Indice
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Inizio
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1 La storia
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2 Le denominazioni ufficiali
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3 Albo d'oro
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4 Statistiche
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4.1 Vittorie per pilota
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4.2 Vittorie per costruttore
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4.3 Vittorie per motore
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4.4 Pole position per pilota
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4.5 Pole position per costruttore
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4.6 Pole position per motore
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4.7 Giri veloci per pilota
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4.8 Giri veloci per costruttore
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4.9 Giri veloci per motore
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4.10 Podi per pilota
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4.11 Podi per costruttore
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4.12 Podi per motore
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4.13 Punti per pilota
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4.14 Punti per costruttore
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4.15 Punti per motore
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5 Note
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6 Altri progetti
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7 Collegamenti esterni
Gran Premio d'Australia
Gran Premio d'Australia | |
---|---|
Altri nomi | (EN) Australian Grand Prix |
Sport | |
Categoria | Formula 1 |
Federazione | FIA |
Paese | Australia |
Luogo | Circuito Albert Park |
Organizzatore | Fédération Internationale de l’Automobile |
Cadenza | Annuale |
Formula | Gran Premio di Formula 1 |
Storia | |
Fondazione | 1928; valevole per il mondiale di Formula 1 dal GP 1985 |
Numero edizioni | 87 (di cui 38 valevoli per il mondiale di Formula 1) |
Detentore | Carlos Sainz Jr. |
Ultima edizione | GP 2024 |
Il Gran Premio d'Australia è una gara automobilistica. Fa parte del campionato mondiale di Formula 1 dal 1985.
La storia
[modifica | modifica wikitesto]Prima della seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Si hanno notizie di una prima edizione di un Gran Premio d'Australia già dal 1927, relativamente a una gara che si sarebbe tenuta nei pressi di Sydney. È, comunque, generalmente considerata come prima edizione la 100 Miles Road Race del 1928, tenuta sull'originale tracciato stradale di Phillip Island .[1] La prima edizione fu vinta da Arthur Waite con una vettura Austin, una 7. Il primo vero e proprio gran premio d'Australia si disputò l'anno seguente, sempre sullo stesso tracciato. In quelle prime edizioni partecipavano vetture tra le più disparate. La Bugatti comunque dominò quella prima fase pionieristica, imponendosi tra il 1929 e il 1932. L'ultima gara a Philip Island si tenne nel 1935.
Per tre anni il gran premio non venne disputato anche se nel 1937 fu tenuto un gran premio a Victor Harbor[2]. Nel 1938 riapparve la gara, che si tenne sul Circuito di Mount Panorama, nei pressi della città di Bathurst. L'edizione venne vinta dall'inglese Peter Whitehead, al volante di una B-Type dell'ERA[3]. L'anno seguente la gara venne tenuta su un circuito nei pressi di Lobethal, prima che la guerra interrompesse la manifestazione.
Dopo la seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Il Circuito di Mount Panorama tenne a battesimo la prima edizione dopo il conflitto nel 1947, iniziando così una rotazione tra i vari circuiti, decisa dal nuovo organismo costituito nel Paese per l'organizzazione degli sport motoristici, la CAMS.[4] I vari luoghi in cui la gara si tenne negli anni seguenti furono Point Cook, Leyburn, Nuriootpa e Narrogin. Si trattava di circuiti stradali oppure disegnati all'interno di aeroporti. Nel 1952 la manifestazione tornò a Mount Panorama. La vittoria fu appannaggio di Doug Whiteford con una Talbot-Lago di Formula 1. Altre vetture importate dall'Europa come le Maserati, le OSCA o le Cooper dimostrarono la poco concorrenzialità di quelle elaborate in Australia. La fine delle vetture nazionali era segnata, anche se vetture basate su delle Maybach, guidate da Stan Jones, furono ancora competitive per qualche edizione.
Lex Davison, che per anni aveva sperimentato l'uso di motori di vetture sport su vetture di Formula 2, ottenne la sua prima vittoria con una HWM di F2, motorizzata Jaguar nel 1954, mentre nel 1953 Whiteford aveva vinto il suo terzo, e ultimo, gran premio, tenuto per la prima volta nell'Albert Park Lake di Melbourne. Questa area ospita nuovamente dal 1996 il Gran Premio d'Australia, anche se su un percorso modificato.
Il GP tornò all'Albert Park nel 1956, l'anno delle Olimpiadi di Melbourne. In quella edizione si affacciarono piloti europei come Stirling Moss e case come la Maserati, che portò delle 250F e delle 300S. Proprio Moss si aggiudicò il gran premio davanti a Jean Behra.[5]
Formula Tasman
[modifica | modifica wikitesto]La crescente fama di Jack Brabham e quella del neozelandese Bruce McLaren trasformarono la natura della gara. Brabham, che aveva vinto l'edizione 1955 con una vecchia vettura sport Cooper T40 Bristol[6], iniziò a testare l'evoluzione della sua vettura Cooper di F1 durante l'inverno, facendo così iniziare un flusso di vetture di questo costruttore verso l'Australia e la Nuova Zelanda. Questo, assieme all'arrivo di molte vetture Lotus e la nascita della casa costruttrice dello stesso Brabham, fecero, in pratica, sparire le vetture di costruzione australiana. Quando la cilindrata dei motori montati sulle vetture di Formula 1 fu limitata a 1.500 cm³, le vetture australiane, dotate di un motore da 2.500 cm³, divennero incredibilmente attraenti per piloti e costruttori europei. Nacque così la Formula Tasman.
I migliori piloti di F1, durante l'inverno, si trasferivano in Oceania per competere in una serie in cui il Gran Premio d'Australia e quello di Nuova Zelanda rappresentavano le gare più prestigiose. Questo fenomeno si verificò dal 1963 al 1969. La popolarità acquistata da questa serie spinse la Federazione a riaumentare la potenza dei motori della F1 (il "ritorno alla potenza" del 1966).
Lo sviluppo dei motori Repco diede a Brabham anche la possibilità di essere molto competitivo con le sue vetture nel campionato di F1, che vinse nel 1966, e in cui giunse secondo nel 1967.
Molti dei migliori piloti dell'epoca parteciparono al Gran Premio tra cui: Jim Clark, John Surtees, Timmy Mayer, Phil Hill, Jackie Stewart, Graham Hill, Jochen Rindt, Pedro Rodríguez, Piers Courage; così come scuderie quali Cooper, Lotus, Lola, BRM, così come vetture a 4 ruote motrici come la Ferguson P99. Anche la Scuderia Ferrari si cimentò nel campionato che propose anche molti validi corridori locali quali Brabham, McLaren, Denny Hulme, Chris Amon, Frank Gardner, Frank Matich, Leo Geoghegan e Kevin Bartlett. Brabham vinse il gp tre volte, McLaren due. Il trionfo di Clark in Australia fu, in pratica, la sua ultima importante vittoria. Lo scozzese s'impose nell'edizione 1968, davanti a Chris Amon, sul Circuito di Sandown. Graham Hill vinse nel 1966 mentre Amon si aggiudicò l'ultima gara della Tasman con vetture di F1, nel 1969 con una Ferrari, davanti al suo compagno di scuderia, Derek Bell, in una gara tenuta a Lakeside.
Formula 5000
[modifica | modifica wikitesto]Col termine del decennio venne meno l'interesse dei costruttori europei a partecipare al campionato. Inizialmente si decise di adottare per le vetture di F. Tasman una motorizzazione di 2.000 cm³ prima di passare a vetture di Formula 5000.[7]
Nel 1976 la Tasman vide una scissione tra il campionato corso in Australia e quello disputato in Nuova Zelanda. Il GP d'Australia si separò dalle altre gare e divenne una manifestazione a sé stante.
In questo periodo vari piloti della vecchia Tasman quali Matich, Geoghegan e Bartlett si trovarono a competere con piloti più giovani quali Garrie Cooper (della Elfin) e Graham McRae (che sviluppavano proprie vetture) assieme ad altri quali Max Stewart, John McCormack e Alfredo Costanzo che usavano invece vetture europee, per lo più Lola. Matich si impose due volte prima delle vittorie di Stewart e McRae. Alla fine degli anni settanta la gara accolse anche piloti australiani ormai divenuti affermati piloti in F1, come Alan Jones, Larry Perkins e Warwick Brown che vinse nel 1977. Il pilota di vetture sport John Goss fu capace di segnare un'interessante doppietta, aggiudicandosi gran premio nel 1976 e Bathurst 1000 nel 1974.
Calder Park
[modifica | modifica wikitesto]La crescente importanza del campionato locale del Gruppo C, riservato a vetture turismo, fecero perdere interesse alla F5000. Nel 1980, tuttavia, si tenne un'edizione particolare del GP che vide la vittoria del campione del mondo di F1, l'australiano Alan Jones. La gara, tenuta sul Circuito di Calder Park vide alla partenza, oltre alle solite vetture di F5000 e Formula Pacific, anche due vetture di F1, tra cui proprio quella guidata da Jones, una Williams FW07, e un'Alfa Romeo, guidata da Bruno Giacomelli.[8][9]
I successivi quattro gran premi (tutti svolti sempre a Calder Park) videro l'utilizzo di vetture della Formula Pacific (ridenominate poi F.Mondial)[10] anche se videro alla partenza alcuni piloti di F1. Il brasiliano Roberto Moreno dominò questo periodo con ben tre vittorie. L'unico a spezzare questo filotto fu, nel 1982, Alain Prost. Il tentativo però di portare il mondiale di F1 a Calder Park non andò mai in porto.[11]
Formula 1
[modifica | modifica wikitesto]Solo dal 1985 la manifestazione fu inserita nel calendario del Campionato del Mondo di Formula 1. Da allora e fino al 1995 fu il tracciato cittadino di Adelaide a essere sede del Gran Premio, collocandosi come gara di chiusura della stagione: la prima edizione vide vincitore Keke Rosberg su Williams. Due volte il Gran Premio d'Australia fu decisivo per l'assegnazione del titolo: nel 1986 Nigel Mansell, in testa al campionato alla vigilia, dechappò uno pneumatico, nel corso della gara, e fu costretto al ritiro, dando via libera ad Alain Prost che andava a vincere e si laureava campione del mondo per la seconda volta. Nel 1994, invece, i due contendenti, Michael Schumacher e Damon Hill entrarono in collisione nel corso del Gp, ritirandosi entrambi: il titolo andò al tedesco della Benetton, in testa alla classifica prima di quell'ultima gara. Si ricordano anche le edizioni 1989 e 1991, corse sotto due autentici diluvi, ai limiti delle condizioni di sicurezza e che videro le vittorie di Thierry Boutsen e Ayrton Senna. Addirittura quella del 1991 fu interrotta dopo appena 14 giri, proprio a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Nell'edizione 1993 storica ultima vittoria di Ayrton Senna in carriera.
Tuttavia, l'ex pilota Bob Jane voleva che un Gran Premio si svolgesse a Melbourne. Ha quindi costruito un enorme thunderdome, creando poi l'AUSCAR, l'equivalente dalla NASCAR per l'Australia. Questo desiderio non fu vano. Malgrado l'estrema popolarità della corsa di Adelaide che chiudeva la stagione, le pressioni dalla comunità sportiva di Melbourne si facevano sempre più forti, e quando nel 1992 Jeff Kennett venne eletto governatore dello stato del Victoria, la sua prima mossa fu quella di migliorare il circuito di Melbourne per portare lì il locale Gran Premio di Formula 1.
Nel 1993 venne raggiunto un accordo con la FIA, ma il contratto con Adelaide scadeva nel 1996, così Kennett ottenne il tempo sufficiente per prepararsi all'esordio. Nonostante le dure proteste degli ambientalisti, venne costruito un tracciato all'interno dell'Albert Park di Melbourne, parte del quale venne chiuso al traffico, e nel 1996 la città ebbe la sua prima gara mondiale, divenendo anche la gara di apertura di ogni nuova stagione.
Dal 2009, la partenza della gara è stata posticipata alle 17:00 al fine di venire incontro alle richieste di Bernie Ecclestone per un orario più "comodo", rispetto alle esigenze del pubblico europeo. Nel 2010 il governo dello stato di Victoria annunciò che il circuito di Melbourne avrebbe ospitato il gran premio almeno fino al 2015.[12]
Nelle stagioni 2006 e 2010 la gara è stata spostata dal suo tradizionale ruolo di apertura del campionato per non sovrapporsi ai Giochi del Commonwealth che si sono svolti pure a Melbourne. È tornata primo appuntamento della stagione nel 2007 e nel 2011 a causa dell'instabilità politica del Bahrein, nel quale si sarebbe dovuto aprire il mondiale, per poi rimanerci fino al 2019. Nella stagione 2020 il Gran Premio è stato annullato a causa della pandemia di COVID-19, dopo che un meccanico della McLaren è risultato positivo al SARS-CoV-2 a poche ore dalla prima sessione di prove libere.[13] Nella stagione seguente il Gran Premio, in un primo momento posto come prova inaugurale del campionato mondiale, viene posticipato al 21 novembre a causa della pandemia, diventando così la ventunesima prova del mondiale.[14] Tuttavia, il 6 luglio viene ufficialmente annullato dopo le decisioni prese dal governo per via delle problematiche dettate dalla pandemia. Con l'annullamento del Gran Premio, vengono anche posticipate le modifiche al layout del tracciato, al fine di favorire i sorpassi.[15]
L'edizione del 2024 ha stabilito un record di 452 055 spettatori durante il weekend di gara a Melbourne,[16] battendo il record precedente di 444 631 spettatori registrato nell'edizione del 2023,[17] il quale rappresentò il primo Gran Premio nella storia della Formula 1 caratterizzato da tre esposizioni della bandiera rossa in gara a seguito di vari incidenti.[18] È anche il terzo dato più alto della storia della Formula 1, dietro all'edizione del 1995, corsa ad Adeilade, con 520 000 spettatori, e al Gran Premio di Gran Bretagna 2023, con 480 000.[19]
Le denominazioni ufficiali
[modifica | modifica wikitesto]National Panasonic Australian Grand Prix 1981–1983
Dunlop Tyres Australian Grand Prix 1984
Mitsubishi Australian Grand Prix 1985
Foster's Australian Grand Prix 1986–1993, 2002–2006
EDS Australian Grand Prix 1995
Transurban Australian Grand Prix 1996
Qantas Australian Grand Prix 1997–2001, 2010–2011
ING Australian Grand Prix 2007–2009
Rolex Australian Grand Prix 2013–2019, 2023–2024
Heineken Australian Grand Prix 2022
Albo d'oro
[modifica | modifica wikitesto]Le edizioni indicate con sfondo rosa non appartenevano ad alcun campionato.
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Le statistiche si riferiscono alle sole edizioni valide per il campionato del mondo di Formula 1 e sono aggiornate al Gran Premio d'Australia 2024.
Vittorie per pilota
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Pilota | Vittorie[22] |
---|---|---|
1 | Michael Schumacher | 4 |
2 | Jenson Button | 3 |
= | Sebastian Vettel | 3 |
4 | Alain Prost | 2 |
= | Gerhard Berger | 2 |
= | Ayrton Senna | 2 |
= | Damon Hill | 2 |
= | David Coulthard | 2 |
= | Kimi Räikkönen | 2 |
= | Lewis Hamilton | 2 |
= | Nico Rosberg | 2 |
Pole position per pilota
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Pilota | Pole |
---|---|---|
1 | Lewis Hamilton | 8 |
2 | Ayrton Senna | 6 |
3 | Nigel Mansell | 3 |
= | Mika Häkkinen | 3 |
= | Michael Schumacher | 3 |
= | Sebastian Vettel | 3 |
7 | Jacques Villeneuve | 2 |
= | Jenson Button | 2 |
= | Max Verstappen | 2 |
10 | Gerhard Berger | 1 |
= | Damon Hill | 1 |
= | Rubens Barrichello | 1 |
= | Giancarlo Fisichella | 1 |
= | Kimi Räikkönen | 1 |
= | Charles Leclerc | 1 |
Giri veloci per pilota
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Pilota | GPV |
---|---|---|
1 | Kimi Räikkönen | 6 |
2 | Michael Schumacher | 5 |
3 | Gerhard Berger | 2 |
= | Damon Hill | 2 |
= | Nico Rosberg | 2 |
= | Daniel Ricciardo | 2 |
= | Charles Leclerc | 2 |
8 | Keke Rosberg | 1 |
= | Nelson Piquet | 1 |
= | Alain Prost | 1 |
= | Satoru Nakajima | 1 |
= | Nigel Mansell | 1 |
= | Jacques Villeneuve | 1 |
= | Heinz-Harald Frentzen | 1 |
= | Mika Häkkinen | 1 |
= | Rubens Barrichello | 1 |
= | Fernando Alonso | 1 |
= | Heikki Kovalainen | 1 |
= | Mark Webber | 1 |
= | Felipe Massa | 1 |
= | Jenson Button | 1 |
= | Lewis Hamilton | 1 |
= | Valtteri Bottas | 1 |
= | Sergio Pérez | 1 |
Podi per pilota
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Pilota | Podi[23] |
---|---|---|
1 | Lewis Hamilton | 10 |
2 | Sebastian Vettel | 7 |
3 | Michael Schumacher | 6 |
= | Kimi Räikkönen | 6 |
= | Fernando Alonso | 6 |
6 | Rubens Barrichello | 5 |
7 | Alain Prost | 4 |
= | Gerhard Berger | 4 |
= | David Coulthard | 4 |
= | Nico Rosberg | 4 |
= | Jenson Button | 4 |
Punti per pilota
[modifica | modifica wikitesto]Pos.[25] | Pilota | Punti |
---|---|---|
1 | Lewis Hamilton | 194 |
2 | Sebastian Vettel | 150 |
3 | Fernando Alonso | 134 |
4 | Kimi Räikkönen | 99 |
5 | Nico Rosberg | 89 |
6 | Jenson Button | 88 |
7 | Felipe Massa | 66 |
8 | Valtteri Bottas | 63 |
9 | Max Verstappen | 59 |
10 | Michael Schumacher | 58 |
Punti per costruttore
[modifica | modifica wikitesto]Pos.[25] | Costruttore | Punti |
---|---|---|
1 | Ferrari | 456,5 |
2 | McLaren | 363 |
3 | Mercedes | 276 |
4 | Red Bull | 227 |
5 | Williams | 189 |
6 | Renault | 103 |
7 | Force India | 49 |
8 | Benetton | 45,5 |
9 | Lotus | 40 |
10 | Aston Martin | 39 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ray Bell, 1928, in Graham Howard (a cura di), The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, p. 14, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ John Medley, 1937, in Graham Howard (a cura di), The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, p. 82, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ John Medley, 1937, in Graham Howard (a cura di), The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, pp. 92, 102, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ Graham Howard, 1948, in The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, pp. 126, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ Graham Howard, 1956, in The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, pp. 218–226, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ Graham Howard, 1955, in The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, pp. 206, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ Stewart Wilson, 1970, in Graham Howard (a cura di), The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, pp. 346–348, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ Stewart Wilson, 1980, in Graham Howard (a cura di), The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, pp. 436–444, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ A Jones anche la corsa di casa-Giacomelli secondo, Pironi terzo, in Stampa Sera, 17 novembre 1980, p. 17.
- ^ Stewart Wilson, 1983, in Graham Howard (a cura di), The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, p. 466, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ Stewart Wilson, 1984, in Graham Howard (a cura di), The Official 50-race history of the Australian Grand Prix, Gordon, NSW, R & T Publishing, 1986, p. 484, ISBN 0-9588464-0-5.
- ^ Green light for dusk Formula One Grand Prix at Albert Park, su news.com.au.
- ^ Matteo Nugnes, Ora è ufficiale: il GP d'Australia di Formula 1 è cancellato, su it.motorsport.com, 13 marzo 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
- ^ (EN) F1 Schedule 2021 – Bahrain to host season opener as Australia moves later in calendar and Imola returns, su formula1.com. URL consultato il 16 gennaio 2021.
- ^ Marco Belloro, Ufficiale: niente Gran Premio d’Australia nel 2021, su formulapassion.it, 6 luglio 2021. URL consultato il 6 luglio 2021.
- ^ (EN) New Attendance Record For Australian Grand Prix At Albert Park, su raceweek.com.au, 24 marzo 2024.
- ^ (EN) New record crowd for Australian GP in Melbourne, su speedcafe.com, 2 aprile 2023. URL consultato il 2 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2023).
- ^ (EN) Three champs on top in first-ever race to feature three red flags, su formula1.com, 2 aprile 2023.
- ^ (EN) The Highest Attended F1 Races of All Time, su f1destinations.com, 23 gennaio 2024.
- ^ Ufficialmente 100 Miles Road Race.
- ^ Ufficialmente South Australian Centenary Grand Prix.
- ^ Minimo 2 vittorie.
- ^ Minimo 4 podi.
- ^ Minimo 2 podi
- ^ a b c Prime 10 posizioni.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gran Premio d'Australia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su grandprix.com.au.
- F1 Australian Grand Prix (canale), su YouTube.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 181401038 |
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