Consort of instruments, spesso indicato semplicemente come consort, è stato un termine usato in Inghilterra, durante il XVI e XVII secolo, per indicare un insieme strumentale. Esso poteva essere composto da una varietà di strumenti musicali o dello stesso tipo. Godette di una notevole popolarità a corte e nelle case dei ricchi nel corso dell'epoca elisabettiana e molti pezzi vennero scritti per esso dai maggiori compositori del periodo. Nella musica barocca, il consort venne sostituito dall'orchestra da camera.
Definizioni e forme
[modifica | modifica wikitesto]Il primo esempio documentato del termine consort in lingua inglese, per indicare un gruppo strumentale, fu di George Gascoigne in The Pleasures Princelye (1576).[1] Solo a partire dal metà del XVII secolo vi fu una netta distinzione tra un whole consort, cioè, composto soltanto da strumenti della stessa famiglia (ad esempio, un gruppo di viole che suonano insieme) e un mixed o broken consort, composto da strumenti provenienti da famiglie diverse (per esempio viole e liuti).[2]
Fra le più importanti forme musicali per consort si ricordano: le fantasie, composizioni basate su cantus firmus (compresi gli In Nomine), variazioni, danze o arie e suite-fantasia.[3]
Principali compositori
[modifica | modifica wikitesto]Fra i compositori di musica per consort, durante l'epoca elisabettiana si ricordano John Dowland, Anthony Holborne e William Byrd. Nell'era giacobita primeggiarono Thomas Lupo, Orlando Gibbons, John Cooper e Alfonso Ferrabosco. Fra quelli del tardo XVII secolo, Christopher Simpson, William Lawes, Matthew Locke ed Henry Purcell.
Consort moderni
[modifica | modifica wikitesto]In epoca moderna, diversi ensemble hanno adottato il nome consort nel loro nome, come ad esempio: Early Music Consort of London, The Consort of Musicke, Jaye Consort, Dowland Consort, Morley Consort, Purcell Consort of Voices, Consort of Voices[4], Quadriga Consort, Locke Brass Consort e Rose Consort of Viols[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Warwick Edwards, "Consort", The New Grove Dictionary of Music and Musicians, edited by Stanley Sadie and John Tyrrell (New York: Grove's Dictionaries, 2001).
- ^ David D. Boyden, "When Is a Concerto Not a Concerto?", Musical Quarterly 43, no. 2 (April 1957): 220–32 (citation on pp. 228–29); S. Sadie and Alison Latham, The Cambridge Music Guide (Cambridge University Press, 1990), p. 136; P. Holman. Four and Twenty Fiddlers: The Violin at the English Court, 1540-1690 (Oxford University Press, 1996), p. 275.
- ^ J. H. Baron, Chamber Music: A Research and Information Guide, 2nd revised edition (London and New York: Routledge, 2002), p. 133. ISBN 0-415-93736-1
- ^ http://www.cov.org.uk/ Archiviato il 7 ottobre 2011 in Internet Archive. Consort of Voices.
- ^ http://www.roseconsort.co.uk/ Archiviato il 28 maggio 2010 in Internet Archive. Rose Consort of Viols
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Video of consort of viols, su youtube.com.
- Robins, Brian. "The English Viol Consort in the Tudor Era"
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