Bozza:Mr. Yeah

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Mr. Yeah

Mr. Yeah, pseudonimo di Andrea Cartabia (Tradate, 1989), è un artista italiano.

Biografia e carriera

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Mr. Yeah, all'anagrafe Andrea Cartabia, Classe 1989. Si diploma presso l'Istituto d'Arte di Lomazzo nel 2008 ed immediatamente dopo si dedicò all'aerografazione di moto e di caschi, oltre ad iniziare un percorso come street artist realizzando murales. L'anno successivo al diploma dedica tutte le sue energie per la sua più grande passione: quella dei tatuaggi. Inizia dunque a intraprendere la carriera di tatuatore presso uno studio professionale e a oggi[quando?] può vantare di aver lavorato in diversi tattoo Shop importanti e di aver partecipato a diverse convention nazionali ed internazionali[quali? quando?]. Parallelamente alla sua carriera di tatuatore, Andrea ha sempre dipinto, ma con l'avvento della pandemia globale dovuta al covid-19 e alla conseguente quarantena forzata, Andrea sente dentro di sé il forte impulso di dipingere con più dedizione, dedicando alla pittura molto più tempo ed impegno. Nell'ottobre del 2021 partecipa alla Biennale di Firenze, mostrando al pubblico la sua opera "fluida" intitolata Fasi lunari. Nel marzo 2022 sarà invece ospite dall'Affordable Art Fair di New York.

«Un quadro dev'essere necessariamente quadrato?»

Lo stile di Mr. Yeah è definito dall'artista stesso "Fluidismo". Esso nasce dall'idea anti-conformista, derivata dalla noia di osservare sempre tele relegate ad una condizione geometrica standard, perfetta e pulita come il quadrato e il rettangolo, incontrando linee curve in casi eccezionali di cerchi e ovali.

L'artista si concentra dunque sullo studio del supporto, ricercando l'originalità.

Decide che le sue opere "non potevano essere racchiuse all'interno di una tela asettica" ma che il supporto stesso sarebbe dovuto essere un'opera d'arte, o per lo meno, contribuire ed unirsi ad essa.

Lo studio perseverante e la ricerca di unicità lo portano ad apprendere che le forme morbide e fluide non avrebbero potuto essere del tutto libere e dettate dal volere del disegno, ma dovevano adattarsi e conformarsi nell'ambiente stesso.

Per fare questo, Andrea analizza gli ambienti abitativi che generalmente raccolgono e custodiscono le opere d'arte. L'artista ragiona dunque sulle rampe di scale, sulle porte e sugli interruttori elettrici, progettando idee in grado di sposarsi con le inclinazioni presenti nei vari ambienti, traducendoli e personalizzandoli ad ogni necessità. I supporti vengono dunque classificati nel mezzo fra l'opera artistica e quella di artigianato: non seguono uno schema predefinito ma vengono modellati per accompagnare l'immagine rappresentata su di essi.

Sono fluidi, morbidi, colanti. Esse accolgono le opere di Mr. Yeah e si uniscono a loro in un tutt'uno. Il termine Fluidismo, infatti, non è solo legato al supporto ma anche i soggetti rappresentati, concepiti e creati simultaneamente alla realizzazione della tavola. Le opere sembrano prendere vita ed acquisire una quarta dimensione, entrando in rapporto con lo spazio. È esemplificativa l’opera intitolata Climate Change che presenta un supporto "colante" che richiama lo stile Surrealista e in particolar modo gli orologi molli presenti nell'opera La persistenza della memoria di Salvador Dalì.

Il supporto e il soggetto vanno di pari passo. La tavola di legno sembra sciogliersi così come il soggetto, interpretando in maniera diretta e senza equivoci il tema dello scioglimento dei ghiacci, dovuto al cambiamento climatico che il mondo sta affrontando.

Dal punto di vista iconografico Climate Change si differenzia dai precedenti. I soggetti tipici di Mr. Yeah sono donne rappresentate nude, coperte di fiori e con corpi morbidi, che ricordano le opere dell'artista colombiano Fernando Botero.

Le campiture sono piatte, sia nei soggetti che negli sfondi, richiamando un'impostazione grafica derivante dal suo background come tatuatore professionista. Ultimo immediato rimando storico, anch'esso aiutato dalla superficie piatta e le stesure uniformi di colore, è quello legata all'arte e alla cultura giapponese, che fin da subito si distingue per la sua semplicità, essenzialismo e raffinatezza decorativa. Particolarmente evidenti, sono i fiori utilizzati come ornamenti, che costellano i dipinti come in una pioggia fiabesca.

Mostre collettive

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  • 2021 "Biennale di Firenze" Firenze[1]
  • 2022 marzo "The Affordable Art Fair New York" NYC
  • 2022 settembre "Europartfair" Amsterdam
  • 2022 novembre "Bruxellesartfair" Bruxelles
  • 2022 dicembre "Palazzo Bembo" Venezia
  • 2024 aprile "Spazio Arte Tolomeo" Milano

Mostre personali

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  • 2022 ottobre "Villa Borletti" Origgio[2]
  • FASI LUNARI, acrylic on canvas on wood panel, 90x235 cm
  • FLUIDA, acrylic on canvas on wood panel, 180x210 cm
  • FLUIDO DONNA CON BOA, acrylic on canvas on wood panel, 44x30 cm
  • FLUIDO PIPA, acrylic on canvas on wood panel, 210x92 cm
  • OSTINAZIONE, acrylic on canvas on wood panel, 217x119 cm
  • ORGIA FLOREALE, acrylic on canvas on wood panel, 200x100 cm
  • CLIMATE CHANGE, acrylic on canvas on wood panel, 134x134 cm
  • ACID FLUID, acrylic on canvas on wood panel, 107x120 cm
  • PROSPETTIVE FUTURE, acrylic on canvas, 151x87 cm 
  • GLI INSEPARABILI, oil on canvas, 180x90 cm
  1. ^ (EN) XIII Florence Biennale 2021 Participating Artists, su florencebiennale.org. URL consultato il 25 settembre 2024.
  2. ^ Archivio eventi, su borlettioriggio.it. URL consultato il 25 settembre 2024.

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Collegamenti esterni

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