Chiesa di San Pietro in Carnario | |
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Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Località | Verona |
Coordinate | 45°26′16.2″N 10°59′50.3″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | San Pietro |
Diocesi | Verona |
Stile architettonico | neoclassico |
Inizio costruzione | X secolo |
Completamento | XVIII secolo |
La chiesa di San Pietro Incarnario, o più correttamente chiesa di San Pietro in Carnario, è un luogo di culto cattolico che sorge nel centro storico di Verona, all'inizio di stradone San Fermo; fa parte della diocesi di Verona.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa venne costruita prima del 955 grazie all'opera del conte di Verona Milone,[1] in un luogo che in precedenza era stato adibito a carnarium, per cui un luogo che fin dall'età romana era adibito alla macellazione della carne o a cimitero, considerato il significato ambivalente che aveva quel termine in epoca romana e altomedievale; da questo deriva quindi il toponimo "Incarnario".[2] Di questo antico edificio sopravvive solamente la cripta sotterranea dove tra l'altro si è conservato, su di un pilastro, l'antico affresco di una Crocifissione, di aspetto arcaico e databile probabilmente all'XI secolo.[3]
Intorno al 1440 l'edificio chiesastico fu protagonista di importanti trasformazioni, con la costruzione del campanile e di una nuova abside, ancora presente.[2] Nella seconda metà del XVIII secolo l'edificio venne ulteriormente rinnovato fino ad assumere una forma neoclassica, grazie al progetto dell'architetto Adriano Cristofali.[3] Durante la seconda guerra mondiale subì gravi danni per cui dovette essere restaurato, e durante le stesse operazioni si decise di arretrate la facciata di ben 7 metri per esigenze di viabilità,[2] eliminando in questo modo una campata e due delle cappelle laterali esistenti.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio chiesastico si presenta con una facciata a capanna di stile neoclassico preceduta da una scalinata, orientata verso ovest. Tramite l'alta scalinata si può accedere al portale d'ingresso coperto da un timpano, e sopra di questo si trova una finestra semicircolare. La facciata è racchiusa tra due lesene ioniche angolari che sorreggono una trabeazione su cui si imposta una cornice.[2]
La pianta è ad aula rettangolare, terminante con un presbiterio rialzato di tre gradini rispetto al resto dello spazio e con concluso con un'abside. All'interno le pareti sono scandite da lesene ioniche che sorreggono una trabeazione e sono ornate con opere pittoriche su tela e ad affresco di Luigi Frisoni, mentre il presbiterio raccoglie la pala d'altare di Felice Brusasorzi. La copertura dell'aula è mediante volta a schifo con unghie laterali mentre quella del presbiterio mediante una volta a botte, sempre unghiata.[2]
Sul lato sud del presbiterio si colloca la sagrestia, e sullo stessa fiancata si trova il campanile, che si contraddistingue per la presenza di una cella campanaria con aperture bifore e copertura conica.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nel suo testamento datato 10 luglio 955 si legge: «Cappella mea propria que ego ipse a fundamento fieri rogavi foris muris civitatis veronensis non longe ab ecclesia Sancti Firmi ubi dicitur Carnario, que est dedicata ad honorem beati Petri apostolorum princeps».
- ^ a b c d e f Chiesa di San Pietro Incarnario <Verona>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato l'8 luglio 2020.
- ^ a b c Chiesa di San Pietro Incarnario, su verona.com. URL consultato l'8 luglio 2020 (archiviato l'8 luglio 2020).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Pietro Incarnario
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Pietro Incarnario, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152775603 · LCCN (EN) no2001080667 |
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