Il manoscritto Vaticano Latino 3793, conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, è una raccolta (canzoniere) di poeti italiani del Duecento.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Il codice siglato Vaticano latino 3793 della Biblioteca Apostolica Vaticana è il più ampio manoscritto della lirica italiana delle origini: contiene circa mille componimenti, mentre tutti gli altri manoscritti di poesia "pre-stilnovista" oltrepassano appena, nell'insieme, il numero di cinquecento. Senza questo codice, di molti autori oggi avremmo perso completamente notizia.
La raccolta è divisa in due parti: la prima comprende solo canzoni (137), la seconda sonetti (670). Nell'ordinamento del progetto, nella struttura e nell'ordine degli autori, presumibilmente dovuti allo scriba che copiò la maggior parte dei testi, è stato da più critici ravvisato un preciso disegno storiografico che traccia l'evoluzione della lirica volgare italiana dalla cosiddetta Scuola siciliana, attraverso i poeti Siculo-toscani, fino a Dante e al cosiddetto Amico di Dante.
Di seguito si elencano i contenuti principali dei diversi fascicoli del manoscritto:
- Indice degli autori;
- Giacomo da Lentini (Madonna, dir vi voglio);
- Rinaldo d'Aquino, Jacopo Mostacci;
- Cielo d'Alcamo, Ruggieri Apugliese e Giacomino Pugliese;
- Mazzeo di Ricco, re Enzo, Percivalle Doria, Compagnetto da Prato, Messer Osmano, Neri de' Visdomini, Ruggierone da Palermo;
- Guido Guinizzelli, Nascimbene di Bologna, Tomaso di Faenza, Roberto Galliziani di Pisa, Bonagiunta Orbicciani;
- Guittone d'Arezzo;
- Ancora Guittone (Ahi lasso, or è stagion del doler tanto);
- Poeti fiorentini: Chiaro Davanzati e Monte Andrea;
- Chiaro Davanzati;
- Chiaro Davanzati (in tutto presente con sessanta canzoni);
- Chiaro Davanzati e anonimi;
- Monte Andrea;
- poeti fiorentini già antologizzati tra cui: Bonagiunta, Guido delle Colonne (Amor, che lungiamente m'ài menato), Monte;
- Interviene un secondo scriba; Dante Alighieri (Donne ch'avete intelletto d'amore), serie di canzoni anonime, attribuite da Gianfranco Contini all'"Amico di Dante" ;
- Mancante;
- Mancante; si presume dovessero rimanere "bianchi" per nuovi inserimenti in corso d'opera;
- Apre la serie dei sonetti: Giacomo da Lentini: tenzoni (scambio di sonetti tra due o più poeti) sulla natura d'amore;
- Guittone d'Arezzo (80 sonetti) e altri rimatori toscani;
- Rimatori fiorentini minori;
- Chiaro Davanzati (122 sonetti);
- Tenzoni di ambiente toscano municipale;
- Idem;
- idem;
- Rustico di Filippo, varie tenzoni e sonetti dell'"Amico di Dante".
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- R. Antonelli, Canzoniere Vaticano latino 3793, in AA.VV., Letteratura italiana, diretta da A. Asor Rosa, Le Opere, I: Dalle Origini al Cinquecento, Torino, Einaudi, 1992, pp. 27–44.
- I canzonieri della lirica italiana delle origini, I: Il Canzoniere Vaticano, a cura di L. Leonardi, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2000.
- R.Antonelli, I poeti della scuola siciliana, volume I, Giacomo da Lentini, I Meridiani, Arnoldo Mondadori Editore, 2008, pp. XXVI-XXX
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