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Discussione:Benedetto Croce
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Il mio contributo
[modifica wikitesto]Ho aggiunto alcune cose, dato che la voce mi pareva scarna, ma volevo aggiungere anche qualcosa sulla critica crociana al materialismo storico di Marx ed alla scienza storica positivista (ma non ne ho avuto il tempo.) Spero le modifiche siano ben accette, --Lukiskywalker 18:50, 12 feb 2007 (CET)
Estetica
[modifica wikitesto]Amplio il paragrafo quasi inesistente sull'estetica e mi riprometto di fare altrettanto per le altre forme della dialettica dello Spirito qui appena accennate.--Gierre 09:33, 22 apr 2007 (CEST)
Crocianesimo e anticrocianesimo
[modifica wikitesto]Un cenno alla mania del crocianesimo (sostanzialmente d'anteguerra) e dell'anticrocianesimo (schematicamente dopo la guerra) non ci starebbe bene? Ci sarebbe qualcuno piu' esperto di me che sa farlo? Grazie.--Pop Op 23:23, 9 set 2007 (CEST) P.S.: sull'antifascismo (ma solo a parole) di Croce non ci sono dubbi, ma non sono sicuro che la sua posizione sia stata cosi' limpida. Antifascista con gli antifascisti e, se non fascista, quasi fascista coi fascisti... O no? [Nota di un Anonimo Correttore: e tutti i santi finiscono in gloria, no? ...povero Croce, oggetto continuo di bassi giochi accademici e non]
- OK, ritratto! Trovo queste belle frasi dalla Storia della Filosofia dell'Abbagnano, se qualcuno riesce ad inserirle, adesso non ho tempo: "Il regime fascista, certo per costituirsi un alibi di fronte agli ambienti internazionali della cultura, consentì tacitamente a Croce una certa libertà di critica politica; e Croce si avvalse di questa possibilità... per una difesa degli ideali di libertà", poi: "Negli anni del fascismo e della seconda guerra mondiale la figura di Croce ha assunto perciò, agli occhi degli italiani, il valore di un simbolo della loro aspirazione alla libertà, e ad un mondo in cui lo spirito prevalga sulla violenza. E tale si mantiene a distanza di anni".Pop Op 18:15, 3 nov 2007 (CET)
Citazioni
[modifica wikitesto]Ho tolto la citazione iniziale messa qualche tempo fa da un utente perché così estrapolata non corrisponde alla concezione crociana della storia. La citazione infatti sembrava sostenere una visione pessimista della civiltà destinata a cadere definitivamente; in vero Croce pensa l'opposto: la civiltà rinascerà sempre dalla sue stesse ceneri, anzi resa più forte e progredita dalle difficoltà che ha dovuto e saputo superare.--Gierre (msg) 18:47, 28 mar 2008 (CET)
mi pare un peccato averla tolta per vari motivi. la concezione crociana della storia, come tutta la sua filosofia (vedi il ripensamento hegeliano della Pagina sconosciuta della vita di Federico Hegel ) e la sua critica letteraria (il Tornando sul Manzoni del 1952), si evolvette fino agli ultimi giorni; la citazione non è affatto estrapolata ma riassume il senso dell'articolo da cui è tratta (la fine della civiltà del 1946); e poi la frase è pessimista come è pessimista tutto croce (hai mai letto i suoi taccuini di lavoro?): il fiore risorge sempre dalle rocce anche se c'è sempre un nembo avverso che rischia di farlo morire. ti consiglio anche la lettura di quest'articolo: Maurizio Tarantino, Benedetto Croce, Calvino, Pascal (e Manzoni), "La Cultura", 1, aprile 2001, ciao--Squittinatore (msg) 10:52, 29 mar 2008 (CET)
ne ho messe altre due...--Squittinatore (msg) 09:50, 30 mar 2008 (CEST)
- Ciao, ti ringrazio di avermi offerto quest'altra prospettiva di Croce e cioè del suo pessimismo negli ultimi anni della sua vita. A me riesce nuovo anche perché questa visione pessimista avrebbe messo in discussione il nucleo del suo stesso storicismo dialettico: ho letto un suo saggio (ora non saprei dove andare a ripescarlo) dove Croce se la prendeva con quegli storici, che lui napoletamente chiamava iettatori, che scrivono di terremoti, cataclismi, epidemie e che profetizzano la fine dell'umanità per eventi catastrofici; egli sosteneva invece che gli ostacoli, gli elementi negativi, le antitesi, che la storia dell'uomo incontra sono degli impedimenti temporanei su cui si eserciterà la forza progressiva del pensiero dell'uomo. D'altra parte anche a proposito del fascismo egli pensava che non foss'altro che "una malattia morale" destinata ad essere superata e da cui gli italiani sarebbero guariti spontaneamente. D'altra parte (ma era proprio così la tua citazione?) anche nella citazione il fiore risorgerà sempre, e questo è ottimismo. Riguardo alle citazioni toglierei quella di Vico, difficilmente comprensibile per un utente che non conosca il suo pensiero e soprattutto difficile da capire se non si conosce la dipendenza ideale della filosofia crociana da quella di Vico. Anche nella voce se ne parla poco o niente e mi riprometto di farlo presto. A risentirci --Gierre (msg) 17:46, 30 mar 2008 (CEST)
- e infatti lo mette eccome in discussione, nel saggio Intorno alla categoria della vitalità, dove tra l'altro scrive: "terribile forza questa, per sé affatto amorale, della vitalità, che genera e asservisce o divora gli individui...terribile forza...con le sue ragioni che si fanno valere oltre la nostra volontà e riimmergono di volta in volta l'umanità nella barbarie che precede la civiltà e alla quale succede interrompendola per far sorgere in lei nuove condizioni e nuove premesse". La citazione esatta da "La fine della civiltà" era "nelle tregue concesse dalle forze distruggitrici nelle quali la civiltà tessé e ritessé la sua tela (…) si è tessuta l’illusione che la civiltà umana sia la forma a cui tende e in cui si esalta l’universo (…) e richiede uno sforzo penoso passare alla diversa visione della civiltà umana come il fiore che nasce sulle dure rocce e che un nembo avverso strappa e fa morire: il fatto che il fiore rinasca l'ho aggiunto io nella discussione. Leggi anche il capitolo Finis Europae del libro di Gennaro Sasso Per invigilare me stesso. Per la citazione di vico forsae hai ragione, ciao--Squittinatore (msg) 18:25, 30 mar 2008 (CEST)
Croce e il marxismo
[modifica wikitesto]É proprio il contrario di quanto inserito nella voce: all'inizio Croce ebbe un grande interesse per la dottrina marxista che aveva conosciuto tramite l'insegnamento di A.Labriola di cui divenne amico ed editore; negli ultimi anni della sua vita accentuò invece la sua polemica nei confronti del marxismo e del comunismo fino ad accomunarlo al fascismo e al razzismo.(cfr.G.Giannantoni, Profilo di storia della filosofia, Loescher)--Gierre (msg) 19:12, 8 apr 2008 (CEST).
- Verissimo. Tuttavia, visto che Croce ne parla più volte, appare superfluo rimandare ad una fonte indiretta e - peraltro - fra le meno avvertite sull'argomento. Quello che bisognerebbe fare è leggere prima il diretto interessato. Almadannata (msg) 10:19, 20 gen 2009 (CET)
Prima Croce, poi Russell
[modifica wikitesto]É esattamente l'opposto di quello che scrivi: fu Bertrand Russell autore di Perché non sono cristiano (1957)- questo il titolo esatto - che fece il controcanto al Perché non possiamo non dirci cristiani di Benedetto Croce (1943).--Gierre (msg) 18:43, 20 dic 2008 (CET)
Il disaccordo con il cattolicesimo
[modifica wikitesto]Non si capisce in che consista "la posizione critica più pacata ed imparziale di Battista Mondin" quando questi sottolinea "i limiti della concezione divinizzatrice delle storia proclamata da Croce" e vi si aggiunge la considerazione, non spiegata nei particolari, che Croce avrebbe affidato "all'intuizione artistica una funzione eccessiva, che l'esperienza reale e la razionalità non confermano affatto." In attesa di chiarimenti tolgo la frase su citata.--Gierre (msg) 08:43, 7 gen 2009 (CET)
Logica crociana
[modifica wikitesto]Ciao Almadannata. Le informazioni incidentali che tu stesso hai aggiunto non sono, a mio parere, tali e possono ben stare nel corpo della voce anche perché manca una voce dedicata alla Logica crociana e inserirle, come tu suggerisci, nella voce Logica, che è generica e sintetica, non avrebbe senso.
Piuttosto mi pareva che la mia aggiunta a "gli orientamenti pedagogici della scuola italiana, indirizzata prevalentemente agli studi umanistici." servisse a capire meglio mentre mi pare azzardato, e non comprensibile, scrivere che "le conseguenze negative di questa spaccatura furono negative per la stessa vita sociale ed economica". La vita sociale ed economica fu influenzata dal pensiero logico di Croce?
Vedo ora che la seconda parte delle tue osservazioni :"Come sottolineano alcuni studiosi ecc." riprende quasi alla lettera la nota n°4 già da me a suo tempo inserita con l'opportuna citazione della fonte. La cancello per evitare ripetizioni inutili.--Gierre (msg) 18:49, 19 gen 2009 (CET)
- Posto che io non ho inserito informazione alcuna, ma ho semplicemente effettuato un rollback, forse non ti è chiaro che prima di innestare le tue info incidentali, relative ad un dibattito articolato e complesso, quindi correlato e non pertinente la biografia, dovresti svilupparlo in un altro e più idoneo contesto, quale la più generale voce Logica. E soprattutto, quando e se lo farai, ricordati di documentarle sempre con fonti terze. Per quanto mi concerne, non entro nel dibattito, ma ripristino, riportando ad una versione meno contrastata. Almadannata (msg) 19:17, 19 gen 2009 (CET)
- Non ho ben capito cosa sia successo a questa voce, sbaglio o qui e qui Gierre aveva soltanto portato il testo di una nota nel corpo ella voce? (Leggasi senza aggiungere o togliere del testo). Mentre qui Almadannata ha eliminato del testo che prima era presente in nota ed ora da nessuna parte? Potrei sbagliare ma sembra così.In ogni caso le fonti farebbero comodo (ma penso sia un altro discorso)--AnjaManix (msg) 21:01, 20 gen 2009 (CET)
- Il cambiamento (mio) testuale c'è stato in un secondo momento: la nota stava bene dov'era e, anzi, è anche ultronea, trattandosi di argomento correlato e suscettibile (legittimamente) di approfondimento in altri contesti. Almadannata (msg) 21:06, 20 gen 2009 (CET)
- Quindi suggerisci di creare la voce Logica crociana? (Come approfondimento?)--AnjaManix (msg) 01:41, 21 gen 2009 (CET)
- Dal momento che tutto l'argomento in discussione è legato ad un'opera specifica, forse basterebbe sviluppare la voce Logica come scienza del concetto puro. Almadannata (msg) 10:16, 21 gen 2009 (CET)
Categoria Opere di Croce
[modifica wikitesto]Segnalo la creazione della Categoria [1] (che più in la potrebbe anche essere distinta, tra storiche, letterarie e filosofiche), per chi fosse interessato a creare delle apposite voci. Poiché ho in mente di realizzarne un certo numero, mi metto a disposizione per un'eventuale suddivisione del lavoro, in base alle diverse esigenze e competenze. Anticipo, a tal riguardo, che svilupperò maggiormente il filone "storico", a partire dalla tetralogia. Almadannata (msg) 10:34, 21 gen 2009 (CET)
Sfondone
[modifica wikitesto]Cari Amici di Teknopedia e carissimo Curatore o Controllore o Censore, o Autore della voce su Croce, ma guardate che il 2 giugno del 1946 Croce votò per la Monarchia, come da sua lettera a Piero Operti: " Napoli, 3 giugno 1946. Mio caro Operti, la sua lettera, o meglio la sua analisi della nostra condizione presente e della storia nostra recente, è quale io dovevo attendermi da lei, dalla sua profonda rettitudine, dalla sua sincerità, dalla sua colta e lucida intelligenza, dalla sua valentia di scrittore (...); e questo concetto ho fatto valere nelle mie dichiarazsioni e discorsi, e con questo concetto IERI HO VOTATO PER LA MONARCHIA". Cfr. Piero Operti, "Lettera aperta a Benedetto Croce", Torino, innumerevoli edizioni a partire dal 1946, con Lattes, Superga e quindi con Volpe editore Roma, 1963 ed altre. Si veda alla voce Operti di Teknopedia. Ancora, il 22 maggio 1946 Croce emanava da Napoli un comunicato in cui, fra l'altro, si legge: "io sempre distinsi la questione della persona (Vittorio Emanuele III) da quella dell'Istituto, e sempre affermai il mio convincimento che all'Italia giovasse mantenere la figura del monarca come simbolo di unità nazionale e di stabilità statale". D'accordo, moltissime voci di Teknopedia sono fatte purtroppo coi piedi, ma questa poi è un po' grossa. Guardate che per la Monarchia (più di 10.000.000 di voti (prendendo per veri i risultati "ufficiali")non votarono solo gli analfabeti, anche Luigi Einaudi, futuro Presiedente dalla Repubblica, votò Monarchia (sarà bene che vada a vedere cosa dice la sua voce...). Potrò procedere alla correzione del "comico" sbaglio, senza vedermi strapazzare, bistrattare, offendere, come è avvenuto in altri casi, o è meglio attendere l'assenso dei SUPERVISORI ? (Ma, lasciatemi dire, che ignoranza....). Fatemi sapere. g.v. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.21.172.236 (discussioni · contributi) 18:54, 7 lug 2009 (CEST).
- Qui siamo tutti estensori, curatori o, se preferisci, controllori, tu compreso. Basta attenersi alle regole. Anzi, piuttosto che citare fonti datate (e, peraltro, neanche fra le più autorevoli sulla questione), potevi tu stesso correggere direttamente. Grazie, comunque, della segnalazione. Ho provveduto ad apportare la relativa, doverosa modifica, essendo sì un palese strafalcione. Almadannata (msg) 23:07, 7 lug 2009 (CEST)
- Sei gentile e ti ringrazio, ma non è sempre così. Più volte sono stato strapizzato e anche offeso per aver corretto errori di fatto. Pare che a volte in Teknopedia si sia affezionati agli errori. Essendo stato trattato a pesci in faccia più di una volta, ora, quando non so cosa fare, mi diverto a rivedervi le bucce avendo l'intenzione prava di darvi degli ignoranti (absit iniuria verbo).
Del resto, scusa, che forse una lettera autografa di Croce sulla questione è forse una "fonte datata" e "neanche fra le più autorevoli"?! O ti riferisci ad Operti? Ma allora non sai chi fu Operti e non conosci l'alto concetto che ne ebbe Croce e che risulta dalla sua stessa lettera di risposta. Operti è solo poco noto al pubblico perchè fu discriminato dalla sinistra egemone. E poi, più attuale del fatto che il tutto fu scritto nei giorni immediati dopo il referendum!Insomma, quando vi si prende in castagna, come minimo siete insofferenti. Come potevo correggere io stesso direttamente se, per averlo fatto per altre voci, più volte sono stato coperto di improperi e l'errore ripristinato per la delizia degli utenti? Forse a lavar la testa all'asino ci si rimette il ranno e il sapone (g.v.)— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.21.172.153 (discussioni · contributi) 23:54, 9 lug 2009 (CEST).
- Come spesso accade per Benedetto Croce (che, è bene non dimenticarlo, è un filosofo), le sue vicende politiche non sono facili da leggere e lo stesso Croce non ha esitato, in filosofia (Hegel e il vitale), in critica letteraria (manzoni) e in politica (fascismo e monarchia), a modificare le sue opinioni con gesti e scritti pubblici. Oggi non ho tempo, ma presto riscrivo il paragrafo con altre fonti autorevoli (oltre a Fulvio Tessitore, Il percorso psicologico dalla monarchia alla repubblica attraverso i Taccuini di Lavoro di Benedetto Croce, in Atti del convegno di studi su Benedetto Croce , organizzato dal Senato della Repubblica, Rubbettino editore, 2003) in modo più serio, articolato, meno POV e "casuistico" di quello che vorrebbe il (credo sia lui) Prof. avv. Giulio Vignoli Già docente di diritto internazionale nell’Univ. di Genova--Squittinatore (msg) 13:54, 8 lug 2009 (CEST)
Bella cantonata che ha preso il grande Tessitore. Neppure dai "Taccuini di Lavoro" risulta assolutamnete alcunchè nel senso delle assurde affermazioni di Tessitore. E si che parla di "dire la verità" e si scaglia "contro la menzogna". E tutto questo in paludato convegno al Senato. Si distorce la verità piegandola al desiderio. (g.v.) Squittinatore perchè fai la spia?! Aspetto il paragrafo "più serio". O Clio, perdona loro! Ammon Min
- caro prof. avv., oggi non ho avuto tempo, ma presto avrai il paragrafo. se tu scoprissi chi sono, mi complimenterei con te, ma tu invece mi dai della "spia", appellativo che, da un, diciamo così eufemisticamente, "nostalgico", sinceramente mi spaventa un po', o che, mi vuoi mandare a via tasso?--Squittinatore (msg) 16:18, 9 lug 2009 (CEST)
Nascondi ignoranza (nel senso di non conoscenza dei fatti e mancata lettura di fonti), discutibile ironia e non eccessiva educazione dietro l'anonimato. Bravo! Spesso l'anonimato (ma non è sicurissimamente il tuo caso) nasconde la vigliaccheria. Povera Wiki, quali contributori. Appunto, siamo alle solite. Guai contraddire, siamo al "linciaggio" (Vedi sopra). Forse Tasso va maiuscolo essendo, forse saprai, un poeta "minore" o la via è intitolata all'albero? tassobarbasso? Ammon Min.
- Caro Squittinatore, non ti inbufalire, non è da piccoli apprendisti filosofi. Purtroppo Croce votò Monarchia. Fa male, vero, venirlo a sapere solo ora? Hai fatto bene a scrivere tasso con la "t" minuscola, infatti era un poeta fascista. Ha esaltato le crociate! Sbaglio, o ha scritto la "Gerusalemme liberata"? Pensa un po' che roba. (g.v.)
- Possiamo tornare a stringere sui contenuti della voce? Grazie. Almadannata (msg) 11:44, 10 lug 2009 (CEST)
- Hai ragione. Ma Croce votò il 2 giugno per la Monarchia, piaccia o non piaccia. Come già nel suo famoso discorso all'Università di Napoli del 28 novembre 1943 "sempre distinsi la questione della persona da quella dell'Istituto(...). Perfino ciò sostenni pertinacemente, fra le grida di "viva la repubblica" che interruppero quel passo (...) Un passo che tante volte io ripresi, finchè il tumulto si acquetò e potei comunicare agli ascoltanti, nella sua intierezza , il mio pensiero. Perchè poi non ho insistito su ciò? Perchè mi pareva bastasse che io non avessi mai ritirato o modificato quel mio primo detto" (Napoli, 22 maggio 1946). Con questo chiudo ogni polemica, che non esiste, perchè non può esistere. Non ci sono affermazioni cortigiane repubblicane che tengano, non ci sono distorsioni paludate che valgano a mutare la verità. Giulio Vignoli.
- prima riscrittura, a presto con nuove fonti--Squittinatore (msg) 14:12, 10 lug 2009 (CEST)
- che comica! La frase che ora riporti (priva di indicazione della fonte bibliografica) si riferisce al dopo referendum e dà atto del democratico comportamento di tanti "nostalgici", cosa ben difficile da riscontrare in tanti repubblicani durante il periodo referendario. I "nostalgici" anteposero sempre, e antepongono, l'Italia alla fazione, come indicato nel messaggio di addio agli Italiani di Umberto II (13/6/1946)che dubito tu abbia mai letto. Scopri l'umidità nei pozzi caro il mio Squittinatore. Purtroppo ci sono anche dei figli di quella cultura cortigiana repubblicana, che ammorba l'aria da decenni, di cui il filosofo storico napoletano attuale è uno dei padri (e forse, dico forse, tu uno dei discepoli). La sinistra ha sempre cercato di distorcere le verità sgradite. Comunque, come ben sai, è stato scritto al nuovo filosofo, aspettiamo se risponde e cosa risponde. Va be' che tutti conosciamo il trombonismo dei prof. universitari, ma altri, avvessero fatto un tale enorme, clamoroso e in fondo squallido sfondone in campo accademico, si sarebbero taciuti per sempre per la vergogna, altro che indicare quattro pagine di onorificenze alla propria Università perchè le mettesse sul sito. Quando si parla di Maestri...(forse ora, a rate, quando trovi qualcosa, cambi il paragrafo. Ma chi ti dà l'autorità di pasticciare a tuo libito? I vari cartellini dai vari colori valgono per tutti o per te no? Ma che strane queste regole di cui vi riempite la bocca!) Ammon Min
Ho aggiunto la frase: "Tale del resto era stata l'indicazione lasciata ai monarchici da Umberto II", essenziale, a mio giudizio, in quanto la posizione di Croce post referendum è in perfetta sintonia con l'ormai ex Sovrano. E non un rinnegamento della precedente posizione come cerca di accreditare Squittinatore nella sua modifica in voce.. Messaggio del 13 giugno 1946: "A tutti coloro che ancora conservano fedeltà alla Monarchia rivolgo l'esortazione a voler evitare l'acuirsi di dissensi che minaccerebbero l'unità del paese, frutto della fede e del sacrificio dei nostri padri(...). Si considerino sciolti dal giuramento di fedeltà al Re, non da quello verso la Patria, coloro che lo hanno prestato". (cfr: "Il pensiero e l'azione del re Umberto II dall'esilio", Rizzoli, Milano, 1966, pag.20. (Ammon Min)
- vista l'impossibilità di smentire il voto monarchico di Croce, ora si cerca di accreditare la tesi che egli, DOPO, cambiò idea. Bella considerazione che si ha del Maestro. Calunniate, calunniate, qualcosa resterà (g.v.)
La cancellazione della breve aggiunta chiarificatrice senza alcuna spiegazione è un vero arbitrio e una sopraffazione. Provvedo quindi a cancellare la frase precedente inserita da Squittinatore che vuole far credere che Croce mutò idea. Mi sembra di comportarmi più correttamente di chi inserisce e cancella frasi in voce senza preavviso o spiegazione come se la voce fosse esclusivamente sua e non di tutti. Ammon Min
ripristino la citazione crociana senza l'aggiunta perché (e appena posso inserisco fonti) il voto di Croce per la monarchia al referendum non fa di Croce un monarchico che ha bisogno dell'appello di re Umberto per sentirsi sciolto da un giuramento di fedeltà--Squittinatore (msg) 08:50, 13 lug 2009 (CEST)
Trattasi di valutazione strettamente personale, non ammessa secondo le regole di Teknopedia . Ammon Min
- ripristino citazione crociana (cioè parole scritte da benedetto croce con tanto di fonte, parole che, non essendo io benedetto croce, non vedo come possano essere giudicate "valutazione strettamente personale")--Squittinatore (msg) 15:53, 20 lug 2009 (CEST)
- ripristino "Tale del resto era stata l'indicazione lasciata ai monarchici da Umberto II". Infatti Squittinatore non può sapere se Croce "avesse bisogno (o meno) dell'appello di re Umberto". Trattasi di sua valutazione strettamente personale, di una sua mera illazione. Ammon Min
Errare humanum est sed perseverare in errore diabolicum est
[modifica wikitesto]Tutta la polemica mandata avanti da certo Squittinatore (evitente nom de plume)nasce dall'aver corretto l'errore circa il voto del 2 giugno 1946: Croce votò infatti monarchico e non repubblicano. Lo Squittinatore, autore probabilmente dello sfondone, vista la sua reazione, scende in campo (diciamo così) e prende spunto da una mia polemica col prof. Tessitore ch'egli ha trovato in Internet, a proposito della relazione " Il percorso psicologico dalla monarchia alla repubblica attraverso i Taccuini di lavoro di Benedetto Croce", che ora lo Squittinatore cita sub nota n. 3. Ma questo tutto in maniera allusiva e insinuante in discussione. Modo di fare a me alieno, in quanto non uso nascondermi dietro anonimati. Poichè il prof. Tessitore mi ha risposto con una nobile lettera al proposito, desidero solo riportarne alcune brevissime frasi: "Sapevo bene del voto dichiarato per la Monarchia", "E' appena il caso di dire che posso non essere stato chiaro, ecc." Aggiungo inoltre FORTEMENTE che il voto di Croce per la Monarchia fu un voto non affettivo, non sentimentale come afferma sempre il nostro Anonimo, ma un voto politicamente consapevole. Tanto è vero che nella risposta ad Operti dice:"Io sempre distinsi la questione della persona da quella dell'Istituto, e sempre affermai il MIO CONVINCIMENTO CHE ALL'ITALIA GIOVASSE MANTENERE LA FIGURA DEL MONARCA COME SIMBOLO DI UNITA' NAZIONALE E DI STABILITA' STATALE". Comunque detto questo, ho detto tutto. Il Signor Squittinatore desidera affermare il contrario? Che Croce votò per la repubblica? Che il suo fu solo un voto sentimentale e affettivo e non ragionato?. Ma dica e scriva e cancelli tutto quello che vuole. Si, caro Squittinatore, Croce era repubblicano (forse non lo sapeva), e se era monarchico lo fu per sentimentalismo e "affetto" e poi non seguì le indicazioni, queste si nobilissime di Umberto II e non dettò la prefazione a un libro della Regina poco prima di morire. Sei contento adesso? Fai il tuo paragrafo come ti pare. La Luna , Marte sono abitati. Gli asini volano., c'è stato un trapianto d'organi (le ali ovviamente, non il cervello )ecc. Firmato: "prof.avv. Giulio Vignoli, già docente di Diritto intenazionale nell'Università di Genova". Ma si Squittinatore sono proprio io. Avevi proprio indovinato, avevi letto bene.
- riscritto il paragrafo con nuove fonti--Squittinatore (msg) 09:24, 22 lug 2009 (CEST)
- tessitore non dice mai nel suo saggio che croce abbia votato per la repubblica; lo "sfondone" presente nella voce (non mio come si può vedere facilmente in cronologia) è stato corretto grazie a un anonimo (che va per questo ringraziato). la tesi di tessitore (che croce, monarchico per tradizione e "affetto", abbia, prima e dopo il referendum, sostenuto, in pubblico e in privato, un'adesione sincera e politicamente "forte" al regime repubblicano) non è affatto contraddetta dalla lettera a operti, che recupero e contestualizzo--Squittinatore (msg) 09:10, 23 lug 2009 (CEST)
Cercare di raddrizzare il paragrafo è inutile in quanto pare proprietà dell'anonimo suddetto (certo Squittinatore) che toglie, aggiunge a suo libito. Si osserva: 1)come fa Croce ad aver espresso concetti "ben anteriori al messaggio di Umberto II", è un mistero, in quanto la fonte ha data posteriore. 2) E' anche un mistero poter comprendere come Croce "abbia PRIMA del referendum sostenuto, in pubblico e in privato, un'adesione sincera e politicamente "forte" al regime repubblicano", quando questo non esisteva ancora. Ma se anche poi non volle candidarsi a Capo dello Stato, rifiutò la nomina di Senatore a vita, si oppose alla firma del Trattato di pace!!! quale adesione? La tesi di Tessitori (con la "t" maiuscola) è diversa. Attribuisce a Croce una paternità morale nella nascita della repubblica, forse nel desdiderio di ricerca di padri presentabili. I veri padri della repubblica furono i comunisti e Togliatti che "pilotò" il parto difficile (V. "L'inchiostro verde di Togliatti" del suo segretario di allora, Massimo Caprara, Simonelli, Milano, 1996). Comunque Squittinatore ha sempre ragione. (Mi pare che ci fosse stato un altro che aveva sempre ragione...). Recupera, contestualizza, cancella, fai come ti pare. Ammon Min
- soltanto una precisazione e un invito a leggere meglio la nota 5: il messaggio di re umberto è del 13 giugno 1946; gli appelli di croce sono rispettivamente del 18 dicembre 1943 e del 25 ottobre 1945; quindi, come detto correttamente nel testo, "ben anteriori" al proclama regio--Squittinatore (msg) 09:31, 27 lug 2009 (CEST)
Sulla delusione di Benedetto Croce per il nuovo regime repubblicano e per la situazione internazionale del dopoguerra (tra l'altro criticò aspramente il processo di Norimberga) cfr. Ulisse Benedetti, "Benedetto Croce e il Fascismo", Volpe editore, Roma, 1967, che aggiungo il bibliografia. (anonimo sapiens)
bibliografia
[modifica wikitesto]La bibliografia, così com'è organizzata (cioè non organizzata), è un calderone dove si può aggiungere di tutto (come il "fondamentale" Benedetto Croce e il fascismo di quell'Ulisse Benedetti autore di un Commento alla milizia, con l'aggiunta di una cronologia della M.V.S.N, pubblicato nel 1943 (a. XXI) dall' Istituto Nazionale di Cultura Fascista. Appena posso la organizzo un po' (senza togliere informazioni, ma collocandole in modo appropriato)--Squittinatore (msg) 11:21, 28 lug 2009 (CEST)
Vedo, c'era da dubitarne?, che hai pregiudizi ideologici. A me il libro di Benedetti è sempre sembrato un libro onesto e il primo o il solo che mette in rilievo la delusione di Croce sul dopoguerra e la revisione di certi suoi precedenti giudizi. Mai detto che sia fondamentale, ma tu in base a quali elementi lo irridi? Lo hai letto? E' la solita spocchia di certi "guardiani" di voci che non ammettono null'altro che le loro idee, facendo un cattivo servizio a Teknopedia. Ignoravo la pubblicazione che tu indichi. Ma che vuol dire? La miglior "intellighentia" di Sinistra militava nel fascismo e fu arruolata nel dopoguerra e si riciclò, con un lavacro salvifico. Basta pensare a Vittorini, Alicata, ecc., ecc. Ricordo una frase (cito a memoria) dell'onesto Operti, e perciò discriminato: "La conversione è credidibile quando provoca una condizione sfavorevole per il convertito". (anonimo sapiens)
Il libro di Ulisse Benedetti su Croce, che in questo momento ho davanti a me sul mio tavolo da lavoro, gode della prefazione di Giuseppe Prezzolini. Croce ricevette Benedetti il 7 marzo 1945 (mau).
Croce e la Daunia
[modifica wikitesto]Salve, ho visto che manca del tutto il riferimento a Croce e la Daunia,terra dove passò molto tempo per via dei suoi vasti possedimenti terrieri..addirittura aveva la sua stanza personale in un hotel a foggia..purtroppo ho poco materiale a riguardo ma se qualcuno ha qualcos'altro possiamo provare a scrivere questo nuovo paragrafo...Croce ed i rapporti con la Puglia o la Daunia.. ah,mi dimenticherò di controllare questa pagina quindi scrivetemi in bacheca Domenico S. Antonacci (msg) 21:57, 7 mag 2010 (CEST)
- Riferimenti ce ne sono (anche se di quelle proprietà si occupava per lo più il fratello), ma appaiono per ora inutili, se non si sviluppano prima tutte le altre sezioni. Si tratterebbe in effetti di questioni marginali, che a ben vedere non entrano direttamente nella sue precipue attività storico-filosofiche e politiche. Almadannata (msg) 18:37, 8 mag 2010 (CEST)
ovvio,ci sono però episodi molto curiosi riguardo le sue permanenze a foggia...anzi proprio li apprese la notizia della chiusura de "la critica" se non erro...Domenico S. Antonacci (msg) 22:02, 8 mag 2010 (CEST)
- Ti ho risposto più estesamente nella tua pagina. Resta il fatto che, per la caratura del personaggio e per la multiforme attività esplicata, e dunque per gli intensissimi rapporti con tutte le aree della Penisola, oltre che del mondo (si pensi alla straordinaria fortuna avuta da Croce in Francia), rischieremmo un sovraffollamento di "curiosità", inopportuno (almeno per ora) trovandosi ancora allo stato embrionale molte sezioni della voce. Almadannata (msg) 17:32, 9 mag 2010 (CEST)
ok, hai ragione Domenico S. Antonacci (msg) 18:04, 9 mag 2010 (CEST)
Giorello, bambino prodigio?
[modifica wikitesto]Qualcuno potrebbe spiegare meglio (nella voce) perchè Giulio Giorello, nato nel 1945, è considerato un esponente di un' "altra corrente di pensiero contemporanea a quella crociana" riguardo la logica, mentre Benedetto Croce è morto nel 1952? Forse il succitato Giorello a sette anni aveva già sviluppato una sua corrente di pensiero? Possibile, ma altamente improbabile. Sono consapevole che Giorello sia un discepolo di Geymonat, ma a questo punto basta citare solo questo, senza bisogno di coinvolgere un uomo che faceva le elementari quando Croce era ancora in vita. Attendo l'intervento di qualcuno più esperto di me in questa materia. Giorgio
- È del tutto evidente che, nel contesto della frase in questione, la citazione del G. si appalesava come errore. L'ho pertanto espunta. Almadannata (msg) 10:49, 4 ott 2010 (CEST)
Croce VS Enriques
[modifica wikitesto]Ho aggiunto una sezione sul rapporto conflittuale fra Croce e le scienze matematiche e naturali, con un breve paragrafo sulla famosa disputa fra Croce e Enriques. L'argomento è importante e dibattuto, come mai non se ne faceva menzione, se non in modo molto vago?— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.17.100.18 (discussioni · contributi).
- hai fatto bene a inserire quel paragrafo, ma la collocazione non mi convince e neanche il tono, più tardi provo a fare alcune correzioni e, se vuoi, ne discutiamo (magari aggiungi la firma...)--Squittinatore (msg) 15:05, 6 gen 2012 (CET)
- Grazie. Ho scelto quella collocazione perché il paragrafo precedente ("Logica") termina proprio sul rapporto conflittuale di Croce a proposito della scienza. Quanto al tono, proverò io stesso a limare alcuni aggettivi. Non mi firmo perché non sono ancora registrato. :P — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.17.100.18 (discussioni · contributi).
- Ribadisco che aggiungere sezioni di scarsa importanza biografica di Croce, tra l'altro con riferimenti bibliografici davvero ultronei, e con inutili citazioni, peraltro non wikiquotizzate, è opera superflua, a maggior ragione laddove gli altri paragrafi, di maggior interesse, si appalesano ancora come solo abbozzati. --Almadannata (msg) 00:53, 7 gen 2012 (CET)
- E quindi? Come fai a dire che quella sezione ha scarsa importanza? A mio parere è interessante, la sua polemica con Enriques è un dato notevole e dibattuto.--87.17.100.18 (msg)
- Per quanto possa essere importante la polemica con Enriques, ce ne sono a iosa, e di più rilevanti, di polemiche di Croce con altri, tanti altri, mentre - come ho già detto - non ha senso biografico inserirne una con una voce allo stato ancora "in nuce", qual è questa. --Almadannata (msg) 01:11, 7 gen 2012 (CET)
- è vero, la voce è ancora incompleta, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare (ricordiamoci che questa è un'enciclopedia collaborativa...); il presunto pregiudizio antiscientifico di croce è un topos della polemica anticrociana e merita di essere trattato con la dovuta ampiezza; il paragrafo, così com'è redatto ora è, imo, non neutrale, ma, sempre imo, può costituire una buona base di partenza; per il momento mi limito a indentarlo diversamente, appena ho un po' di tempo provo a metterci le mani --Squittinatore (msg) 06:51, 7 gen 2012 (CET)
- Per quanto possa essere importante la polemica con Enriques, ce ne sono a iosa, e di più rilevanti, di polemiche di Croce con altri, tanti altri, mentre - come ho già detto - non ha senso biografico inserirne una con una voce allo stato ancora "in nuce", qual è questa. --Almadannata (msg) 01:11, 7 gen 2012 (CET)
- E quindi? Come fai a dire che quella sezione ha scarsa importanza? A mio parere è interessante, la sua polemica con Enriques è un dato notevole e dibattuto.--87.17.100.18 (msg)
- Ribadisco che aggiungere sezioni di scarsa importanza biografica di Croce, tra l'altro con riferimenti bibliografici davvero ultronei, e con inutili citazioni, peraltro non wikiquotizzate, è opera superflua, a maggior ragione laddove gli altri paragrafi, di maggior interesse, si appalesano ancora come solo abbozzati. --Almadannata (msg) 00:53, 7 gen 2012 (CET)
- Grazie. Ho scelto quella collocazione perché il paragrafo precedente ("Logica") termina proprio sul rapporto conflittuale di Croce a proposito della scienza. Quanto al tono, proverò io stesso a limare alcuni aggettivi. Non mi firmo perché non sono ancora registrato. :P — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.17.100.18 (discussioni · contributi).
Consecutio temporum
[modifica wikitesto]A proposito del paragrafo "Rientro nella vita politica" mi riesce difficile capire come Croce abbia potuto dare un giudizio simile e/o uguale a quello di Umberto II del 13 giugno, in data anteriore, quando l'evento che si commenta non si era ancora verificato, in quanto il suo accadimento si completa col messaggio del Sovrano e la sua partenza. Prima del 13 giugno non si potevano esprimere giudizi su fatti non ancora avvenuti. Se si insiste, ci troveremmo di fronte ad un fenomeno paranormale. Insomma in una visione onirica Croce avrebbe espresso la frase virgolettata attribuitagli che tra l'altro non usa il verbo al futuro, ma al passato? Anche con la massima ammirazione per Croce, mi pare sinceramente un po' troppo. --151.16.122.17 (msg) 16:41, 11 feb 2012 (CET)
- ho fatto una piccola aggiunta chiarificatrice; comunque, da quello che scrivi, mi pare che hai letto disattentamente sia il testo (la citazione col verbo passato è preceduta da "dichiarando in seguito"), sia le note 11 e 12 --Squittinatore (msg) 16:56, 11 feb 2012 (CET)
Critica letteraria
[modifica wikitesto]Ho tolto la frase «al contrario il pessimismo leopardiano lo vede avversario ideologico» perché scarsamente comprensibile. Voleva forse dire «al contrario la concezione pessimistica assume in Leopardi una connotazione di critica sociale e morale» ? --Gierre (msg) 07:23, 18 mar 2014 (CET)
Sulla rottura col fascismo
[modifica wikitesto]Attenzione! Nella voce vien detto che Croce vota la fiducia al governo Mussolini nel giugno 1925, in realtà questo avviene nel giugno 1924. Questo non è un dettaglio trascurabile perché di mezzo vi è la vicenda della responsabilità del delitto Matteotti. E' diverso dire che Croce voto a favore del governo Mussolini prima o dopo che venissero a galla le responsabilità del Duce. La frase in cui si dice che Croce votò la fiducia al fascismo andrebbe spostata all'inizio, subito dopo il capitoletto. (per un commento al voto di Croce a favore del fascismo vedi ad esempio Borgognone, Come nasce una dittatura, Laterza, p. 101).
Croce su Buonaiuti
[modifica wikitesto]Per inquadrare più compiutamente il personaggio Croce ritengo sia utile ricordare che,all’epoca in cui era presidente del Partito liberale e ministro senza portafoglio prima nel Governo Badoglio poi nel governo Bonomi,a chi gli chiedeva perché i liberali non si fossero battuti per la restituzione della cattedra di Storia del cristianesimo all’Università La Sapienza di Roma a Buonaiuti rispose,da politico che ignora i diritti della scienza e della giustizia:Abbiamo penato tanto a metterci d’accordo con i democristiani che non potevamo fare una guerra di religione per Buonaiuti (cfr.Giordano Bruno Guerri,’’Eretico e profeta’’,Utet,2001,pp.250-1).--Italo zamprotta (msg) 18:50, 9 nov 2015 (CET)
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Croce e le scienze sociali
[modifica wikitesto]Ho riscritto completamente il paragrafo eliminando la "dichiarazione" di Croce, apocrifa, con poche e poco autorevoli fonti --Squittinatore (msg) 06:40, 13 gen 2023 (CET)
bibliografia
[modifica wikitesto]Ho dato una sfoltita alla bibliografia sulla base di questa linea guida, e l'ho riordinata cronologicamente --Squittinatore (msg) 09:44, 24 set 2023 (CEST)