Nella voce: Sotto il papato di Niccolò IV (1288-1292), primo papa francescano, lavorò ad Assisi con affreschi nell'abside della basilica superiore di San Francesco: Evangelisti, Storie della Vergine e due Crocifissioni, molto rovinati, nella basilica inferiore affrescò una Maestà con San Francesco

Purtroppo sono troppo impicciato a lavoro per intervenire personalmente come si deve. Mi limito ad osservare che: il ciclo è molto più complesso (e riguarda anche il transetto e non solo l’abside) in quanto tratta anche episodi dell’Apocalisse, e di Pietro e Paolo. Ne vanno taciute le teorie angeliche delle pareti del transetto (a fronte delle crocifissioni) che peraltro sono le uniche parti che non hanno subito (o lo hanno subito meno) il degrado della pittura. Degrado della pittura dovuto all’ossidazione della biacca (bianco di piombo). Aggiungerei anche che la decorazione di questa parte della Basilica ebbe inizio ad opera del cd maestro oltremontano (della cui attività resta ancora qualche traccia) e solo dopo subentra Cimabue. Mi pare poi che nella basilica inferiore affrescò l’intero braccio del transetto e non solo la Maestà (aggiungerei che questa così come la vediamo oggi è stata molto ridipinta), decorazione che poi venne sostituita dalle storie dell’infanzia di Cristo (e di alcuni Miracoli di Francesco) di Giotto e (soprattutto) della sua equipe. Si potrebbe anche dire che taluno identifica il Maestro della cattura (Navata, Bas. Sup.) sempre in Cimabue. Preciserei inoltre che gli evangelisti sono raffigurati nelle vele della volta (peraltro gravemente danneggiate dal terremoto). Se qualcuno raccoglie questi spunti ne sono contento, altrimenti ci penserò io quando sarò più tranquillo a lavoro. Grazie--195.110.149.155 (msg) 15:03, 1 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Bene: altro elemento direi necessario: il ruolo di Cimabue nella realizzazione dei mosaici del Battistero di Firenze.--195.110.149.155 (msg) 12:53, 5 lug 2010 (CEST)[rispondi]

La somiglianza con il modello giuntesco si spiega anche con un'esplicita richiesta dei domenicani aretini, essendo uno dei crocifissi di Giunta conservato nella chiesa principale dell'ordine, la basilica di San Domenico a Bologna. Messa così secondo me è senza fonte: qual è il documento (che ovviamente non c'è, l'attribuzione della croce di Arezzo a C. è ottocentesca e basata solo su considerazioni stilistche) da cui si evince "l'esplicita richiesta"?--195.110.149.155 (msg) 16:33, 6 lug 2010 (CEST)[rispondi]