Il Carnevalino[1] è la tradizione diffusa nel comune di Pescia di festeggiare Santa Dorotea, la santa patrona locale, nel giorno di Mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima, prolungando di un giorno i festeggiamenti di carnevale ogni anno.[2]
Si tratta di una tradizione singolare in quanto, in tutta la Chiesa cattolica, per le Ceneri vige il precetto di digiuno e astinenza. Tradizionalmente, tale aspetto veniva parzialmente salvaguardato rispettando l'astinenza dalla carne, consumando cibo a base di pesce e verdure. Era usanza fare una gita al mare, a Viareggio, dove consumare tali pietanze[3].
Altro aspetto peculiare è che, la commemorazione liturgica di Santa Dorotea è il 6 febbraio[4], mentre la data del Mercoledì delle ceneri è mobile. Mentre la ricorrenza religiosa rimane nella sua data fissa originaria, la festa civile del santo patrono cittadino, con la relativa chiusura di scuole e attività lavorative, è stata invece agganciata al Mercoledì delle ceneri.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dal XVIII secolo, in un contesto sociale anticlericale, cominciò la tradizione del carnevalino[5], con l'allestimento di banchetti pubblici, probabilmente a scopo dissacratorio[6].
Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, vista l'abitudine della popolazione di abbandonarsi a festeggiamenti e veglioni il Martedì grasso, i proprietari delle fabbriche della Valdinevole, decisero di assecondare l'usanza del Carnevalino concedendo un giorno festivo ai propri lavoratori, anche per evitare infortuni sul lavoro[3]. Questa giornata lavorativa era poi recuperata nell'anno, in quanto la festa per il santo patrono era considerata già fatta.
Tradizioni
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Oltre alla già citata gita a Viareggio, un'altra tradizione era quella di passare la giornata sulle colline della Valleriana, in particolare a Vellano.
Infatti i pesciatini, dopo aver portato a spasso il fantoccio Beo[7], erano soliti partecipare ai veglioni del Martedì grasso nei paesi, fermandosi a dormire lì. Il giorno seguente, nel pomeriggio, prima di rientrare a Pescia si concedevano la cena de' po'eri (cena dei poveri), priva di carne[8][9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giuseppe Giusti, Le poesie di Giuseppe Giusti edite ed inedite, Firenze : F. Le Monnier, 1863. URL consultato il 29 aprile 2024.
- ^ "Carnevalino a Pescia": una cronaca del 1796 rivive grazie all'Archivio di Stato ..:: Valdinievole Oggi ::.. Notizie, News, Fatti, personaggi, politica della Valdinievole, su www.valdinievoleoggi.it. URL consultato il 29 aprile 2024.
- ^ a b Il Cittadino Pescia, Mercoledì è carnevalino. La festa tutta pesciatina nelle parole di Stefania Berti, su Il Cittadino Pescia, 2 marzo 2019. URL consultato il 18 febbraio 2024.
- ^ Cronologia, cronografia e calendario perpetuo: Dal principio dell'èra cristiana ai nostrigiorni. Tavole cronologico-sincrone e quadri sinottici per verificare le date storiche., U. Hoepli, 1988. URL consultato il 29 aprile 2024.
- ^ Lettere ed Arti Robarts - University of Toronto, Memorie e documenti della storia di Lucca, Lucca, 1914. URL consultato il 29 aprile 2024.
- ^ Santa Dorotea (PDF), su edizioniets.com.
- ^ Archivio per lo studio delle tradizioni popolari: rivista trimestrale, Clausen, 1888. URL consultato il 29 aprile 2024.
- ^ Comune di Pescia, "Il Carnevalino" a Vellano, su www.comune.pescia.pt.it. URL consultato il 18 febbraio 2024.
- ^ Il Carnevalino A Vellano a Pescia | 2023 | (PT) Toscana. Carnevale Carnevale | eventiesagre.it, su www.eventiesagre.it. URL consultato il 18 febbraio 2024.
