Indice
Amebiasi
Amebiasi | |
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Specialità | infettivologia |
Eziologia | Entamoeba histolytica |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D000562 |
MedlinePlus | 000298 |
eMedicine | 212029 e 996092 |
Con il termine amebiasi si indicano tutte le principali sindromi dovute a infezione da Entamoeba histolytica.[1] I disturbi più frequenti sono rettocolite o dissenteria amebica, amebiasi epatica o intestinale cronica. Il focolaio può interessare anche cuore, peritoneo o polmoni.
Eziologia
[modifica | modifica wikitesto]Oltre alla più diffusa, la Entamoeba histolytica esistono anche altri parassiti responsabili come Entamoeba dispar.
Epidemiologia
[modifica | modifica wikitesto]Studi hanno stimato una popolazione infetta di circa 500 milioni di persone nel mondo, ma di esse solo una piccola parte, intorno al 10% mostra segni riconoscibili. La malattia risulta più diffusa in determinate popolazioni del nord Africa, del Medio Oriente e del Centro-Sud America, si sono registrati numerosi casi anche in paesi industrializzati come USA e Giappone, in Italia i casi sono sporadici e in persone con passato di turismo nelle zone endemiche.[2]
Sintomatologia
[modifica | modifica wikitesto]I sintomi e i segni clinici mostrano anoressia, nausea, vomito, diarrea, colite, peritonite, ma capita anche che le persone non mostrino alcun sintomo.[3] o che il sintomo sia rappresentato soltanto da una possente orticaria.
Manifestazioni cliniche
[modifica | modifica wikitesto]Oltre ai sintomi base, si sono evidenziate diverse forme cliniche:
- Amebiasi intestinale acuta, la forma più comune, la cui diffusione è condizionata dalle difese immunitarie del soggetto, ed è quindi più facilmente trasmissibile in bambini, in persone con malnutrizione, donne gravide e turisti occasionali
- Colite amebica fulminante
- Colite amebica cronica
- Ameboma, una delle forme più rare
- Amebiasi extraintestinale
Patogenesi
[modifica | modifica wikitesto]La forma di infezione avviene quando il parassita penetra nell'organismo tramite ingestione di cibi o acqua infetti.
Esami
[modifica | modifica wikitesto]Per i vari sintomi espressi si potrebbe incorrere in una falsa diagnosi, ad esempio i tratti patologici ricordano la sindrome del colon irritabile, ma anche la diverticolite, la schistosomiasi, salmonellosi e la colite ulcerosa. Sono varie le metodiche per effettuare una diagnosi della malattia, la migliore rimane l'esame copromicroscopico usato con la tecnica di Ritchie,[4] altri esami sono:
- Coprocoltura specifica
- Endoscopia
- Indagini sierologiche
- Ecotomografia
- Proctoscopia, dove si evincono lesioni mucose
- Fra i test utilizzati ELISA e l'emoagglutinazione indiretta forniscono i migliori risultati
Terapia
[modifica | modifica wikitesto]Come trattamento farmacologico si somministrano particolari amebicidi: Diloxanide furoato, Metronidazolo,[5] Tinidazolo.
Inoltre vi sono terapie di supporto e occorre la reidratazione dei liquidi, da notare che per Entamoeba dispar non occorre alcuna terapia[6]
Il carbarsone, conosciuto anche come acido p-carbaminofenilarsinico è un preparato organico di arsenico pentavalente, usato nelle infezioni protozoarie, come appunto l'amebiasi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine pag 30, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
- ^ Claudio Genchi, Pozio Edoardo, Parassitologia generale e umana, 13ª edizione pag 200, Milano, Ambrosiana, 2004, ISBN 88-408-1269-5.
- ^ Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione pag 55, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
- ^ Claudio Genchi, Pozio Edoardo, Parassitologia generale e umana, 13ª edizione pag 203, Milano, Ambrosiana, 2004, ISBN 88-408-1269-5.
- ^ British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione pag 301, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.
- ^ Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione pag 1654, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gaetano Filice, Malattie infettive, 2ª edizione, Milano, McGraw-Hill, 1998, ISBN 88-386-2362-7.
- Claudio Genchi, Pozio Edoardo, Parassitologia generale e umana, 13ª edizione, Milano, Ambrosiana, 2004, ISBN 88-408-1269-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su amebiasi
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