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Antonio Ambrogio Alciati
Antonio Ambrogio Alciati (Vercelli, 5 settembre 1878 – Milano, 7 marzo 1929) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo i primi studi all'Istituto di Belle Arti di Vercelli, nel 1887 si trasferisce a Milano dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera sotto Vespasiano Bignami e Cesare Tallone, succedendogli nel 1920 alla cattedra di figura.
Si affermò, soprattutto come ritrattista, rivelando influenze di Tranquillo Cremona per l'impasto dei colori e di Giovanni Boldini per la frivolezza e la vaporosità di alcune figure femminili (Galleria d'Arte Moderna di Milano e di Roma). Numerose sue opere restano in collezioni private come il suo ritratto di Javotte Bocconi Manca di Villahermosa realizzato nel 1917, oggi conservato presso l'Università Bocconi.[1]
Fu anche autore di affreschi nella villa Pirotta di Brunate (Como) e in alcune chiese lombarde.
Fra i suoi allievi più conosciuti si possono citare: Cristoforo De Amicis, Angelo Del Bon, Francesco De Rocchi, Virginio Ghiringhelli, Umberto Lilloni, Gino Meloni, Giuseppe Novello, Adriano Spilimbergo, Guido Tallone, Gianfilippo Usellini[2], senza dimenticare Ezio Moioli.[3]
Fu iniziato in Massoneria il primo settembre 1914 nella Loggia Galileo Ferraris di Vercelli, appartenente al Grande Oriente d'Italia; divenne Maestro il 21 novembre 1922.[4]
Riposa al Rialzato AB di Ponente del Cimitero Monumentale di Milano, nella tomba 145.[5]
Nei musei
[modifica | modifica wikitesto]- MAGI '900 di Pieve di Cento (BO)
- Museo Francesco Borgogna di Vercelli (VC) [6]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Ritratto di Signora
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La modella con la mela (1928)
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Autoritratto (1900)
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Il convegno (1918)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ritratto di Javotte Bocconi Manca di Villahermosa, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 novembre 2020.
- ^ AMBROGIO ALCIATI, su studioargento.com. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ MOIOLI EZIO (PDF), su archiviomandello.it. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo ed., Roma, 2005, pp. 6-7.
- ^ Comune di Milano, in App di ricerca defunti Not 2 4get.
- ^ www.museoborgogna.it
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A-P Quinsac, A. Ghinzani, Ambrogio Alciati, 1878-1929 : lezioni di pittura, Milano, 2010
- Degrada, Ambrogio Alciati, Milano 1975
- G. Nicodemi, A. Alciati, Bergamo 1943
- G. Marangoni, A. Alciati, Bergamo 1923
- Catal. della personale alla Permanente, Milano, 1941
- I ritratti di A. Alciati alla Quadriennale, in « L'illustrazione italiana », 1908
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonio Ambrogio Alciati
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alciati, Ambrogio Antonio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giorgio Nicodemi, ALCIATI, Antonio Ambrogio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Palma Bucarelli, ALCIATI, Antonio Ambrogio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 2, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- (EN) Opere di Antonio Ambrogio Alciati, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 40297808 · ISNI (EN) 0000 0001 1626 3276 · SBN RAVV017250 · LCCN (EN) no2011042177 · GND (DE) 123881730 |
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