Borgo Panigale | |
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Quartiere Borgo Panigale | |
la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Bologna |
Città | Bologna |
Circoscrizione | Quartiere Borgo Panigale-Reno |
Data istituzione | 1962 |
Data soppressione | 1985 |
Superficie | 22,9 km² |
Abitanti | 26 610 ab.[1] (2023) |
Densità | 1 162,01 ab./km² |
Mappa dei quartieri di Bologna | |
Borgo Panigale (Al Båurg o Båurg Panighèl in dialetto bolognese[2]) è un rione di Bologna. Sino al dicembre 1937 è stato comune, poi quartiere del comune di Bologna. Dal 2016 fa parte del Quartiere Borgo Panigale-Reno.[3] È posizionato al confine occidentale della città, fra i fiumi Lavino e Reno.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Inondazioni
[modifica | modifica wikitesto]In tutta la sua storia il territorio di Borgo Panigale è stato continuamente sottoposto a piene del torrente Lavino e del fiume Reno.
Sulla sponda sinistra del fiume Reno, esiste una zona ad ampia probabilità di inondazione[4].
Il reticolo dei canali di bonifica è un'altra fonte di potenziali inondazioni, ad esempio nelle aree di via Rigosa, Morazzo-Olmetola, in prossimità del cimitero di Borgo Panigale e in via Casteldebole[5].
Il 1º ottobre 1893 il ponte sul fiume Reno viene danneggiato a causa di una disastrosa piena[6]. Il 2 febbraio 2019 il fiume Reno ha rotto l'argine nella zona Birra, causando l'allagamento degli edifici vicino alla sponda.[7][8].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Preistoria
[modifica | modifica wikitesto]Età della pietra
[modifica | modifica wikitesto]Un villaggio era già esistente nel mesolitico come emerso dagli scavi in località Due Portoni tra il 1983 e 1984[9][10][11][12].
Età del bronzo
[modifica | modifica wikitesto]In località Sant'Agnese sono emersi oggetti (frammenti ceramici, in bronzo e in oro) negli scavi iniziati nel 1950[13].
Storia antica
[modifica | modifica wikitesto]Età etrusca
[modifica | modifica wikitesto]Numerose tombe di epoca etrusca sono state trovate presso gli scavi Bassi nei primi anni del 1900.[14]
Età romana
[modifica | modifica wikitesto]Quando i romani vinsero i Galli Boi, chiamarono la nuova colonia: Bononia. L'assetto urbanistico della città risale al 189 a.C., anteriore al tracciato della Via Emilia, risalente al 187 a.C.. Già a quel tempo l'area di Borgo Panigale era a vocazione mista: residenziale, produttiva, di attività artigianali e commerciali.[9][15]
Risale al 42 a.C. la riunione del secondo Triumvirato, sull'isola del fiume Reno, per ridare a Roma unità e pace. La via che costeggia il fiume Reno sulla sponda sinistra ricorda quell'evento: "Via del Triumvirato".[13]
I generali romani assegnarono le terre conquistate ai loro ex legionari, i quali diedero inizio ai Vicus Panicalis e Vicus Olmetolae, i due Vici più antichi di Borgo Panigale.[13]
Storia medievale
[modifica | modifica wikitesto]La città era circondata da villaggi, chiamati "vicus". In carte del VIII e IX secolo appare il nome del Vico Panicalis (o Panicale)[16][17][18]. Per la sua ubicazione strategica, per il suo collegamento diretto con Bologna, tramite il ponte sul fiume Reno, acquistò ben presto notevole importanza, diventando: Burgus Panicalis (denominazione risalente a prima del 1117), chiamato più tardi Borgo Panigale. Questo villaggio partecipò a tutti gli avvenimenti storici che si svilupparono attorno alla Via Emilia.[9][13][15]
L'area tra i due fiumi Reno e Lavino, era paludosa, a causa delle numerose piene dei suddetti fiumi. La zona fu bonificata e arricchita di canalizzazioni, aumentando la fama di terra fertile. Le colture erano prevalentemente di cereali minori, in prevalenza panico, affine al miglio, adatto ad essere coltivato in luoghi molto umidi.[9]
Spighe di panico appaiono in un'antica decorazione presente all'interno della chiesa di Santa Maria Assunta di Borgo Panigale. Tre spighe di panico diventarono poi il simbolo del comune e del quartiere.[9]
Storia moderna
[modifica | modifica wikitesto]Si trovano in questo periodo quattro comunità:
- Borgo Panigale
- Medola
- Spirito Santo
- Rigosa
La suddivisione in comunità era probabilmente a quel tempo finalizzata alla riscossione delle tasse.[9]
Storia contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1832 diventa un comune autonomo[15].
All'unità d'Italia, nel 1861, gli viene assegnato il codice ISTAT 037801 ed il codice catastale B027[19], utilizzati solo fino all'accorpamento con il capoluogo, che avvenne il 5 novembre 1937, quando con Regio Decreto n.1793, il governo fascista decise di accorparlo a Bologna[20][21][22][15].
Dal 1859 al 1927 appartiene al Mandamento di Bologna II, del Circondario di Bologna[23][24].
L'area di Borgo Panigale fu sottoposta a pesanti bombardamenti degli alleati nel 1943, a causa della presenza delle fabbriche, dell'aeroporto, delle strutture ferroviarie e del ponte sul fiume Reno.[25]
Il 21 settembre 1960, il consiglio comunale di Bologna decide di dotare Borgo Panigale di un proprio consiglio e viene organizzato in quartiere[21].
Nella suddivisione amministrativa vigente tra il 1964 ed il 1985[26] è stato il quartiere con la maggiore estensione territoriale.
Nella suddivisione amministrativa in vigore dal 1985, è diventato il secondo maggior quartiere per estensione territoriale[27] dopo il neocostituito quartiere Santo Stefano.
Nell'attuale suddivisione in vigore dal giugno 2016 è stato fuso insieme al quartiere Reno nel nuovo quartiere Borgo Panigale-Reno.
Il 6 agosto 2018 l'area è stata teatro di un grave incidente autostradale: un tamponamento, che ha visto coinvolto un camion carico di liquido infiammabile, ha provocato una forte esplosione e ha parzialmente divelto il sovrappasso autostradale sulla via Emilia. L'esplosione ha causato due morti (il conducente dell'autocisterna e uno inizialmente ferito, successivamente deceduto dopo alcuni giorni di agonia in ospedale) e più di 100 feriti, oltre ai danni agli edifici nelle immediate vicinanze dell'area, a causa dell'onda d'urto. Un altro incidente mortale è accaduto a quasi un anno di distanza: il 30 luglio 2019, si è verificato un tamponamento tra camion nella tangenziale ed un successivo incendio, ad appena 50 metri dal disastro dell'anno precedente.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Borgo Panigale è conosciuto per essere sede della nota casa motociclistica Ducati che produce moto famose in tutto il mondo, al cui interno ha sede il Museo Ducati (Ducati Museum).
A Borgo Panigale sono presenti anche le sedi dell'azienda Fabbri (settore dolciario) Marchesini s.n.c. 1984 (manutenzione e riparazione apparecchi di sollevamento) e Teatri di Vita (centro internazionale di teatro).
Il secondo cimitero di Bologna ha sede a Borgo Panigale.[28][29][30]
Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Chiese storiche:
- Chiesa di Santa Maria Assunta di Borgo Panigale[31], nel centro del quartiere, risalente al XIII secolo;
- Chiesa di Santa Maria del Carmine di Rigosa[32], sita nell'omonima frazione, venne costruita nel 1103 e la facciata ricostruita nel 1912;
- Chiesa di Santo Spirito di Lavino di Mezzo, si trova in territorio di Bologna essendo situata prima del torrente Lavino, ma la frazione di Lavino di Mezzo fa parte del comune di Anzola dell'Emilia;
- Chiesa di San Giovanni Battista di Medola[33], amministrativamente legata alla frazione di Casteldebole, ora in uso da parte della comunità ortodossa Bologna ovest ("Biserica Ortodoxă Bologna Vest")[34];
Costruzioni nell'ambito dell'operazione "Nuove Chiese" voluta dal Cardinale Giacomo Lercaro:
- Chiesa di San Pio X[35][36], costruita nel 1969, su progetto dell'architetto Giorgio Trebbi[37];
- Chiesa di Nostra Signora della Pace a La Birra[38][39], la prima chiesina risale al 1955, la costruzione attuale risale invece al 1962[37], su un progetto dell'ingegner Pietro Bolognesi
- Chiesa del Cuore Immacolato di Maria[40][41], la prima chiesina, prefabbricata in legno, risale al 1955, la costruzione attuale risale invece al 1969[42], progettata dagli architetti Giuseppe Vaccaro e Pier Luigi Nervi; fu inaugurata il 18 settembre 1971 dal cardinale Giacomo Lercaro[43];
- Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Gemma Galgani di Casteldebole[44], la prima struttura risale al 1957, la costruzione attuale è del 1967[37], su progetto dell'architetto Vittorio Martinuzzi.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Sede storica dell'azienda Fabbri 1905
- Villa Bernaroli[45]
- Pontelungo, ponte sul fiume Reno
- La Casa del Fascio, viene realizzata nel 1933, per opera dell'architetto Alberto Legnani, oggi sede della Stazione dei Carabinieri e del Comando Compagnia Bologna Borgo Panigale dei Carabinieri[46][25]
- Sede del Caffe Guido't, nel 2019 sede di un'agenzia della Banca Unipol
- Villa Gina
Villa Pallavicini
[modifica | modifica wikitesto]La villa che fu dei conti Pallavicini, conosciuta anche come Villa dei Marchesi Tacoli Pallavicini durante la prima metà del '900, possiede decorazioni di[47][48][49][50][51][52][53][54]:
- Domenico Pedrini (1728-1801), pittore bolognese allievo del Bigari;
- Petronio Fancelli (1734-1800), quadraturista e ornamentista, allievo di Mauro Tesi[55];
- Emilio Manfredi, pittore ed incisore, allievo di Ubaldo Gandolfi[56]
- Vincenzo Martinelli (1737 - 1807), pittore a olio, tempere ed affresco, allievo di C. Lodi[57]
- Gaetano Caponeri, decoratore e pittore
Gli spazi interni della villa[47][50][51][52][53]:
- Sala del Biliardo
- Sala da Ballo
- Sala da Pranzo (1a a sinistra)
- Sala Colonne
- Salotto Cinese
- Sala Pompeiana
- Sala Musica
- Cappella
Passaggi di proprietà nella storia
[modifica | modifica wikitesto]- Famiglia Zagnoni
- Marchese Antonio Gnudi (tesoriere generale del papa Pio VI) e mecenate che fece affrescare le numerose sale
- Conti Pallavicini e Coccapani - Teccoli
- Marchesi Tacoli Pallavicini
- durante la seconda guerra mondiale fu occupata dai nazisti, che ne fecero il loro quartiere generale per la zona di Bologna
- ONARMO, 1944
- Fondazione Gesù Divino Operaio, 1962[58]
Parchi e giardini
[modifica | modifica wikitesto]- Parco dei Pini
- Parco Città Campagna
- Giardino degli Olmi
- Giardino dei Pioppi
- Giardino Jerzy Popiełuszko
- Giardino dei Tassi
- Giardino dei Tigli
- Giardino dei Platani
- Giardino Imre Nagy
- Giardino dei Noci
- Giardino dei Bambù
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]- Biblioteca Borgo Panigale[59]
Collegio Superiore - Istituto di Studi Superiori
[modifica | modifica wikitesto]Il Collegio Superiore è un'istituzione di eccellenza dell'Università di Bologna. A Borgo Panigale è presente una delle due residenze. Vi possono accedere anche studenti Erasmus, studenti di un programma di scambio, studiosi.[60]
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Coppa Florio
[modifica | modifica wikitesto]La Coppa Florio, nell'edizione del 1908, fu disputata nel circuito di Bologna: il percorso comprendeva il passaggio anche attraverso l'allora comune di Borgo Panigale: passando per le attuali via Marco Emilio Lepido e via Persicetana[25].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]abitanti censiti[61]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Industria
[modifica | modifica wikitesto]- Ducati Energia Spa[62], nel 1935 viene posta la prima pietra dei nuovi stabilimenti della Ducati[25]
- Ducati Motor Holding Spa[63]
- SNAM Rete GAS, distretto di Bologna[64]
- Fabbri 1905[65]
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Urbanistica
[modifica | modifica wikitesto]Confina con i comuni di Zola Predosa, Anzola dell'Emilia, Calderara di Reno e Casalecchio di Reno, oltre che con il quartiere Navile e la zona del ex-quartiere Reno, con cui è stato accorpato in un unico quartiere dal 2016.
Il toponimo Borgo Panigale, risalente al medioevo, deriva dal nome di epoca romana Vico Panicalis, che ebbe probabilmente origine dal fatto che nella zona era intensa la coltivazione del panìco, un cereale simile al miglio[10]. Tre spighe di panìco compaiono, intrecciate, anche negli stemmi di comune e quartiere.
Località, rioni e frazioni
[modifica | modifica wikitesto]- La Birra
Località posta sulla sponda sinistra del fiume Reno, a nord del fascio ferroviario; prende il nome dal fatto che qui era localizzato lo stabilimento della "Birra Bologna". La zona ha conosciuto un forte ampliamento edilizio dopo il secondo conflitto mondiale e nel 1955 venne costituita qua la parrocchia di Nostra Signora della Pace, smembrandola da quella di Santa Maria Assunta. A nord, oltre la tangenziale, è situato l'aeroporto Marconi.[66]
- La Scala
Insediamento suburbano risalente alla seconda metà dell'Ottocento, ora completamente integrato al tessuto urbano. La località, di cui l'origine dell'etimo è incerta, era posta sul lato nord della via Emilia Ponente in prossimità della ferrovia Porrettana.[67] All'incrocio con la strada per San Giovanni in Persiceto, ora via Marco Celio, storicamente era presente una "Osteria della Scala", il cui edificio è ancor oggi rimasto.[68] Dal nome del nucleo abitato prende il nome la stazione di Borgo Panigale Scala.
Altre zone e località
[modifica | modifica wikitesto]- Pontelungo
- Casteldebole
- Rigosa
- La Pioppa
- Villaggio INA-Casa[69][70][21], costruito tra il 1953 e 1954 e progettato dall'architetto bolognese Giuseppe Vaccaro
- Lavino di Mezzo[71] frazione divisa tra Bologna ed Anzola dell'Emilia
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Sin dall'epoca romana il Vico Panicalis era l'ingresso ovest della città di Bologna sulla Via Emilia (chiamata dai romani via Aemilia)[15], che attraversa Borgo Panigale da ovest verso est. La Via Emilia è una strada statale, a cui è stato assegnato il numero 9 (SS 9). All'interno del quartiere, in realtà assume i seguenti nomi:
- verso ovest, Via Marco Emilio Lepido, dal nome del console romano che la fece costruire;
- verso est, Via Emilia Ponente.
Agli inizi degli anni '50 fu costruita la variante alla Via Emilia[72], costituita dal viale Alcide de Gasperi, che prosegue con il Viale Palmiro Togliatti.
Pontelungo
[modifica | modifica wikitesto]Il ponte sul Reno fu costruito originariamente dai romani a circa 130 m a valle rispetto al ponte attuale. Aveva 18 arcate ed era lungo 200 m e largo 11.5 m. A seguito di frequenti inondazioni, il ponte crollò verso la fine dell'VIII secolo. Solo nel secolo XII viene citata la costruzione di un nuovo ponte sul Reno, soggetto a pagamento di pedaggio. Le frequenti piene del fiume (1650 e 1771) ne danneggiarono la statica e costrinsero alla costruzione del terzo ponte nel 1878-1880.[15]
Autostrade
[modifica | modifica wikitesto]Borgo Panigale è un importante snodo autostradale della città di Bologna, viene servito dal casello autostradale di Bologna - Borgo Panigale, viene attraversato dai due rami iniziali dell'autostrada A14, costruiti agli inizi degli anni '60[73]:
- ramo originale o Ramo Verde
- Ramo Casalecchio
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Borgo Panigale è servita dalla stazione di Bologna Borgo Panigale e dalla stazione di Casteldebole, sulla ferrovia Porrettana. Entrambe le stazioni sono servite dalle linee S1A (Bologna Centrale-Porretta Terme) e S2A (Bologna Centrale-Vignola) del servizio ferroviario metropolitano di Bologna.
Stazioni ferroviarie soppresse: Stazione di Borgo Panigale Scala.
Aeroporti
[modifica | modifica wikitesto]Uno dei più importanti italiani, unico aeroporto di Bologna, si trova nella zona nord di Borgo Panigale ed è oggi intitolato a Guglielmo Marconi. È sede anche della Stazione meteorologica di Bologna Borgo Panigale, gestita dall'Aeronautica Militare. Nel 1931 l'aeroporto militare Fausto Pesci si trasferisce dalla località dei Prati di Caprara a Borgo Panigale. Il primo servizio di linea risale al 1933; l'inaugurazione avvenne nel 1936.[74][25]
L'aeroporto è collegato alla stazione di Bologna Centrale dal Marconi Express, un sistema ettometrico di trasporto.
Mobilità urbana
[modifica | modifica wikitesto]Il servizio pubblico della città di Bologna, gestito dall'azienda TPER, garantisce a Borgo Panigale frequenti collegamenti con il centro città e con i comuni limitrofi, tramite il trasporto pubblico locale su gomma.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Consolati
[modifica | modifica wikitesto]Alla data 12 gennaio 2019 è presente il "Consolato Generale del Regno del Marocco a Bologna"[75]
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Organizzazioni e società sportive
[modifica | modifica wikitesto]Polisportiva Atletico Borgo Panigale[76]
- Atletico Basket[77]
- Atletico Borgo 1993
- Atletico Euroskate
- Atletico H
- Podistica Atletico Bolognese
- Atletico Volley
Polisportiva Antal Pallavicini[78]
Unione Italiana Sport Per tutti (UISP)
- Centro Nuoto Cavina[79]
Centro Sportivo Italiano (CSI)
Nel calcio il rione è stato storicamente rappresentato dal Panigale Calcio, che arrivò negli anni '40 a disputare la Prima Divisione e la Serie C. Erede di tale società è oggi l'A.S.D. Casteldebole Panigal 1919.
Borgo Panigale è inoltre sede della scuderia motociclistica Ducati Corse.
Impianti sportivi
[modifica | modifica wikitesto]Nella zona Borgo Panigale sono presenti i seguenti impianti sportivi:[80]
- Centro Sportivo Cavina[81]
- Piscina Cavina
- Palestra cardinale Giacomo Lercaro[78], intitolata al cardinale nel 1976[82]
- Centro Sportivo Villa Pallavicini[78]
- Centro sportivo Casteldebole[83]
- Centro tecnico Niccolò Galli[84], sede del Bologna Football Club 1909
- Tennis Club Aeroporto[85]
- Bocciofila Lavinese
- Bocciofila Baldini
- Polisportiva Coop. Italia Nuova - Bocciodromo Fiorini
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Popolazione residente per età, quartiere e zona al 31 dicembre - serie storica, su inumeridibolognametropolitana.it. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di), Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3.
- ^ Presentazione area Borgo Panigale - Comune di Bologna, su comune.bologna.it.
- ^ Comune di Bologna, Piano Comunale di protezione Civile - Tavola 5 (PDF).
- ^ ENRICO BARBETTI, Bologna, alluvioni, ecco la mappa delle zone esposte, su il Resto del Carlino, 1505193353000. URL consultato il 2 febbraio 2019.
- ^ Unione Valli del Reno, Lavino e Samoggia; Ufficio di Protezione Civile Unificato Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia, Zola Predosa, Criticità idraulica, rischio esondazioni (alluvioni) - piano di protezione civile intercomunale (PDF).
- ^ GABRIELE MIGNARDI e PIER LUIGI TROMBETTA, Piena Reno Bologna oggi, rotto l'argine. Case allagate e famiglie evacuate, su il Resto del Carlino, 1549102356000. URL consultato il 2 febbraio 2019.
- ^ Maltempo, allerta rossa. Il Reno rompe gli argini, causando l'allagamento degli edifici vicino alla sponda con conseguente evacuazione a Bologna e nella Bassa, su Repubblica.it, 2 febbraio 2019. URL consultato il 2 febbraio 2019.
- ^ a b c d e f g A cura di Manuela Iodice, autori vari, Borgo Panigale, da villaggio mesolitico a quartiere cittadino, CRABP, Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo Panigale, 1990.
- ^ a b Dal Mesolitico alle soglie dell'età moderna, su comune.bologna.it, www.comune.bologna.it (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2008).
- ^ Luigi Malnati (a cura di), Andrea Cardarelli (a cura di), Atlante dei Beni Archeologici della Provincia di Modena. Volume III. Collina e Alta Pianura., All’Insegna del Giglio, 2009, ISBN 978-88-7814-396-8.
- ^ Cavallari P., Il sito mesolitico di pianura di Cava Due Portoni (Borgo Panigale, Bologna), in Studio tecno-economico e analisi spaziale dell’industria litica. Tesi di Laurea Triennale, Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali ed Ambientali, Università degli Studi di Ferrara, 2006.
- ^ a b c d Evaristo Stefanelli, Bologna, fuori Porta Stiera - Borgo Panigale, Casteldebole, Cavalleria, Lavino, Medola, Pontelungo, Rigosa, Santa Viola, Richelmy editore, Bologna, 1975.
- ^ G. Ghirardini, Sopraintendente agli scavi e ai musei archeologici in Bologna, L'opera delle sovrintendenze dei monumenti, delle gallerie, dei musei e degli scavi. Relazione su gli scavi archeologici e gli acquisti di antichità fatti negli anni 1909-1915 (PDF), in Bollettino d'Arte, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. URL consultato il 29 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2019).
- ^ a b c d e f Paola Monari, LA VIA EMILIA A OVEST DI BOLOGNA. URL consultato il 29 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2019).
- ^ Quartieri, origini del nome e storia: focus su Borgo Panigale e Santo Stefano, su BolognaToday. URL consultato il 25 gennaio 2019.
- ^ Bologna, Borgo Panigale - Collezioni - opere d'arte, quadri, dipinti, sculture, collezioni pubbliche e private a Bologna - GENUS BONONIAE, su collezioni.genusbononiae.it. URL consultato il 25 gennaio 2019.
- ^ Borgo Panigale: dalla campagna ai circuiti, su Ducati Divina, 20 novembre 2014. URL consultato il 25 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2019).
- ^ Comuni d'Italia - Storia del Comune 037801 Borgo Panigale (Codice Catastale B027), su elesh.it. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- ^ Primo scorcio del XX secolo, su comune.bologna.it, www.comune.bologna.it. URL consultato il 14 aprile 2013.
- ^ a b c Mirko Nottoli, Giuseppe Vaccaro: Il quartiere INA e la chiesa del S. Cuore Immacolato di Borgo Panigale, Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte, Corso di Architettura Contemporanea, A.A. 2004-2005.
- ^ Il progetto della "Grande Bologna". Aggregazione di Borgo Panigale, 6 dicembre 1937, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 3 gennaio 2023.
- ^ Decreto 27 dicembre 1859, n. 79
- ^ Regio Decreto 2 gennaio 1927, n. 1, art. 3
- ^ a b c d e Borgo Panigale, su Storia e Memoria di Bologna. URL consultato il 2 aprile 2023.
- ^ La politica del decentramento, su comune.bologna.it, www.comune.bologna.it. URL consultato il 15 ottobre 2013.
- ^ Bologna e i suoi quartieri, su comune.bologna.it, www.comune.bologna.it. URL consultato il 15 ottobre 2013.
- ^ Cimitero di Borgo Panigale, su comune.bologna.it.
- ^ Servizi cimiteriali di Borgo Panigale, su comune.bologna.it.
- ^ Servizi cimiteriali di Bologna, su bolognaservizicimiteriali.it.
- ^ Santa Maria Assunta Di Borgo Panigale | Chiesa di Bologna, su chiesadibologna.it. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
- ^ Santa Maria Del Carmine Di Rigosa | Chiesa di Bologna, su chiesadibologna.it. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2019).
- ^ Affidamento della chiesa di Medola alla comunità ortodossa - Parrocchia di Casteldebole dei Santi Giovanni Battista e Gemma Galgani, su parrocchiacasteldebole.it. URL consultato il 17 gennaio 2019.
- ^ Bologna Vest, su episcopia-italiei.it. URL consultato il 17 gennaio 2019.
- ^ San Pio X | Chiesa di Bologna, su chiesadibologna.it. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
- ^ Parrocchia San Pio X - Bologna, su parrocchie.it. URL consultato il 6 gennaio 2019.
- ^ a b c Parrocchie.it - Il motore di ricerca ufficiale delle parrocchie italiane, su parrocchie.it. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ Nostra Signora Della Pace | Chiesa di Bologna, su chiesadibologna.it. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
- ^ Parrocchia "Nostra Signora della Pace", su parrocchie.it. URL consultato il 6 gennaio 2019.
- ^ Cuore Immacolato Di Maria | Chiesa di Bologna, su chiesadibologna.it. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
- ^ Parrocchia CIM, su facebook.com. URL consultato il 6 gennaio 2019.
- ^ La chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Borgo Panigale, 1955, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 3 gennaio 2023.
- ^ 15 anni per la chiesa, in Il Resto del Carlino, 19 settembre 1971.
- ^ Santi Giovanni Battista E Gemma Galgani | Chiesa di Bologna, su chiesadibologna.it. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
- ^ Villa Bernaroli, su Villa Bernaroli. URL consultato il 6 gennaio 2019.
- ^ La Casa del Fascio di Borgo Panigale, 1933, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 3 gennaio 2023.
- ^ a b Luigi Arbizzani, Giancarlo Bondi, Armide Broccoli, Patrizia Von Eles Masi, Manuela Iodice, Giuliana Steffe, Roberta Tamburini, Carla Venturi, Borgo Panigale nella Storia, Banca Popolare dell'Emilia.
- ^ Crespi Luigi, Vita di pittori bolognesi, Stamperia di Marco Pagliarini, 1789.
- ^ Gaetano Giordani, Memorie storico-artistiche della Parrocchia di santa Maria Assunta di Borgo Panigale, Riedizione moderna: Bologna, Stiassi, 1969, Tipografia a San Tommaso d'Aquino, 1853.
- ^ a b Marcello Oretti, Accademico d'onore dell'Istituto delle Scienze di Bologna, Le pitture nelli palazzi e case di villa del Territorio Bolognese, Biblioteca Comunale dell'archiginnasio di Bologna, 1770.
- ^ a b BIANCONI Girolamo, Guida di Bologna, ATESA EDITRICE, 1973.
- ^ a b CUPPINI Giampiero, MATTEUCCI Anna Maria, Ville del Bolognese, ZANICHELLI, 1969.
- ^ a b BESEGHI Umberto, Castelli E Ville Bolognesi, Tamari, Bologna, 1956.
- ^ Magnani Antonio, In Vincentium Martinellum naturae agrestis pictorem, De Franceschi Gaspare, 1807, SBN IT\ICCU\UBOE\089058.
- ^ Petronio-Fancelli: documenti, foto e citazioni nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 25 gennaio 2019.
- ^ Emilio-Manfredi: documenti, foto e citazioni nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 25 gennaio 2019.
- ^ MARTINELLI, Vincenzo in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 25 gennaio 2019.
- ^ admin, LA FONDAZIONE, su Fondazione Gesù Divino Operaio. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- ^ Biblioteca Borgo Panigale | Istituzione Biblioteche di Bologna | Iperbole, su bibliotechebologna.it. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
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Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- testi di Anna Rosa Bambi e altri, a cura di Manuela Iodice, presentazione di Eugenio Riccomini, Borgo Panigale: da villaggio mesolitico a quartiere cittadino, CRABP (Cassa Rurale ed Artigiana Borgo Panigale), 1990, Codice SBN: CFI0173108, ASIN: B07KFJC2DJ
- Evaristo Stefanelli, Bologna, fuori Porta Stiera, Bologna, Richelmy Editore, 1975, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\UBO\0122758.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Borgo Panigale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Borgo Panigale, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Longhena, BORGO PANIGALE, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Bórgo Panigale, su sapere.it, De Agostini.
- Borgo Panigale, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Collezione Brasa - Cartoline di Bologna, su cartolinebologna.xoom.it. URL consultato il 26 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2019).