(Salerno 12 Febbraio 1945) è uno studioso di architettura e arte, saggista, architetto, docente universitario
Biografia
Nato a Salerno nel 1945, frequenta nella sua città il Liceo Scientifico Giovanni da Procida e si iscrive nel 1964 alla facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli dove segue i corsi di Michele Capobianco, uno dei maggiori architetti italiani del dopoguerra, laureandosi nel 1973 quando ha già svolto il servizio militare da ufficiale del Genio Pionieri. Dopo la laurea collabora quale assegnista ai corsi di Composizione Architettonica tenuti da Capobianco e, quale assistente volontario, ai corsi di Storia dell’Arte Contemporanea tenuti presso l’Università di Salerno da Filiberto Menna, allievo di Giulio Carlo Argan e primo cattedratico italiano della sua disciplina. Insegna quindi, da professore incaricato di Disegno presso la Facoltà di Ingegneria della Calabria e di Progettazione Architettonica IV presso la Facoltà di Architettura di Napoli tra il 1975 ed il 1977. Successivamente vince il concorso a cattedra bandito nel 1978 nelle discipline della Progettazione Architettonica risultando professore ordinario a soli 35 anni, il più giovane accademico italiano di Progettazione. Divenuto professore di Progettazione Architettonica del V anno presso la Facoltà di Architettura di Napoli segue numerosi allievi e tesi di laurea ed è, dal 1989 al 2015, coordinatore dal Dottorato multisede (Napoli Reggio Calabria Palermo) in Composizione Architettonica. Viene eletto per tre tornate non consecutive Direttore del Dipartimento di Progettazione Architettonica e Ambientale ed è consulente del Ministro dell’Università Antonio Ruberti per la definizione e collocazione della seconda università di Napoli. È stato altresì visiting professor, invitato da Kenneth Frampton, presso la Columbia University di New York e, su invito di Henry Bresler, all’École Nationale Supérieure d'Architecture de Paris Belleville. Nel 2015, su proposta dell’Ateneo napoletano viene riconosciuto Professore Emerito dal Ministro dell’Università. Dal 1992 al 1999 è Presidente dell’Ordine degli Architetti di Salerno.
Progetti
Sino al divieto per i docenti universitari di svolgere la professione sancito nel 1992 dalla legislazione sui lavori pubblici e da quella universitaria, ha redatto progetti complessi, per concorsi o su incarico pubblico. Tra questi il concorso “Il sole e l’Habitat” bandito nel 1979 dal Ministero dell’Industria, dove è tra i vincitori, il concorso per la costruzione dell’aerostazione di Venezia, per le residenze universitarie di Salerno (1991), pure vincitore. Progetta nel 1987 la Cittadella Giudiziaria di Salerno e nel 1988 la cittadella del Cinema per il Giffoni Film Festival. L’Enciclopedia dell’Architettura edita dalla Motta edizioni e dal Sole 24Ore, curata da Aldo de Poli, così scrive di lui: “...Attento alla dimensione teorica dell'architettura, tra decostruzione degli elementi progettuali e ricostruzione dei racconti e delle idee, concentra il suo interesse sulla modernità e sui suoi attori (G. Terragni, A. Loos, L. Mies van der Rohe, I.J. Semper, G. Piranesi) per ritrovare in ogni singola storia l'inscindibile nesso tra fare e pensare e nel loro insieme la vocazione alla pluralità e alla sperimentazione propria al moderno, ma già implicita nell'impalbabilità originaria dell'architettura. Un analogo interesse all'esplorazione dei linguaggi e allo scandaglio delle forme sottende la ricerca progettuale” 1 .
Pubblicazioni
La sua attività pubblicistica è molto attiva. Scrive per importanti riviste d’arte e architettura quali Data, Nac, Figure, L’Architettura cronaca e storia, Controspazio, e dirige la rivista Bloom del Dottorato di cui è coordinatore. I suoi saggi, spesso a carattere monografico sugli architetti italiani moderni, sull'esperienza dell’a 1 rchitettura tedesca e sulle tendenze più recenti del progetto, conoscendo la citazione di importanti studiosi 2 , si caratterizzano per i riferimenti all’estetica contemporanea e a studiosi come Heidegger, Vattimo, Derrida, Deleuze, Cacciari. Tra gli altri si segnalano:
A. Cuomo. Mies nicht mehr ist, CLEAN, Napoli 2023
A. Cuomo, Gropius pathos logos ethos, CLEAN, Napoli 2023
A. Cuomo, Loos totdzem, CLEAN, Napoli 2023
A. Cuomo. Il fantasma dell’architettura, Mimesis, Sesto San Giovanni 2022
A. Cuomo. Terragni ultimo (II edizione) Mimesis, Sesto San Giovanni 2020
A. Cuomo, La fine (senza fine) dell’architettura, DEditore Ladispoli 2015
A. Cuomo, La città infinita, Libria Melfi 2013
A. Cuomo, Nichilismo e utopia nell'architettura tedesca contemporanea. Franco Angeli, Milano/Roma 2009
A. Cuomo, Come un Gropius che ha letto Croce. (In: S. Stenti, Marcello Canino, Clean Napoli) 2005
A. Cuomo, Considerazioni minime sul sole. (In: P. Portoghesi, R. Scarano, L'architettura del sole, Gangemi Roma 2004)
A. Cuomo, Tra Semper e Gropius, Frampton e Argan, Gangemi Roma 2004 A. Cuomo (a cura di) Architettura Arte Museo, Gangemi Roma 2004
A. Cuomo, Doktor Loos, Libria Melfi 2000
A. Cuomo. Umbratile Mediterraneo. In: AAVV. L'architettura del Mediterraneo, p. 101-108, Roma, Gangemi Editore, 2003
A.Cuomo. Centro-Periferia. In: AAVV. Riprogettare la periferia. Scritti e progetti sul recupero dei quartieri di edilizia pubblica, p. 5-6, Napoli, Clean 2003
A.Cuomo. L'architettura portoghese tra oceano e Mediterraneo. In: AAVV. L'identità plurale, caratteri dell’architettura portoghese, p. 15-20, Napoli, Guida 2002
A. Cuomo. Terragni uomo. ultimo, Guida Napoli, 1987
A. Cuomo. Vuoti a rendere, ArQ vol. 14 1997
A. Cuomo. Santuari del nulla. Saggio sull’architettura di Mies van der Rohe. In ArQ vol. 4 1990
A. Cuomo. Architettura e popolo tra fascismo e new deal, ArQ vol. 2 1989 A. Cuomo. Moderno, postmoderno, surmoderno, in Figure n. 4-5 1983
A. Cuomo. Le Esposizioni nel tempo, in Figure, n. 2-3 1982
A. Cuomo. Piranesi e l’archeologia per frantumi come scienza della città. In AAVV. Dalla città preindustriale alla città del capitalismo, a cura di A. Caracciolo, Il Mulino, Bologna 1979
A. Cuomo, Alberto Sartoris, l'architettura italiana fra tragedia e forma, Kappa Roma 1978
A. Cuomo, Architettura e negatività, in Controspazio n. 1, 1978
A. Cuomo. Sulla linguistica architettonica, in L’Architettura cronache e storia, n.7 1975
A. Cuomo, Architettura tra poststoria e postumano. BLOOM, vol. 1, 2012
A. Cuomo, Città liquide, arche, turris babel, unicorni e case d'amore.. BLOOM, vol. 1 2011,
A. Cuomo, La costruzione plastica dell'architettura. BLOOM, vol. 2, 2011
A. Cuomo. (2010). Architetto! ....Leque(u)x?. BLOOM, vol. 1, 2010
A. Cuomo. Il palazzo Littorio di Terragni. BLOOM, vol. 1, 2010
A. Cuomo. L’architettura del vitalismo di Henry van de Velde, BLOOM, vol. 3,2009
A. Cuomo. Virus e deliri. L’architettura tra Derrida e Koolhaas. BLOOM, vol. 1, 2009
Note
AAVV, Enciclopedia dell’architettura, a cura di Aldo De Poli, Edizioni Motta – Sole 24Ore, Milano 2008 2 M. Tafuri, La sfera e il labirinto, Einaudi, Torino 1980,
M. Tafuri, Five architects, Officina, Roma 1983
Collegamenti esterni
https://it.everybodywiki.com/Alberto_Cuomo
https://www.unina.it/ateneo/docenti-e-ricercatori/professori-emeriti