Bruciata viva | |
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Titolo originale | Brulée vive |
Autore | Suad |
1ª ed. originale | 2003 |
1ª ed. italiana | 2007 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | autobiografia |
Lingua originale | francese |
Ambientazione | Cisgiordania |
Protagonisti | Suad |
Bruciata viva. Vittima della legge degli uomini (Brulée vive) è un romanzo autobiografico scritto da Suad, con la collaborazione di Marie-Thérèse Cuny. Pubblicato nel 2003 in Francia, ha venduto milioni di copie ed è stato tradotto in 37 lingue.
È una testimonianza di una vittima del Delitto d'onore. L'autrice racconta la sua vita insieme a Jacqueline Thibault, della Fondazione SURGIR, che all'epoca collaborava con Terre des Hommes, che aiutò Suad a sopravvivere.
In Italia è stato pubblicato nel 2007 da Edizioni Piemme.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Villaggio della Cisgiordania. Suad ha diciassette anni. È innamorata e incinta. Questa situazione è sinonimo di disonore per la sua famiglia che decide, dunque, di giustiziarla. Ad incaricarsi dell'esecuzione a morte sarà suo cognato che la cospargerà di benzina e la brucerà. Questa è una pratica normale agli occhi di tutti e non viene riconosciuta come omicidio. Ogni anno nel mondo se ne registrano molti di casi, alcuni non vengono neanche denunciati. Suad, gravemente ustionata, riesce a salvarsi grazie all'intervento di una donna che opera in un'organizzazione umanitaria. Ha deciso di raccontare al mondo la sua storia e far conoscere quello che si definisce un delitto d'onore.
Personaggi principali
[modifica | modifica wikitesto]- Suad: Narratrice.
- Adnan e Leila: Genitori di Suad.
- Assad: Fratello di Suad.
- Hussein: Cognato di Suad.
- Maruan: Figlio di Suad.
- Jacqueline: Fondatrice della Fondazione Surgir, sosterrà Suad fino al suo trasferimento in Europa.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Suad, Bruciata viva, Vittima della legge degli uomini, L. Crepax (traduttore), Piemme, 2007, ISBN 9788838483295.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale della fondazione SURGIR, su surgir.ch.