime: "storia di Roma" riguarda la sola città di Roma; "storia romana" può indicare sia una storia ambientata a Roma sia la storia di epoca romana delle aree italiche ed europee che però andrebbe meglio specificata.
I termini Roma, romano, (e romanità, romanizzazione,...) non possono e non vanno confusi: l'uno è un nome di città, l'altro è un aggettivo che può essere attribuito a vari sostantivi/soggetti che hanno avuto rapporti con Roma e la sua statualità/cultura, tali da essere significativamente caratterizzati/marcati.
Riferendosi a Roma si può dire che tutto o quasi ciò che c'è a Roma è romano, ma riferendosi a luoghi o a genti fuori di Roma non si può dire altrettanto che essi/esse sono romane: per le realtà fuori di Roma è da usarsi esclusivamente l'attributo romano apposto a sostantivi che lo specificano come per esempio: stile, epoca/periodo, ... .
Nulla di ciò che è fuori di Roma è romano tout court, fuori di Roma "la romanità" va sempre apposta al seguito del sostantivo che caratterizza il luogo diverso da Roma: per esempio una strada costruita in epoca romana nella Gallia bracata è una strada di epoca romana ma non romana (anche perchè: 1)spesso non sappiamo se le strade di epoca romana siano state costruite ex novo o se sono rinnovi/adattamenti/ampliamenti di strade preesistenti; 2) la politica dell'impero romano nelle varie aree/province/altro dello stato romano spesso era frutto di una decisione presa in accordo tra i romani e le elites locali romanizzate o divenute cittadine romane). Inoltre i romani di Roma non sono i romani della Gallia Cisalpina o della Rezia o dell'Iberia... infatti la cittadinanza romana, l'adozione della lingua e di usi romani da parte delle genti italiche ed europee non fa di loro dei romani etnici, non cambia loro la natura etnica; anche i coloni latini insediatisi in alcune colonie non erano romani tout court, come non erano romani tout court gran parte dei coloni degli agri centuriati.
Tra gli elementi che caratterizzano le genti e i popoli, non vi sono soltanto una certa lingua, certe istituzioni, certe tradizioni, certa cultura ... ma anche l'etnia, la lingua-la cultura-le tradizioni locali che quasi sempre sono altro e diverse da quelle dominanti dei colonizzatori e dei ceti egemoni.
Per esempio la "storia dell'Egitto" in un determinato periodo storico si interseca con la storia di Roma e diviene parte della storia dell'"inpero/stato romano"; anche l'impero e lo stato romano non vanno confusi con Roma: essi fanno riferimento a Roma come causa agente-promotrice ma sono altro da Roma in quanto includono realtà geografiche ed etniche diverse da Roma e dai romani.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.38.249.59 (discussioni · contributi).
- quindi? Tutto questo discorso per sostenere che cosa ai fini della voce in oggetto?--Maxtenga (msg) 11:18, 9 giu 2010 (CEST)
- Indi cui: premesso il primo paragrafo della voce « Il carattere della Roma antica è tutto in un inevitabile equivoco [...] ... » (Andrea Giardina, Roma antica, 2000[1]) e il mio approfondimento, forse non sarebbe male se nella voce si aprisse una sezione apposita per trattare la questione degli usi e degli abusi dell'attributo "romano" in ambito storiografico e ideologico.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.38.249.59 (discussioni · contributi).
- Sinceramente mi sembra una questione di lana caprina. E' ovvio che l'Impero "romano" non era etnicamente ed esclusivamente romano, anzi proprio questa è stata la ricchezza e la forza di Roma: coinvolgere in un progetto comune, quello della gloria dell'Impero con capitale Roma, etnie, culture, tradizioni diverse da quelle romane! E' stato un Impero universale: non nazionale né razzista. Si chiama Impero "romano", storia "romana" semplicemente perché Roma è stato il motore di questo Impero in cui convivevano barbari britanni e sofisticati greco-orientali. --Maxtenga (msg) 23:49, 9 giu 2010 (CEST)
- Indi cui: premesso il primo paragrafo della voce « Il carattere della Roma antica è tutto in un inevitabile equivoco [...] ... » (Andrea Giardina, Roma antica, 2000[1]) e il mio approfondimento, forse non sarebbe male se nella voce si aprisse una sezione apposita per trattare la questione degli usi e degli abusi dell'attributo "romano" in ambito storiografico e ideologico.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.38.249.59 (discussioni · contributi).
- Quanto hai scritto poco attiene alla questione da me posta; è soltanto una tua valutazione personale sul fenomeno storico di Roma e del suo impero. Altri potrebbero dare una valutazione contraria su Roma, l'impero romano e il suo universalismo e dire che l'epoca romana è stata tutta una serie di guerre di conquista con massacri a non finire, con riduzione in schiavitù di milioni di uomini, con continue rivolte di schiavi e guerre sociali per le discriminazioni esistenti e per l'ottenimento della cittadinanza romana. Non dimentichiamo che furono i romani ad assassinare Gesù Cristo e a sterminare gli ebrei, distruggendo Gerusalemme e disperdendo gli ebrei sopravissuti costretti a errabondare per 2.000 anni; e che quando i romani/l'impero romano, per interesse politico, si fece cristiano, non mancò di incolpare gli ebrei di aver ucciso Cristo per nascondere la colpa di Roma, ingannando generazioni e generazioni di "buoni cristiani cattolico romani". Impero crollato su se stesso e che la stora ha pensato bene di cancellare. Qualcuno poi lo mitizza e idealizza, ma questa è un'altra storia!— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.38.249.59 (discussioni · contributi).
- A parte che sarebbe il caso di firmare i propri interventi, altrimenti non si capisce chi è che li ha fatti, provo comunque a rispondere a questa che mi sembra più una provocazione frutto di astio e pregiudizi invece che un commento costruttivo e storicamente fondato. Sì, rivolte di schiavi e di alleati ce ne furono, soprattutto nel I secolo a.C., quando Roma era retta da un'oligarchia gelosa dei propri privilegi e fortemente nazionalista. Nell'epoca dell'Impero, invece, il rapporto di Roma con i territori soggetti fu caratterizzato da un maggiore universalismo e dalla crescente integrazione dei provinciali nelle strutture imperiali (pensa anche alla cittadinanza romana offerta a tutti i sudditi con Caracalla nel 212 d.C.). Sulla questione dei massacri ti rispondo così: segnalami un impero dell'antichità che non abbia compiuto massacri per espandere o mantenere il proprio dominio. Ma posso continuare così: mi pare che anche 70 anni fa ci siano stati massacri indiscriminati e riduzione in schiavitù di milioni di persone. I Romani, insomma, sono in buona compagnia. E poi questa è Storia, non un trattato di etica delle nazioni. Infine: sui rapporti fra Roma, gli ebrei, l'episodio di Gesù Cristo ed il cristianesimo ci sono migliaia di libri. Ridurre la questione a una provocazione non mi pare il caso. Mi dispiace per te, ma la Storia non ha cancellato per niente l'Impero romano (a differenza di altri imperi antichi, come quello assiro o babilonese, etc...), tanto che la sua civiltà, le sue tradizioni, la sua lingua, il suo diritto hanno permeato gran parte della storia non solo d'Italia, ma anche dell'intera Europa occidentale.--Maxtenga (msg) 10:17, 14 giu 2010 (CEST)
Il mio intervento riguarda l'uso e l'abuso dell'aggettivo romano, fuori della città di Roma. Il giudizio sullo stato romano è altra cosa che non riguarda la voce "Storia romana". In merito alla discussione fin qui svolta io ho soltanto messo in risalto un possibile giudizio negativo a compenso di uno "eccessivamente" positivo. E poi la storia è acqua passata !? Ribadisco che il senso del mio intervento riguarda esclusivamente l'uso improprio o abuso dell'attributo romano , per esempio: "A Malta si sono trovati pavimenti romani"; questa proposizione contenente l'attributo romani risulta imprecisa poichè non definisce correttamente questi pavimenti : "sono di epoca romana, di stile romano, appartengono a romani di Roma migrati a Malta o aventi proprietà a Malta, appartengono a cittadini romani maltesi nativi di Malta, ecc. ?" Secondo me questo è un caso di abuso o uso improprio del termine romano che andrebbe meglio specificato. Questo è il senso del mio intervento, null'altro. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.38.249.59 (discussioni · contributi).
- Note su “romanizzazione e romano” da parte dell’archeo-antropologo statunitense Peter S. Wells dell’Università del Minesota:
- http://anthropology.umn.edu/people/profile.php?UID=wells001 http://i45.tinypic.com/e9dkdz.jpg http://i50.tinypic.com/2n9gobm.jpg. Credo siano pagine che fanno riflettere.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.38.249.59 (discussioni · contributi).
- Sinceramente non vedo nessuna imprecisione o ambiguità nell'attributo "romano" riferito al periodo della dominazione romana. E' infatti chiaro anche a chi ha una elementare conoscenza della storia che quando si parla di "romani", riferito a monumenti, architetture, mosaici, pavimentazioni, statue, etc...tra l'VIII a.C. ed il V d.C. si intende il periodo della dominazione romana...Ti sfido a trovare una persona con un minimo di cultura che sia assillata dai dubbi quando le parli di "scoperta di pavimenti romani a Malta". Fammi sapere se per caso ti risponde: "Romani dell'Anagnina o della Nomentana?"
Titolo della voce
[modifica wikitesto]Storia romana non è proprio il massimo per questa sezione. Io proporrei di cambiarlo o con civiltà romana (come civiltà etrusca) o con antica Roma (così come per Grecia antica) --92bari (msg) 18:24, 11 giu 2010 (CEST)
- Non ho capito per quale motivo storia romana non sia proprio il massimo per questa sezione (sezione?). --Markos90 18:35, 11 giu 2010 (CEST)
- Ciao, innanzitutto mi scuso: intendevo dire voce non sezione. Semplicemente perchè, a mio modestissimo parere, uno dei titoli da me proposti sia più appropriato a questa sezione. Per storia romana si può benissimo intendere la storia di Roma, aldilà della discussione letta sopra. Per civiltà romana invece si intendono esclusivamente gli antichi romani, proprio come questa sezione. --92bari (msg) 11:16, 12 giu 2010 (CEST)
- Dal Mommsen ad oggi, ogni studioso introduce il proprio lavoro con la distinzione tra "storia romana" e "storia di Roma"; nei piani di studio universitari trovi "storia romana", e non "storia di Roma". Considera, inoltre, che (se non sbaglio) Roma è l'unica città al mondo il cui aggettivo (romano) si presta a così forti ambiguità: può significare "di Roma (città)", ma anche "dell'impero Romano". Per cui, questo utente è romano (de Roma), questo santo è romano (cittadino). Ma con "storia romana" s'intende la storia di Roma antica (cioè della città e dell'impero che essa formò, sino alla sua caduta in occidente), con "storia di Roma" s'intende la storia della città di Roma, oggi capoluogo della provincia di Roma, della regione Lazio e capitale della Repubblica Italiana (altro che impero!). --Markos90 12:43, 12 giu 2010 (CEST)
- Ciao, innanzitutto mi scuso: intendevo dire voce non sezione. Semplicemente perchè, a mio modestissimo parere, uno dei titoli da me proposti sia più appropriato a questa sezione. Per storia romana si può benissimo intendere la storia di Roma, aldilà della discussione letta sopra. Per civiltà romana invece si intendono esclusivamente gli antichi romani, proprio come questa sezione. --92bari (msg) 11:16, 12 giu 2010 (CEST)
Personalmente auspico un'ulteriore evoluzione dell'allocuzione "storia romana" in "storia di (...) dell'epoca romana" che trovo molto meno ambigua e più corretta sotto una molteplicità di aspetti.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.38.249.59 (discussioni · contributi).
- Storia romana è la locuzione tradizionalmente e tuttora utilizzata per indicare la storia dello stato che si formò a partire dalla città. Non ci sono ragioni per inventare noi una locuzione diversa, dato che la distinzione semantica tra le locuzioni "storia di Roma" e "storia romana" già consente di distinguere tra storia della città e storia dello stato che da essa si formò (il problema dell'ambiguità semantica dal punto di vista pratico è semmai nell'uso dell'aggettivo "romano", che sta sia per "dello stato romano" che per "della città di Roma", e che in tedesco, che è lingua che consente questo, si traducono rispettivamente con römische e stadtrömische; ma questo non riguarda il titolo di questa voce). Tanto più se poi il motivo di cambiare questa locuzione consisterebbe in una intepretazione/giudizio storici sullo stato romano (come leggo nella sezione precedente), il quale mi sembra rappresenti solo una posizione tra tante (personalmente lo trovo piuttosto superficiale, dato che l'identità di una popolazione è costituita dalla sua cultura e non dalla sua etnia) e niente affatto le conclusioni univoche della moderna storiografia.
- Detto questo sarebbe senz'altro possibile introdurre alla fine della voce una sezione in cui si riferiscano le diverse interpretazioni e giudizi storici espressi nel tempo dai maggiori storici sulla storia romana, sezione che potrebbe anche crescere fino a diventare una voce a sé, se ben fatta. Certamente però non sarebbe un luogo dove inserire quello che ciascuno di noi pensa in merito, ovviamente, ne il luogo per riferire le opinioni espresse dalla gente qualsiasi in qualche blog.
- MM (msg) 11:23, 13 giu 2010 (CEST)
- Quoto MM. Saluti. --Cristiano64 (msg) 14:10, 13 giu 2010 (CEST)
- Se è così, va bene. Io personalmente avevo aperto la discussione pensando che il titolo fosse stato scelto in maniera superficiale, ma a quanto pare c'è molto dietro tale scelta. Scusate l'ignoranza dell'argomento. Buon lavoro a tutti. --92bari (msg) 19:20, 13 giu 2010 (CEST)
- Quoto MM. Saluti. --Cristiano64 (msg) 14:10, 13 giu 2010 (CEST)
Auspico fortemente che, per evitare fraintendimenti nei non addetti ai lavori (tipo il sottoscritto) ed errori del genere, sia messa (da chi è in grado di farlo perché ne ha le conoscenze) una nota, con fonte, che chiarisca da subito il concetto qui ben espresso da MM, ovvero qualcosa del tipo: «La 'storia romana[1], o storia di Roma antica [...]»
- ^ Storia romana è la locuzione tradizionalmente e tuttora utilizzata dagli storici per indicare la storia dello stato che si formò a partire dalla città di Roma e che comprende il periodo che va dalla data di fondazione della città stessa (tradizionalmente il 753 a.C.) ed il 476, anno della caduta dell'Impero romano d'Occidente (cfr. Theodor Mommsen, Titolo, ecc...)
--Pap3rinik (msg) 02:18, 4 set 2010 (CEST)
Frase da spiegare meglio
[modifica wikitesto]"(...) ma indubbiamente generò altresì una decadenza dei valori morali, testimoniata dalla diffusione di costumi e abitudini moralmente discutibili perfino oggi":
1. A quali costumi e abitudini ci si riferisce? 2. "Indubbiamente" è un avverbio che andrebbe riservato a fenomeni che si possano verificare empiricamente, i "valori morali" non lo sono. 3. "Discutibili perfino oggi" presenta due problemi: "oggi" domani diventa "ieri", e quindi è un metro di valutazione con la data di scadenza, inadatto all'analisi storica. E poi dipende dove, nel senso che cio' che si puo' discutere "qua" potrebbe non discutersi affatto "là".
In sintesi, se si sostiene che l'impatto con la cultura ellenica introdusse elementi culturali e comportamentali deteriori (?), si deve fare lo sforzo storiografico di dimostrarlo, altrimenti si manifesta un'opinione personale e basata su elementi che i lettori non conoscono.
Sinecismo
[modifica wikitesto]Domanda: nella storiografia il termine sinecismo viene usato anche per città non del mondo greco? --Bramfab Discorriamo 19:01, 16 set 2015 (CEST)
Di quale Roma parliamo?
[modifica wikitesto]Dall'incipit della voce pare che questa tratti della storia della città di Roma, ma poi la voce sembra parlare di tutto il Regno/Repubblica/Impero romano. Se quest'ultima è l'interpretazione corretta, bisognerebbe modificare l'incipit e spostare la voce a Storia dell'antica Roma (come la categoria). --Horcrux (msg) 11:09, 28 giu 2018 (CEST)
- Direi di no. È innegabile che l'espressione generi qualche ambiguità, come magistralmente evidenziato da Andrea Giardina (cfr. citazione iniziale); tuttavia, "storia romana" è l'espressione generalmente accettata - a livello accademico e no - per indicare la "storia dell'antica Roma" in senso lato. Per me si può lasciare l'attuale titolo. --Μαρκος 23:49, 16 lug 2018 (CEST)
- Non vedo motivi a favore del titolo attuale. I pro per lo spostamento sono:
- --Horcrux (msg) 11:30, 26 ago 2018 (CEST)
- D'accordo a modificare l'incipit, ma con «storia romana» s'indica convenzionalmente la storia della Roma antica (e mica da oggi); similmente, «storia greca» designa le vicende dell'οἰκουμένη ellenica e non (solo) la storia del moderno stato greco. --Μαρκος 18:56, 21 set 2018 (CEST)
- Diciamo che è universalmente accettata in quegli ambienti accademici o scolastici dove e perchè non genera ambiguità, ovverosia dove si fanno studi classici; io ho fatto il liceo classico e per me Storia di Roma è quella antica; ma negli altri ambiti per esempio quello divulgativo vedi 1 e 2 non è così, poi le regole sui titoli fanno rifermenti all'utente medio, e le uniche eccezioni a questa regola sono state per titoli estremamente scientifici e più precisi non più ambigui; infine questa è un enciclopedia generalista quando ci sarà da scrivere tra qualche decenno la storia della roma moderna cosa faremo, divideremo Storia di Roma e Storia di Roma moderna?--Pierpao.lo (listening) 11:04, 21 ott 2018 (CEST)
- Concordo che "Storia romana" sia convenzionalmente la "Storia dell'Antica Roma" e non vada modificata per una regola wikipediana... Tenete presente un'altra regola, parla di buon senso. Non credo che una convenzione del genere accettata da tutti gli storici moderni italiani debba adattarsi a... Teknopedia. Direi invece il contrario. Esempi ve ne sono in abbondanza… in questa ricerca. Valete! --Cristiano64 (alla taberna del Civis Romanus Christianus) 14:24, 21 ott 2018 (CEST)
- Diciamo che è universalmente accettata in quegli ambienti accademici o scolastici dove e perchè non genera ambiguità, ovverosia dove si fanno studi classici; io ho fatto il liceo classico e per me Storia di Roma è quella antica; ma negli altri ambiti per esempio quello divulgativo vedi 1 e 2 non è così, poi le regole sui titoli fanno rifermenti all'utente medio, e le uniche eccezioni a questa regola sono state per titoli estremamente scientifici e più precisi non più ambigui; infine questa è un enciclopedia generalista quando ci sarà da scrivere tra qualche decenno la storia della roma moderna cosa faremo, divideremo Storia di Roma e Storia di Roma moderna?--Pierpao.lo (listening) 11:04, 21 ott 2018 (CEST)
- D'accordo a modificare l'incipit, ma con «storia romana» s'indica convenzionalmente la storia della Roma antica (e mica da oggi); similmente, «storia greca» designa le vicende dell'οἰκουμένη ellenica e non (solo) la storia del moderno stato greco. --Μαρκος 18:56, 21 set 2018 (CEST)