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Area archeologica di Capo la Timpa
Area archeologica di Capo la Timpa | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Maratea |
Mappa di localizzazione | |
L'area archeologica di Capo la Timpa è un sito archeologico, compreso nel territorio del comune di Maratea, situato sull'omonimo promontorio.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Capo la Timpa è uno dei due promontori su cui insiste il comprensorio geologico-geografico della cosiddetta valle di Maratea, conca naturale formatasi in seguito all'erosione di correnti fluviali, prevalentemente sotterranee. Il promontorio, di piccole dimensioni, non supera i 120 m di altezza sul livello del mare.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le prime frequentazioni del capo la Timpa accertare risalgono all'era neolitica. Durante l'Età del Bronzo si sviluppa un primo abitato entro capanne, il primo insediamento umano stabile nel territorio di Maratea[senza fonte]. Dopo un apparente iato durante l'Età del Ferro, l'abitato si ricostituisce nel VI secolo a.C., e diventa un importante snodo commerciale tra le popolazioni indigene, le altre popolazioni italiche e le colonie greche.
Gli scavi
[modifica | modifica wikitesto]A partire da una segnalazione del 1978, gli scavi si sono protratti dal 1988 al 1991, sotto la direzione di P. Bottini, a cura della Sovrintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata. Alcuni dei reperti ritrovati sono esposti alla mostra di Palazzo De Lieto.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- P. Bottini, A. Freschi, Sulla Rotta della Venus, Taranto 1991.