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Amerigo Restucci
Amerigo Restucci (Matera, 10 novembre 1942) è un architetto italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureato in architettura, dal 1987 al 1995 ha insegnato presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia e Storia dell'Arte dell'Università degli Studi di Siena. Dal 1989 al 1994 è stato eletto nel Consiglio Superiore del Ministero dei Beni Culturali esaminando i restauri della cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, del Ponte Sisto a Roma, delle Torri medioevali di Pavia e della Reggia di Caserta.
Dal 1992 è nel Consiglio Direttivo dell'ICOMOS-UNESCO per la tutela del patrimonio mondiale nel settore dei monumenti e dell'ambiente. Nel 1996 è stato nominato nel comitato internazionale per lo studio ed il restauro della Basilica di Sant'Antonio a Padova. Dal 1999 è Presidente dell'Accademia delle belle arti di Venezia.
Nel 2002 è stato eletto nel Consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia e nel 2004 ha ricevuto l'incarico da parte del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo e dell'APT della Basilicata per la progettazione degli itinerari di Federico II di Svevia in Basilicata e Puglia.
È professore ordinario di Storia dell'Architettura presso la Facoltà di Architettura dell'Università IUAV di Venezia; dopo essere diventato nel 2006 pro-rettore della stessa università, dal novembre 2009 è diventato Rettore.
Nel 2015 ha coordinato l'elaborazione del dossier di candidatura de "Il paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobiaddene" nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, trasmesso formalmente dal governo italiano il 25 gennaio 2017 e approvato dalla Assemblea Nazionale UNESCO, che ha inserito il Sito del Paesaggio di Coneglianno Valdobbiadene nella lista del Patrimonio Modiale dell'Umanità UNESCO.
Opere accademiche
[modifica | modifica wikitesto]- Matera, i Sassi. Manuale del recupero, 1998.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Profilo su iuav.it, su iuav.it.
- Profilo su crui.it, su crui.it (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2013).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69079833 · ISNI (EN) 0000 0000 3673 1164 · SBN RAVV000864 · LCCN (EN) n81137984 · GND (DE) 1194517064 · BNF (FR) cb134783861 (data) |
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